Maggio 2010-maggio 2020: quanti ricordi, non basterebbe un libro (st. 1, ep. 18)

(ma no dai, in realtà uno basta)

Stagione 1, episodio 18

(città del nord capoluogo di provincia, Fase 2, interno notte, prime zanzare, nuove cimici)

(continua)

18 maggio. Di cosa parliamo?

Parleremmo delle solite cose, meno quattro a Madrid, robe così. Ti faccio una proposta. 27 maggio 2009.

Che roba è?

Finale di Champions a Roma. Giocano Barcellona e Manchester United, che ci aveva eliminati agli ottavi. 0-0 a San Siro e 2-0 all’Old Trafford. Ricordi?

Uh.

Avevano segnato di testa Vidic – Vidic! – e Cr7. Noi giochiamo, prendiamo pali, usciamo. Il giorno dopo era tutto un florilegio di articolesse sul grande fallimento di Mourinho.

Vabbe’, e il 27 maggio 2009?

Vince il Barcellona, gol di Eto’o – Eto’o! – e Messi. Il Barcellona è per nove undicesimi lo stesso che troveremo un anno dopo. Eto’o sarà da noi, Ibra da loro. Ma non è di questo che volevo parlarti.

E di cosa? Cazzo, sembri una di quelle sciampiste che non vuole rivelarti com’è andata a finire l’ultima puntata di Downton Abbey.

Il 27 maggio 2009, nel pomeriggio, Diego Milito è qui a Pavia a fare le visite mediche. Anche se più o meno in gran segreto, anche se ancora in anticipo sui tempi ufficiali, è il suo primo giorno da interista. Tornerà la sera a Genova, sentirà la partita per radio. Un anno dopo sarebbe stato in campo, l’avrebbe decisa lui (sospiro).

E quindi?

Era qui a Pavia, capisci? Avrà schivato nutrie e zanzare, avrà detto “sangre y muerte que clima de mierda”, ma la sua avventura è iniziata qui. Se esco dal cancello di casa, vedo in lontananza il grattacielo del policlinico. Là, 11 anni fa, c’era Milito pieno di elettrodi che stava per diventare interista. Che emozione.

Dio mio, non pensi di esagerare?

Esagerare? Ma tu hai presente che razza di impatto avrà sulla nostra storia questo meraviglioso giocatore che compriamo ormai trentenne dal Genoa e che vivrà un’annata da megasuperstar?

Non la pensavano come te quelli del Pallone d’Oro.

Lascia stare. E’ la più grande ingiustizia della storia dell’umanità. Questo fa una stagione clamorosa, con quattro gol decide le tre partite clou, e manco lo nominano. E’ come se Di Caprio recitasse da dio nei tre più bei film della stagione e l’Oscar lo dessero a Ben Stiller.

Ben Stiller era Messi.

Non lo danno a uno che a livello di club vince tutto – nemmeno lo nominano tra i 23 finalisti, ma si può? – e lo danno a uno che quell’anno ha vinto poco e ha fatto pure un mondiale di merda. Da allora, non credo più ai premi. A nessun premio.

Beh, se vai avanti a vendere così ti danno il Bancarella. Su Ibs.it capeggi le sotto-sotto-sottoclassifiche di sport.

Non mi interessa. Il successo non mi cambierà.

Ma che stronzate dici?

Era per chiudere l’intervista con una frase a effetto.

(18 – continua)

COMUNICAZIONI DELL’AUTORE. Le foto dei lettori che mostrano al mondo il prezioso volumetto arrivano copiose in redazione (cioè alla mia mail) (perché non me la posso tirare un po’?). Questa proviene da… oh cazzo, mi sono dimenticato di chiederglielo. C. inaugura comunque una nuova strada: la foto con l’ebook, e sullo sfondo una meravigliosa prima pagina quantomai a tema. C. ha detto che sulle ali dell’entusiasmo ha ordinato alcuni miei precedenti libri: “Il pugno invisibile-Essere Giovanni Parisi” e “Nutriamole a casa loro-Le nutrie spiegate alle mie figlie”. Grazie C., non so come autografarti il Kindle ma ci penseremo più avanti. Se volete anche voi partecipare a questa simpatica iniziativa, mandate la vostra foto a r.torti@gmail.com e tutta una filiera in crisi per questa merda di virus cinese vi ringrazierà. Ok, ora le info di servizio. Nella sua versione cartacea il libro è presente in libreria a Pavia e Voghera, le due città più importanti del mio piccolo mondo, ed è in vendita on line su Ibs.it e ora anche su Libreria Universitaria, LaFeltrinelli e Unilibro. Poi c’è la versione eBook che è disponibile tipo su Ibs, Amazon, Mondadori Store, Kobo, Libreria Universitaria, Librerie.Coop, Hoepli, Il Libraccio, LaFeltrinelli, Rizzoli e siti del genere o, se volete acquistare in lingua inglese, nientemeno che su Barnes&Noble, se volete acquistare in lingua spagnola BajaLibros.com e se volete acquistare in lingua portoghese Fnac.pt (cioè, se mi arriva un ordine da Setubal muoio felice). Infine, se proprio non ce la fate (e io vi capisco, anzi, vi ammiro per la vostra resistenza: ma lasciatevi andare, vivaddio!, si vive una volta sola) potete scrivere direttamente all’editore, giorgio.macellari@alice.it , e ricevere soddisfazione: nel senso che Giorgio vi spiega la rava e la fava e il libro cartaceo ve lo spedisce anche in un batter d’occhio (dietro pagamento, immagino. Ma non sono affari miei, io scrivo e basta, tutto il resto è noia).

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20 risposte a Maggio 2010-maggio 2020: quanti ricordi, non basterebbe un libro (st. 1, ep. 18)

  1. Lothar scrive:

    Primo zlothar stasera?

  2. Oannes scrive:

    Primo!
    Ps mi spiace Lothar..AMALA!

  3. Oannes scrive:

    Noo..abbiamo pubblicato insieme e mi hai fregato di un nanosecondo!..

  4. Lothar scrive:

    Mi dichiaro sconfitto dal t9…

  5. Lothar scrive:

    Un abbraccione JOANNES

  6. Lothar scrive:

    Oannes

  7. Oannes scrive:

    Big Bro..Big Hug!

  8. Giorgio scrive:

    Settimo ? 🙂
    Stavo scrivendo per rispondere a Settore che si schermiva per la mia pseudo-recensione sul libro.
    Onestà mi impone di non lasciare la cosa “segreta” : i giudizi, come le scuse, si fanno in pubblico.
    Non sono “troppo buono”…
    È vero – purtroppo – che molti di quelli che fanno il mio lavoro… mentono con facilità disarmante,
    veri professionisti, ma grazie a Dio sono “atipico”
    Temevo che il libro fosse una sorta di diario, più o meno puntigliosamente esatto nella cronologia. Ho comprato anche altri tuoi libri, per le caratteristiche di stile che già ho scritto, ma non è questo il punto.
    Il libro espone la tua sensibilità senza scoprirsi troppo, e tocca lievemente la sensibilità di ciascuno senza invadere. “Castigat ridendo mores”, direi, se non fossi orgogliosamente un bruto livornese.
    Se non mi fosse piaciuto non avrei scritto alcunché… mi sarei limitato ad un composto silenzio, e su richiesta avrei improvvisato una colta recensione di circostanza.
    Atipico, si, ma pur sempre “dentro” il ruolo pubblico che svolgo passabilmente ormai da anni
    Best regards

    g.g.

  9. Lothar scrive:

    Che tenerezza, Thiago e Diego sembrano due bambini, grazie ragazzi!!!!!

  10. Lothar scrive:

    “Interista intellettuale alto di gamma” ti calza a pennello caro Giorgio, con la coda alla recensione di stasera hai veramente sublimato il tuo giudizio, wow!
    Chiedo anche scusa a tutti se stasera ho tappezzato di strafalcioni il blog, sorry.
    Buonanotte e sempre bjuve merda (anche perché in questo episodio Sector si é un po’ dimenticato di sbeffeggiarli…).

    • Giorgio scrive:

      Se provi ancora a definirmi così… Ti mando i padrini 🙂
      È vero che sono un HiFi Lancia, ma… niente “gamma” . Solo Beta (coupe’, per l’esattezza).
      Riflettevo sulla possibilità che il campionato venga chiuso anzitempo. E lo scudetto ?
      Intendiamoci : me ne importa meno di zero, vista la drammaticità della situazione, ma… maliziosamente ho pensato che a Torino farebbero ricorso per anni contro l’Istituto Superiore di Sanità… 🙂
      Buonanotteeeeeee

  11. denny scrive:

    Giorgio ma eri tu nella foto seminascosto dietro il libro? (Sì lo so sono rimasto indietro, ma questi post uno dietro l’altro mi mettono un po’ in difficoltà) cmq la definizione del nostro Settore è impeccabile (non mi mandare i padrini… 🙂 )

  12. denny scrive:

    Sullo scudetto, io lo lascerei ai gobbi, in fondo sono primi e probabilmente lo avrebbero vinto, magari con qualche ladrata contro la lazio, poi vuoi mettere poterli sfottere per aver vinto un “cartone” (questo sì che lo sarebbe)

    • Giorgio scrive:

      Nooooo… Denny…vuoi mettere invece farlo vincere alla Lazie ( termine in voga nella Roma un po’ classista ) e poi assistere “super partes” ai ricorsi e contro-ricorsi ? 🙂
      Si, la fronte e gli occhi che appaiono dietro il libro sono i miei e…si, ti mando i padrini 🙂

  13. Lothar scrive:

    Hai visto Giorgio che non sono l’unico? (a cui eventualmente mandare i padrini?).
    Mi sa che devi cominciare a rassegnarti al ruolo

  14. denny scrive:

    Giorgio mi rendo irreperibile! 😀 effettivamente anche l’ipotesi di vittoria laziale (o magari non assegnazione del campionato) con conseguenti ricorsi gobbi a gogò sarebbe divertente, ma poi tanto gli scudetti li contano già a modo loro, uno più uno meno…

  15. Giorgio scrive:

    Allora…ricapitolando… PADRINI ad entrambi 🙂
    E poi…mi son fermato dieci minuti col lavoro e mi è venuta in mente questa sciocchezza ( l’aria è ovviamente quella suggerita dal Rigoletto ( che il maestro Verdi mi perdoni…) :

    Lo scudo a Immobile ? Non son contento,
    ma tutto è meglio di quei gobbacci.
    Secondo loro…son quasi a cento
    ( lasciali dire, ‘sti poveracci…).
    E se quest’anno non è assegnato,
    e vuota resta ogni parete…
    io da DIECI anni sono appagato
    ché sono l’unico con il TRIPLETE 🙂

    Back to work 🙁

    • denny scrive:

      Applausi!!! (non vorrei dire, ma questa è l’ennesima conferma che Settore e Lothar hanno ragione 😉 )

  16. antonino verdi, scrive:

    quello nella foto mi sembra il kobra.

  17. Lothar scrive:

    a) evviva le pause da 10 minuti di Giorgio
    b) dai che la vita riprende
    c) ma, per esempio dovessimo arrivare alla finale di champions 2020, e una settimana prima della partita uno delle due squadre si ammala di covid (bloccando tutti), la coppa a chi andrebbe?

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