di MICHELE
Era il sogno della mia vita da quando sono entrato allo stadio da bambino la prima volta (stagione 78/79, Inter-Milan 2-2): vedere la mia Inter vincere la Champions League! Obiettivo per nulla facile, per ovvie difficoltá calcistiche, ma anche perché vivo da circa 20 anni a Budapest e vedere l’Inter diventa sempre un lungo viaggio.
Ma arriviamo a maggio 2010, quando tutti gli interisti cantano “Ce ne andiamo a Madrid”. Faccio di tutto per andarci anch’io, ma sembra veramente impossibile, biglietti introvabili. Una settimana prima della finale, il colpo del secolo! La figlia di Moratti viene a Budapest dove si sta inaugurando l’Inter Campus Hungary. La salutiamo, raccontiamo la nostra storia di emigrati (oggi expats) e, quasi per scherzo, le chiediamo di fare il possibile per trovarci due biglietti, ovviamente a pagamento.
Lei sorride, saluta e se ne torna a Milano nel pomeriggio. Sinceramente nemmeno ci speravo. La sera accadde il miracolo! La Moratti richiama dicendo che ha trovato due biglietti per noi, da ritirare in una busta a Madrid da una certa persona. Giuro, sono felicemente sposato da 15 anni, ma in quel momento sarei corso a piedi a Milano per baciarla e saltarle addosso, felice come un bambino!
A quel punto altra difficoltá enorme: voli Budapest-Madrid e Budapest-Milano esauriti, non si trova un buco. Riesco a trovare una sola combinazione disponibile, partenza il 19 maggio da Lisbona, volo Lisbona-Madrid il 20 maggio. Dopo la partita Madrid-Lisbona il 24 maggio e rientro a Budapest il 25 maggio. Praticamente la mia finale di Champions League é durata una settimana, 4 voli, 6 notti in albergo e la mia Mastercard prosciugata del tutto…
Non sono in grado di scrivere cosa ho fatto in giro dal 22 maggio dopo le 23 perché non ricordo niente, devo avere bevuto molto, quello é sicuro. Però è stato follemente bello! Ricordo gli ultimi 2 minuti della partita, mi sono girato e intorno a me piangevano in tanti dalla gioia. Ricordo quel gran genio di Arnautovic che si era buttato in mezzo a noi tifosi a 10 minuti dalla fine. Ero nelle prime file e ho dovuto convincere la Polizia spagnola che Arnautovic fosse un calciatore e doveva rientrare ai bordi del campo, non ci volevano credere e li capivo bene…
Poi il fischio finale, la gioia, la festa, é stato tutto bellissimo! Ho 49 anni suonati e tanta voglia di ripetere un viaggio simile. Arrivederci a presto #brothersoftheworld
COMUNICAZIONI DI SETTORE. Tra un po’ si ricomincia, pare. In attesa del calcio asettico e silenzioso che ci aspetta, se volete far durare l’anniversario del Triplete un po’ di più, continuate pure a mandarmi le foto e la storia del vostro Triplete, del vostro 22 maggio, robe così, tra amici. Non temete se non vi ritenete all’altezza del Nobel per la Letteratura: se vi fidate sistemo io. E se volete sottoporvi alla gogna mediatica della rubrichetta di successo “Foto dei lettori alla ricerca di facile notorietà sfoggiando il simpatico volumetto sfornato da Settore”, fotografatevi o fatevi fotografare. Poi mandate il tutto a r.torti@gmail.com e sarete esposti al pubblico ludibrio, con la riconoscenza di tutti.
MILANO (NEW!). Care amiche e cari amici di Milano, sono lieto di annunciare che il libro è arrivato alla Libreria dello Sport. Ringrazio il caro C., alias Jamesscott, che qualche minuto fa, in perfetto outfit Covid, ha acquistato il tomo nella prestigiosa libreria di via Carducci e mi ha mandato in tempo reale la foto. Poi dicono che i blog non servono a un cazzo. Qui siamo ad altissimi livelli.
INFORMAZIONI DI SERVIZIO. Sto scrivendo a palla come non mi capitava da decenni, e in calce ogni volta ho messo tutte le info, ma qualcuno continua a chiedermi: scusa, dove cazzo trovo ‘sto libercolo? E quindi lo ripeto per la settecentesima volta. Nella sua versione cartacea il libro è presente in libreria a Pavia e Voghera, le due città più importanti del mio piccolo mondo, e ora a Milano (vedi sopra, Libreria dello Sport), ed è in vendita on line su Ibs.it e anche su Libreria Universitaria, LaFeltrinelli e Unilibro. Su Ibs. it c’è scritto “disponibile in tre settimane”: in realtà, è ormai accertato da numerose segnalazioni che arriva molto ma molto prima. Poi c’è anche la versione eBook che è disponibile tipo su Ibs, Amazon, Mondadori Store, Kobo, Libreria Universitaria, Librerie.Coop, Hoepli, Il Libraccio, LaFeltrinelli, Rizzoli e siti del genere. Infine, se proprio non ce la fate, potete fare una cosa simpaticamente old style: scrivere direttamente all’editore, giorgio.macellari@alice.it , e ricevere soddisfazione. Nel senso che Giorgio – uomo efficiente, paziente, onesto e ovviamente interista – il libro cartaceo ve lo spedisce anche in un batter d’occhio direttamente al vostro domicilio (dietro pagamento, immagino. E’ il mercato, direbbe Keynes).
AhAhAhAh!!!!!!!
Mi sento eroico (dopo aver rischiato il posto per aver voluto leggere tutto!)
E scusate se mi bullo…primo per tre volte contro ogni pronostico!
(sgrat, sgrat. Ovvio)
@grigio47 : mica starai diventando juventino… ?!?! 🙂
Una lode particolare, sincera, all’estensore dell’articolo-ricordo di oggi. Davvero una meritevole odissea !
Il solo pensiero del viaggio di ritorno mi avrebbe ( QUASI ) fatto dubitare dell’opportunità di andare…
Scherzo : ci sarei andato A PIEDI. Tanto sarei tornato a casa camminando a dieci cm. da terra 🙂
Grazie anche a te Michele, niente male neanche il tuo 22 maggio, contorno compreso :-)..
E grazie Giorgio per il tuo accenno al passato da footballista che hai avuto, peccato l’infortunio!!
Qua ogni 24-48 ore il Torti ci rinnova i post e solo Grigio47 ne tiene il passo, sballinamento totaleeeeeeee.
Nel toro giocava un certo Lerda,
ciao e sempre bjuve merda.
Scusate il finale un pelino costruito ma voleva essere una bella buonanotte 🙂
Grazie Michele! Che storia! Se trovo il modo mando al Torti le mie memorie..misere rispetto a queste di chi è volato a Madrid, ma posso bilanciare con il vulcano islandese.. e attendo Il Libro al 25 giugno per capire come il suddetto vulcano sia anche nelle memorie di Sector..
Quel 2:2, Michele, assolutamente immeritato dal Milan, stavamo conducendo
2:0 fino a 10 dal termine, giocando meglio e un rigore parato a Spillo sullo 0:0. Condivido più o meno il tuo approccio all’Inter.
Che rabbia, ricordo che ci rimasi malissimo da bambino di 10 anni :-)..
Pensa che mi ha portato allo stadio per la prima volta mio padre, milanista abbonato da anni. Ho visto i colori neroblu, amore a prima vista!
Buongiorno a tutti ( si fa per dire…qui piove a rovescio che neanche B. Borg…).
E così adesso conosciamo anche una parte del volto di Jamesscott…
Una curiosità… : poiché dai capelli NON sembri poter essere il giovane calciatore dell’Hull, ma sembri vicino più a me, come età ( sia detto senza offesa, eh ? )…sei lo scienziato, o lo sfortunato pretendente al trono di Inghilterra ? 🙂
E con questa, dovrei essere a posto per le bojate di tutto il giorno…
Appendice : e’ uscita la sestina del premio Strega. Il libro di Settore e’ uscito troppo tardi, per la nomination… 🙂
caro Giorgio,
nè l’uno nè l’altro ahimè! L’età è quella che è … una età che ancora mi fa ricordare tutti gli incontri dell’Inter a partire dalla fine degli anni Sessanta..
Importante è che abbia ancora i capelli, dopo tutti quelli persi in questi lunghi anni di militanza neroazzurra..!
Non sai quanto io capisca (per l’età, per i capelli….e soprattutto per quante ce ne ha fatte passare la Beneamata 🙁 )
Altrimenti non ci sarebbe stata gara!! 🙂