Olimpiadi #6. Dorso

Giornata sincopata. Sembrava iniziata bene, con il mio amico Nespoli che trascinava l’Italia ai quarti nell’arco a squadre e Giovanni Toti che passava un turno nel badminton, prima vittoria di sempre di un italiano alle Olimpiadi nel badminton (grazie al cazzo, ma chi ci aveva mai invitato al badminton?) e io sono stato veramente contento per lui. Non bisogna infierire sull’avversario, nè godere per i suoi insuccessi: e infatti sono qui ad applaudirlo, non solo il primo italiano di sempre a vincere nel badminton ma anche il primo presidente di regione ai domiciliari a partecipare a un’Olimpiade e a passare un turno, davvero, bravo Giovanni, siamo tutti con te, la giustizia farà il suo corso ma fino a prova contraria sei innocente, oltre che bravo nel badminton.

Poi il pomeriggio è stato una specie di disastro azzurro, per ogni vittoria c’erano tipo tre o quattro eliminazioni, l’Italia nell’arco esce con la Francia, perde la pallanuoto femminile, perdono un sacco di tennisti, perdono un sacco di schermidori, una pena infinita. Perde ovviamente Nadal con Djokovic e poi si incazza con chi gli chiede se si ritira o no: Rafa, non è che vogliamo metterti fretta ma pensaci, lasciaci di te il ricordo di com’eri.

Mentre si fa sera, esco a mangiare una pizza. Patti chiari: vengo se torniamo entro le 21,17 perchè debbo vedere Ceccon. Sguardi straniti, ma in effetti ottengo la giusta attenzione alle mie istanze e mi spiaggio sul divano alle 21,15 in totale relax. Io non so se avevate visto la semifinale di Ceccon: l’aveva vinta smettendo di nuotare negli ultimi cinque o sei metri, al che mi sembrava chiaro – perchè magari non lo sapete, ma ogni quattro anni divento un tecnico internazionale del dorso – che avrebbe vinto l’oro su quello sborone del cinese. Tanto che un mio collega affetto da ludopatia mi fa: “Se sei così sicuro, giochiamo un centone?” e io gli ho detto “Anche no, gringo, sono contrario alle scommesse elementari”. Quel grandissimo figlio di buona donna mi ha mandato poco fa lo screenshot del cedolino, ha giocato 70 euri e ne ha vinti 192,50 perchè lo davano a 2,75 Ceccon, ma è possibile? 2,75? Io pensavo che lo dessero a 1,10, tipo Inter-Salernitana, quelle classiche partite da 1,10, avete capito. Ma se ne vadano affanculo il mio collega e pure Ceccon e pure la Snai e quelle robe lì, nessuno capisce un cazzo di dorso e in tutta questa incompetenza l’unico che non vince niente sono io, l’espertone.

La serata finisce con il solito furto nella scherma, Macchi meritava l’oro e invece è argento. Cerioni ha finito con una sceneggiata con cui gli americani faranno meme per sette-otto mesi italiani pizza mandolino ecc. ecc. Ora, io dico: avete il corpetto elettrico, i fioretti tecnologici, diciassette monitor, trentasei sensori, ottantacinque computer eccetera, e siamo ancora lì a interpretare ‘ste convenzioni tramite due giudici coreani di cui uno anziano e l’altro pettinato come Callejon? Ma che sport di merda è? Poi si offendono se gli tagliano il programma. Il Var del calcio, al confronto, è il Cern di Ginevra.

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20 risposte a Olimpiadi #6. Dorso

  1. TOTO scrive:

    Primo.

  2. TOTO scrive:

    Grazie al post su fb, dove stavo cazzeggiando! 🤣

  3. TOTO scrive:

    Peccato per la Pilato (scusate la rima)

  4. neroazzurro-rosso scrive:

    Caspita, post a profusione continua!

    Bravo settore e forza INTER.

    AMALA.

  5. Semperfi scrive:

    Ma questi arbitri da dove li hanno tirati fuori?
    Lezione di nuoto e secondo oro pesante ma il judo e la scherma gridano giustizia!
    Siamo li, padroni di casa over performano mica da ridere, calma e sangue freddo.
    Forza ragazzi/e..buonanotte

  6. Lothar scrive:

    E invece, al risveglio,
    Roberto colpisce ancora
    Ebbene si “benedetto Sector”
    hai vinto anche stavolta!
    Implacabile😏

  7. Alex scrive:

    Eh si: Sector no limits, come un cronometro, una volta tanto italiano. Per quel poco che capisco di nuovo, avendolo praticato abbastanza assiduamente per una trentina d’anni, si è avuta subito l’impressione già dalla semifinale che il ragazzo avesse una marcia in più; poteva fregarlo solo la pressione del pronostico, come spesso succede quando un italiano si presenta da favorito. Invece no, segno che il ragazzo è molto forte anche di testa. Poi è stato veramente uno strazio assistere alla porcata stile Seul ’88 nei confronti del ragazzo della scherma, Macchi. E’ già la terza volta che ci inchiappettano nella scherma in questa Olimpiade, un’altra mi dicono nel Judo. Tirare in Francia, dove non vedono l’ora di mettercelo in quel posto, contro un asiatico campione olimpico e con due arbitri asiatici, è un pò come cercare di fare rafting risalendo il fiume invece che discenderlo. Molto apprezzabili comunque le parole a fine gara del nostro ragazzo che è rimasto molto composto e anche un pò autocritico: segno di una maturità sportiva e umana già ampiamente raggiunta. Un grosso in bocca al lupo a lui per il suo futuro e anche alla squadra di fioretto; speriamo se la possa giocare alla pari.

  8. Bandini scrive:

    Ceccon al traguardo aveva lo stesso sguardo placido da bove che ho io il lunedì mattina quando mi preparo il caffé e scopro che sono finiti i miei biscotti.
    Mito totale.

    Per il resto sicuramente avranno sbagliato, probabilmente gliel’avranno anche ladrata, ma dire “asiatici” fa un po’ ridere.
    Fate arbitrare un giapponese da un cinese, o un indiano da un pakistano, poi vedi come una fazza una razza.

  9. Militus scrive:

    Temo che domani Settore potrà scrivere un post simile sulla finale della spada a squadre femminile di stasera. Abbiamo la Francia, purtroppo. E gli arbitraggi visti finora contro di noi non lasciano ben sperare.

  10. gianfba scrive:

    Adesso aspettiamo il pezzo di Settore sulla finale di scherma.
    Diamogli il tempo di riprendersi dall’emozione, sperando che nell’esultanza non sia caduto dal balcone.

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