
C’era da temere, oltre all’Atalanta stessa, la legge dei grandi numeri. Le sette vittorie consecutive con loro. I sette anni dall’ultima volta che ci abbiamo perso. E i quasi tre mesi dall’ultima vittoria in casa dell’Atalanta (3-2 all’Empoli il 22 dicembre). Sembrava, alla vigilia, una congiura di cifre e di statistiche. La prospettiva di un all-in. Una congiura teorica. Perchè poi la pratica ha consegnato a noi la vittoria più importante di tutta la stagione, una partita straordinaria che vale in un colpo solo tre punti presi all’Atalanta e due al Napoli. E dire che l’Atalanta aveva perso in campionato solo 1 delle ultime 22 partite. E dire che il nostro, finora, era stato il campionato degli scontri diretti a fondo perduto (con Napoli, Juve e Milan 3 punti in 6 partite), a parte proprio quel 4-0 all’Atalanta ad agosto, che scontro diretto ancora non era (loro avevano perso 3 delle prime 6) Ma queste sono solo cifre. Una sola cosa conta, adesso: che a Bergamo si è rivista la migliore Inter, in tutti i sensi.
16 febbraio: Juve-Inter 1-0. 16 marzo: Atalanta-Inter 0-2. Un mese, anzi, 28 fottuti giorni intercorrono da una delle peggiori a una delle migliori (e probabilmente la più deteterminante) partite della stagione. Dopo Juve-Inter abbiamo giocato sette partite in un continuo crescendo fisico e prestazionale – 6 vittorie e un pareggio – uscendo praticamente indenni dalla sequela di infortuni settoriali (la fasce decimate) che potevano darci il colpo di grazia, e invece no. Sette partite in 28 giorni, passando gli ottavi di Champions con due vittorie, passando i quarti di Coppa Italia, pareggiando la sfida al vertice col Napoli: un mini-ciclo strepitoso, quasi un percorso netto.
Ma proprio le ultime quattro partite, tutte vinte – Feyenoord, Monza, Feyenoord, Atalanta -, ci restituiscono l’immagine dell’Inter che vorremmo sempre vedere: matura in Champions, dove ha gestito in scioltezza la doppia sfida senza strafare pur con problemi di formazione; fisicamente e mentalmente ritrovata in campionato, dove ha rimediato una partita complicatissima con il Monza e dove è andata a Bergamo a giocarsi a mente sgombra la partita dell’anno (se avesse vinto l’Atalanta, che aveva il match point in casa, la classifica ora sarebbe Atalanta, Inter e Napoli 61) (e invece è Inter 64, Napoli 61, Atalanta 58).
Abbiamo nettamente sorpreso l’Atalanta nei primi 15′, poi abbiamo gestito con tranquillità il loro ritorno e nel secondo tempo abbiamo affondato i colpi (cosa che avremmo potuto fare prima, se non avessimo fatto sempre un passaggio in più del necessario). Partita da grande squadra, corale, quasi perfetta considerando il valore e il momento degli avversari: ok, la Juve fa ca-ca-re a spruzzo, ma questi avevano pur sempre vinto 4-0 a Torino, una sconfitta che non si registrava dal 1967.
Curioso che la Juve, due settimane fa, sia stata data come sicura scudettata dopo aver vinto 5 partite di fila e adesso è bollata come una squadraccia da vomito guidata da un incapace. E curioso che l’Atalanta, una settimana fa, sia stata data come sicura scudettata dopo aver vinto 4-0 a Torino e adesso è tornata a -6 in un batter d’occhio. Siccome anche il Napoli era dato come sicuro scudettato a fine gennaio, e poi ha vinto solo una delle ultime 7 patite, ecco, forse è meglio continuare a guardare avanti e a non farci troppo caso, se ti danno o non ti danno come sicura scudettata. Mancano 9 partite, che sono tante. Noi ne abbiamo minimo quattro in più da giocare (tutte ad aprile). Poi chissà.
L’Inter è tornata l’Inter che vogliamo. L’abbiamo aspettata tanto ed è arrivata. La sosta interrompe un sogno ma è anche utile per recuperare qualche pezzo. Quindi, facciamo che va bene così. Tiriamo un bel respiro e restiamo sul pezzo. Oggi da perfetto bauscia eleverei un monumento al Demone e spargerei nove in pagella con parole grondanti amore. Non ho più parole per Barella, e che dire di Lautaro e di quel capellone di Carlos? Ma quasi tutti hanno fatto un partitone clamoroso. Mi piace sottolineare quello di Acerbi, 37 anni, che ha bullizzato il capocannoniere Retegui, 26 anni ancora da compiere, non facendogli toccare un pallone. Oltre a quella scivolata chirurgica su Samardzic, 23 anni, anticipato in area di quella frazione di secondo che separa il campione dall’aspirante tale.
Primo???
Sìii. Come l’Interrrr
201 di queste partite.
Ora chi deve guarisca,chi può riposi, chi non può si trattenga
affinché l’aprile che ci attende ci trovi nel pieno delle forze
Poi che il destino si compia e ci sia compagno il fato
Gasp!..
Simone ha suonato l’VIII
al Gewiss Teathre.
Esecuzione perfetta!
In una giornata
di grandi opere
si è espressa anche la curva Fiesole
Spettacolo per gli occhi!😂…
E pazienza se era theater😏…
Buongiorno.
Salutate la capolista, è stato già detto?
Scherzi a parte (ma chi scherza?), complimenti per il post al padrone di casa.
Ma, umilmente, con la faccia sotto i suoi piedi (cit.), devo dire che l’appellativo sicura scudettata = serie di partite di merda, l’avevo rimarcato ieri su una banale chat di WA tra compagni di fede. 😀
O forse era fb, boh.
Il succo non cambia, dato che avevo concluso il mio commento digitando con gli incisivi, ponendo entrambe le mani dove si conviene, nel più scontato dei gesti scaramantici. 🤣🤣
Buongiorno, e buona sosta.
Con quello di ieri sera, è il 17° legno colpito dall’Inter in questo campionato.
Che sfortuna!
Una curiosità: come mai non ha giocato Retegui, capocannoniere del campionato? Ah no! 🤭🤣
Forse perché lo marcava Acerbi?
Monumentale davvero! 👏👏👏
Gran post
Voto 9 anche a Settore
Evvaiii
Buongiorno a tutti.
Con il presente commento si certifica che il sig. Toto ha effettivamente delineato per primo la caducità delle previsioni umane, perché alle 20,44 di ieri, 16/03/2025, ha “smaltito l’ansia” (come scritto dal suddetto) gettandola integralmente addosso ai nerazzurri sbagliati 😁
Questo per la precisione (cit.).
Su acerbi devo fare mea culpa, a parte che mi stava sulle scatole per quel sorrisetto dopo il goal di tonali 3 anni fa, non pensavo che potesse avere questo rendimento, soprattutto quando c’è da marcare un centravanti “di peso” tipo haaland. Per come ha giocato da quando è arrivato all’inter bisogna solo fare i complimenti 👏👏
Stamattina a mente fredda sto riconsiderando la situazione di classifica, calendario etc. e mi è tornata in mente la sciagurata stagione 2001-2, se vi ricordate a circa 6-7 giornate dalla fine vincemmo uno scontro diretto con la roma e ci ritrovammo a +6, la gobba era credo a -7 (vado a memoria, potrei sbagliare ma credo che più o meno i numeri fossero questi) sappiamo poi come andò a finire 😓 ora i punti di vantaggio sono solo 3 e le giornate che mancano sono 9, prepariamoci ad un “assalto alla diligenza”, ogni settimana si parlerà di come potremmo perdere punti e farci raggiungere, ogni squadra che incontreremo giocherà col coltello fra i denti anche se non avrà obiettivi particolari (cominciando con l’udinese dopo la sosta) e nel frattempo ci sarà la champions, il derby di coppa, conte si lamenterà del campo asciutto, del campo bagnato, delle bandierine dei corner, gobbi/gonzi/napoletani andranno avanti coi loro deliri sulla marotta league (ormai quando scrivo “marotta” la tastiera del telefono mi propone automaticamente come parola seguente “league” 🤦♂️) insomma abbiamo fatto una grande partita ma il traguardo è ancora lontano, lontanissimo, mettiamoci l’elmetto (metaforicamente, eh, coi tempi che corrono qualcuno potrebbe equivocare) e prepariamoci, ci sarà da lottare fino all’ultimo 😑
Le sensazioni di ripresa fisica che si erano già viste con Monza e Feyenoord sono state ampiamente confermate con la dea.
Non è da tutti mettere sotto fisicamente e tatticamente questa l’atalanta, con il miglior attacco, la porta inviolata da n partite e imbattuta da 22.
Sicuramente la miglior condizione ha spinto Inzaghi ad apportare un correttivo che è quello che gli consente di fare rendere l’Inter al meglio: il baricentro molto più alto.
Ai più attenti non sarà sfuggito il fatto che già dal Monza abbiamo ricominciato a pressare alto, con centrocampisti e difensori che accorciano sempre in avanti. Quella è la vera Inter, se gioca col blocco basso prende gol da chiunque.
Vittoria arrivata al momento giusto, idem la sosta. Per noi staccare mentalmente e nel contempo recuperare qualche infortunato sarà oro, per napoli e atalanta sarà una lunga lunga pausa….
Massa un sicario mandato dall’Aia. Arbitraggio completamente a favore dell’atalanta, non può fare a meno di espellere Ederson, salvo poi compensare con Bastoni.
Nel gol annullato a Lautaro non c’è mai fallo nemmeno se fosse danza classica. Quante volte vediamo il difensore che sposta lievemente e volutamente l’attaccante per fargli perdere il tempo della giocata, in quello che comunemente viene chiamato “mestiere” o “esperienza”. Quindi si dovrebbe desumente che quei contatti sarebbero tutti calci di rigore ?