He did not say that because he knew that if you said a good thing it might not happen
(Non lo disse perché sapeva che se dicevi una cosa bella poteva non accadere)
(Ernest Hemingway, Il vecchio e il mare)
Ecco, già sento un brusio di ammirata approvazione: “Ma che cultura, ma che profondità, ma che blog, che blogger!, forza Inter, Juve merda!”. Amici, credo sia giusto spiegare: sono semplicemente andato alla pagina “Scaramanzia” di Wikipedia e ho fatto copincolla. Adoro le pagine di Wikipedia che sono brevi e vanno dritte al punto. Quindi, nello spirito più puro del blog di servizio e di divulgazione, copincollo la definizione:
La scaramanzia è una forma di superstizione secondo la quale alcune frasi o gesti attirerebbero o allontanerebbero la fortuna o la sfortuna. L’etimologia è incerta e potrebbe derivare dall’alterazione della parola “chiromanzia” (a sua volta di origine greca), quindi con un collegamento con l’ipotetica capacità di prevedere del futuro.
E fin qui ci siamo. Wikipedia parla di noi. In questi giorni è tutto un non dire (“No, non dire niente!”) tanto che se ci troviamo faccia a faccia con un altro interista, restiamo in silenzio. Magari siamo amici da trent’anni, ma siccome ogni frase potrebbe riservare un trabocchetto, non la diciamo. Il 95% degli argomenti nasconde insidie, doppi sensi, rimandi, link. “Come stai?”, per esempio, è una domanda crudele. Meglio stare zitti. Stiamo zitti come negli ascensori degli alberghi, quando facciamo qualche piano con degli sconosciuti a cui non sapremmo cosa cazzo dire – e perchè poi dovremmo mai dirgli qualcosa? – e poi dopo una lunga scena muta ci salutiamo, ciao ciao, perché in effetti un ciao non ha doppi sensi, mentre un “ci vediamo” potrebbe averne, e una qualsiasi scadenza (“ci vediamo la settimana prossima”) è una clamorosa badilata di rogna. La settimana prossima? Fanculo, chissà dove/come saremo la sett (frase tronca, mani sui coglioni, fuga).
Un tipico esempio di tale credenza è l’idea che dicendo qualcosa, questa non accadrà, o potrebbe accadere il contrario di ciò che si è detto. Per tale motivo, in particolare in Italia, si usa augurare il contrario di ciò che si desidera che accada. Per esempio, a un cacciatore non si dirà “Buona caccia”, ma “In bocca al lupo”, termine entrato anche nel linguaggio comune e utilizzato per augurare “buona fortuna”.
Quindi “Ho sempre ammirato il meraviglioso tiki-taka di quel genio di Guardiola” oppure “Haaland è il miglior attaccante mai apparso sul pianeta Terra” sono considerazioni che ogni interista dovrebbe far in questi giorni. Questa mattina ho aiutato ad attraversare la strada a una signora di 97 anni, lei mi ha detto “grazie mille” e io le ho risposto “Ma si figuri, tra l’altro Ederson è un portiere che mi è sempre piaciuto e sbaglia pochissimo”.
La scaramanzia non è limitata soltanto a frasi dette, ma anche a gesti e comportamenti. Per esempio, credere che se si esce senza ombrello pioverà, mentre invece portandolo con sé non pioverà (gesto apotropaico).
Io non ho comprato champagne, e quello che ho in casa non lo metto in frigo. Un mio amico voleva comprare una copia a grandezza naturale della Coppa dei Campioni, ma ha rinunciato. Sono giorni complicati. Io per sabato, a proposito, ho preparato un rito scaramantico clamoroso, che naturalmente non posso rivelare. Lo farò forse nei giorni successivi. Successivi a cosa? A sabato? Sabato non esiste. Il calcio non esiste. La tv non esiste. Il divano non esiste. No, non dire niente. Noi non ci conosciamo.
La figata della pagina di Wikipedia dedicata alla scaramanzia è che – per scaramanzia? – viene messa in dubbio da Wikipedia stessa:
Questa voce o sezione sull’argomento antropologia non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti. Questa voce o sezione sull’argomento antropologia è ritenuta da controllare.
Motivo: voce un po’ raffazzonata
Non è meraviglioso? Quindi, fatemi capire: la scaramanzia è un po’ raffazzonata? Cioè, non ha basi di nessun tipo (stavo per dire scientifica, muahahaha)? Oh, lo dice Wikipedia. Quindi?
(disclaimer: da qui in avanti, non si fa uso di scaramanzia)
Il Manchester City è il grande favorito, è più forte dell’Inter, ci potrebbe mangiare in un sol boccone. Ha la grande occasione della sua storia, la prima Champions, il Triplete, tutto. Potrebbe caricarsi a palla, oppure sentire la pressione, questo è da vedere. Dipenderà anche da noi, se gli daremo l’impressione non solo che la partita se la dovranno sudare, ma che non staranno giocando proprio contro nessuno. Non facciamo finta di non avere visto le quote dele scommesse: sono la fotografia esatta della situazione. Senza offesa, partiamo da un gradino sotto. E’ una delle tre/quattro finali più sbilanciate dell’intera storia della Champions. Ma questo potrebbe essere un punto di forza. Le favorite ogni tanto si fanno la cacca addosso. Le underdog a volte fanno la partita della vita. La palla è rotonda. La partita è secca. Forza Inter.
(disclaimer: da qui in avanti si torna scaramantici)
Scusate, non ho scritto io. Avevo una gomma a terra. Non avevo i soldi per prendere il taxi. La tintoria non mi aveva portato il tight. Mi hanno hackerato il sito. E’ stata Chat Gpt. Non è stata colpa mia! Lo giuro su Dio!