
Alzi la mano chi non abbia nutrito almeno un minimo dubbio che la clamorosa storia di amore interista e di interismo amoroso di Roni e Mara, che avevo raccontato qualche giorno fa, fosse una fiction. Cioè, dai: due interisti fino al midollo che si conoscono il 22 maggio 2010 andando a Madrid e si sposano il 22 maggio 2020. Non è incredibile? E invece, ovviamente, era tutto vero. E bellissimo, nostante questo Covid di merda abbia costretto i due piccioncini a una cerimonia in versione ridotta rispetto al wedding party stile Ferragnez che avevano organizzato e che – così assicurano i piccioncini – si terrà nel 2021, rinviato di un anno come altri grandi eventi tipo gli Europei e le Olimpiadi. In queste foto, che Roni gentilmente mi ha inviato a corredo del suo 22 maggio, ecco il momento della regolarizzazione burocratica di una coppia che durava già da 10 anni, con splendido figlio annesso. Mara sfoggia un bel vestito con motivo floreale, mentre Roni si è agghindato un po’ alla viveur tipo Guido Nicheli in “Abbronzatissimi”. La sciarpa è quella originale del 22 maggio 2010, quella che indossavano mentre già limonavano sugli spalti del Bernabeu. Siate felici, noi lo siamo per voi.


Ho sempre mascherato e ridotto a una semplice iniziale – così, un po’ per la privacy e un po’ anche un po’ per ridere – gli amici che mi hanno mandato la foto con il libro. Ma come faccio a mascherare Andrea? Il disegno della copertina è suo e lo avevo già raccontato qui. E ora che mi ha mandato pure le sue foto, colgo l’occasione per dire due cose. La prima: che più la riguardo, la copertina, e più mi piace. Grazie al tocco di Andrea, il libro è proprio un bell’oggetto. La seconda: il disegno – con cui potevo correre il rischio di apparire autoreferenziale, e invece proprio no – comunica con esattezza il contenuto, il tono, il registro, lo spirito, la passione, l’ironia del libro. Del resto Andrea fa proprio questo di mestiere: trasforma concetti e formule in disegno. E ci riesce proprio bene. Nelle foto, frammenti di interismo da casa Bianchi Carnevale: simpatica performance carceraria di Andrea e foto con sorriso smagliante della mamma, che gli ha trasmesso l’interismo e che a oggi – maledetto lockdown, che ci hai negato la socialità, le presentazioni, gli aperitivi, le pizze, tutto – è l’unica persona al mondo che possa sfoggiare la dedica dell’autore sul libro, grazie a una serie di incontri clandestini che i carbonari al confronto sono giovani marmotte.


Nel mio libro ci sono persone con cui ho condiviso anni, mesi, giorni, ore o anche solo 5 minuti. Tipo Matteo, interista di Prato, che nel glorioso 2010 leggeva il blog e che un giorno mi scrive per sapere se sarei andato a vedere Inter-Cska. Sì, gli rispondo. Ci sarà anche il mio amico Daniele, ci vediamo 5 minuti prima di entrare? Certo che sì, gli ri-rispondo. Puntualissimi, ci siamo trovati nel luogo stabilito (c’era anche mia figlia maggiore). Convenevoli, abbracci, quattro parole, foto di rito, in bocca al lupo, ciao. Cinque minuti, appunto. Ma siccome “Il Triplete è merito mio” è il diario minuzioso di quei quattro mesi magici, i 5 minuti con Matteo e Daniele (e pure la foto) sono stati minuziosamente riportati. Ed eccolì qui (non li maschero, sono sul libro!), ancora insieme, ancora assolutamente interisti, 10 anni dopo. Nel frattempo le barbe imbiancano e le famiglie si ingrandiscono. Daniele, la prima figlia, l’ha chiamata come la mia. Viva la vita, viva l’Inter (Milan odioso, Juve merda).

Questo, ve ne sarete accorti, è anche lo speciale “Uomini che sono nel libro”. E chiudo la rassegna con quest’uomo – guida spirituale dell’interismo padano, cappellano militare dei gufi, provocatore di pagnolade, salvatore di pecorelle smarrite tipo Joao Mario – cui voglio molto bene. Grazie alla sua intercessione, tra l’altro, sono andato a Madrid. In pratica, non solo il Triplete è anche merito suo, ma un po’ anche il libro. In alto i cuori.

E infine, “Uomini che vanno ben oltre” (o “Uomini che piacciono alle nonne”, come lui stesso suggerisce. G., già protagonista di questi giorni celebrativi con una prestigiosa doppietta recensione più foto, si erge a paladino dell’editoria italiana e mostra (con orgoglio e sguardo fascinoso) la ricevuta d’acquisto di altre due copie (e fanno tre) nel mio librettino. Ragazzi, se fossero tutti come G. l’industria del libro trainerebbe l’Italia nel post Covid. Cosa se ne faccia di tre copie, peraltro, resta un mistero che non voglio approfondire.

COMUNICAZIONI DI SETTORE. Tra un po’ si ricomincia, pare. In attesa del calcio asettico e silenzioso che ci aspetta, se volete far durare l’anniversario del Triplete un po’ di più, continuate pure a mandarmi le foto e la storia del vostro Triplete, del vostro 22 maggio, robe così, tra amici. Non temete se non vi ritenete all’altezza del Nobel per la Letteratura: se vi fidate sistemo io. E se volete sottoporvi alla gogna mediatica della rubrichetta di successo “Foto dei lettori alla ricerca di facile notorietà sfoggiando il simpatico volumetto sfornato da Settore”, fotografatevi o fatevi fotografare. Poi mandate il tutto a r.torti@gmail.com e sarete esposti al pubblico ludibrio, con la riconoscenza di tutti.
MILANO (NEW!). Agli amici e alle amiche di Milano, che nelle scorse settimane hanno intasato la mia mail (non è vero: mi ha scritto uno) e il mio telefono (non è vero: mi hanno whatsappato due, forse tre) non spiegandosi perché mai il libro non fosse in vendita a Milano, la capitale morale del Paese, ecco, sono lieto di annunciare che il libro è stato fisicamente spedito e dovrebbe essere arrivato alla Libreria dello Sport di via Carducci. Per evitare inutili assembramenti, non metteteti in fila già ora (tipo quando esce il nuovo iPhone): magari date un colpo di telefono, ecco.
INFORMAZIONI DI SERVIZIO. Sto scrivendo a palla come non mi capitava da decenni, e in calce ogni volta ho messo tutte le info, ma qualcuno continua a chiedermi: scusa, dove cazzo trovo ‘sto libercolo? E quindi lo ripeto per la settecentesima volta. Nella sua versione cartacea il libro è presente in libreria a Pavia e Voghera, le due città più importanti del mio piccolo mondo, ed è in vendita on line su Ibs.it e anche su Libreria Universitaria, LaFeltrinelli e Unilibro. Su Ibs. it c’è scritto “disponibile in tre settimane”: in realtà, è ormai accertato da numerose segnalazioni che arriva molto ma molto prima. Poi c’è la versione eBook che è disponibile tipo su Ibs, Amazon, Mondadori Store, Kobo, Libreria Universitaria, Librerie.Coop, Hoepli, Il Libraccio, LaFeltrinelli, Rizzoli e siti del genere. Infine, se proprio non ce la fate, potete fare una cosa simpaticamente old style: scrivere direttamente all’editore, giorgio.macellari@alice.it , e ricevere soddisfazione. Nel senso che Giorgio – uomo efficiente, onesto e ovviamente interista – il libro cartaceo ve lo spedisce anche in un batter d’occhio direttamente al vostro domicilio (dietro pagamento, immagino. E’ il mercato, direbbe Keynes).