L’Inter bifronte dello scorso anno – perfetta nella coppe (tre finali, due vinte), disastrosa in campionato (12 sconfitte su 38 partite) – visse il suo momento totalmente Jekyll-Hyde proprio in questo preciso periodo, quello del ritorno in Europa. Tra l’andata degli ottavi col Porto (22 febbraio) e il ritorno dei quarti col Benfica (19 aprile), due mesetti scarsi, l’Inter passò appunto due turni di Champions (qualificandosi per le semifinali con il Milan) e mise le basi per la finale di Coppa Italia, pareggiando 1-1 l’andata della semifinale a Torino con la Juve. La stessa Inter che avanzava trionfante in due coppe, in campionato faceva totalmente cagare. In quei due mesetti giocammo in Serie A sette partite: 1 vinta, 1 pareggiata e 5 perse, un disastro immane (5 punti in sette partite) al termine del quale ci trovammo semifinalisti in Champions e virtualmente fuori da quella successiva: la sera di Inter-Monza (io c’ero) (sospiro), trentesima di campionato, eravamo quinti in campionato e, quel che peggio, in caduta libera.
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A rileggerli uno dopo l’altro, i risultati di quei due mesi danno l’idea delle montagne russe su cui viaggiavamo: Inter-Porto 1-0, Bologna-Inter 1-0, Inter-Lecce 2-o, Spezia-Inter 2-1, Porto-Inter 0-0, Inter-Juve (campionato) 0-1, Inter-Fiorentina 0-1, Juve-Inter (Coppa Italia) 1-1, Salernitana-Inter 1-1, Benfica-Inter 0-2, Inter-Monza 0-1, Inter-Benfica 3-3.
Per la cronaca, dopo questa serie spaventosa, vincemmo 7 delle ultime 8 in campionato, 2 su 2 in Coppa Italia e 2 su 3 (sospiro) in Champions: dal 23 aprile al 10 giugno (sospirissimo) il ruolino di marcia fu 11 vinte, 0 pareggiate e 2 perse.
Non c’è nessun paragone possibile con l’Inter di quest’anno. Ma forse, possiamo trovare una continuità tra l’Inter 2023, quella dal 23 aprile in poi, e l’Inter 2024: una squadra che da 10 mesi ha un ruolino di marcia mostruoso. Abbiamo sempre datato il nostro cambiamento di profilo dal 10 giugno, da una finale di Champions persa da totali underdog ma giocata alla pari (anzi, un briciolo meglio) con i naturali favoriti, la squadra più forte dell’universo che si è cagata in mano di fronte all’occasione della Storia e in definitiva è stata salvata da Lukaku da un possibile epilogo alternativo a quello ufficiale. Ma forse, rivista l’intera timeline, dovremmo datare la nostra metamorfosi almeno un mese e mezzo prima, quando ci siamo preparati ad affrontare l’Armageddon con il Milan. Quella che è scesa in campo il 10 maggio nella prima semifinale era una squadra già diversa da tutto quello che avevamo visto prima e molto simile a quella che avremmo visto dopo.
Quest’anno distinguere l’Inter di campionato dall’Inter di coppa è più difficile. Se proprio vogliamo, scendendo ai particolari minimi, l’Inter di coppa è forse un pochino al di sotto. Se siamo andati in difficoltà quest’anno è stato soprattutto nelle coppe: la doppia partita con i baschi, il primo tempo di Lisbona, i supplementari con il Bologna. Certo, parliamo di qualche perla di sudore in più nel bilancio di una stagione superlativa. E comunque adesso si resetta tutto: chi ha dato ha dato e chi ha avuto ha avuto, Inter e Atletico Madrid si affrontano da zero in un doppio confronto, stop, in numeri non contano più.
Dicono che i Colchoneros sono cambiati, hanno altre attitudini, altri schemi, altri uomini rispetto al loro periodo migliore. Teniamone conto, ok, ma non è questo il punto. L’Inter deve continuare a fare l’Inter di questa stagione, a essere l’Inter di questa stagione. Deve continuare ad affrontare gli avversari con lo stesso atteggiamento, la Salernitana e la Juve, il Monza e l’Atletico Madrid, recitando il copione che sappiamo recitare meglio, mettendo in difficoltà gli altri con le armi che ci piace usare di più. E che vinca il migliore: a rispondere come faceva Rocco, questo è certo, è il Cholo, mica il Demone di Piacenza.
Primo come fino alla trentottesima giornata!!!!!!!
E adesso leggo😏
La cosa che mi conforta è che loro non hanno più Forlan 😉
Ehi, chi ha detto “nemmeno noi” ? 😇
Bravo sempre il nostro Robertino,
che traccia un non semplice parallelo tra l’Inter di quest’anno è della stagione scorsa.
Certo fa ancora tremare la coincidenza di date con l’inaspettato inizio della crisi di quelle famose 7 infauste partite di campionato.
Ma la lunghezza della panchina e la solidità dell’impianto della squadra (sommati al vantaggio sulle avversarie) fanno sperare che quest’ultimo tratto di campionato si possa percorrere, beninteso coi piedi ben piantati a terra,
con inaspettata “tranquillità”.
Troppo vicina l’esperienza dello scudo scippato dai gonzi, non credo che nessuno si rilasserà prima che la seconda sia virtualmente cucita sul petto.
Mentre già domani sera una gran bella sfida ci aspetta col Cholo, che pare stia recuperando in extremis anche Morata.
Poco male, c’è la giochiamo, e anche alla grande, a Milano e anche a casa loro.
Fuerza Inter, verso l’infinito e oltre! 🖤💙
Sinceramente, in questo momento, la cosa che mi preoccupa di più è il ritorno di Correa l’anno prossimo.
Vabeh ma in quest’Inter che viaggia come un orologio svizzero anche Correa sembrerà un calciatore (boh…dev’essere l’eccesso di ottimismo contagioso nel blog, è in arrivo uno sveglione vedrai…).
Nei nostri ingranaggi svizzeri, Correa è il classico orologio rotto che segna l’ora giusta a stento quelle due volte al giorno.
Indubbiamente la situazione di classifica del campionato, che nessuno di noi aveva preventivata dall’ asterisco in poi, ci dà una certa tranquillità e forza per affrontare con inaspettata convinzione anche la Champions.
Sappiamo altrettanto bene che trattandosi di noi, nulla è mai così definitivo, ma siamo cresciuti molto in mentalità. Io stesso temevo che avremmo ceduto nei confronti dei ladroni dal punto di vista mentale ( sul campo, non esiste confronto) , ma finora sembra veramente tutto un sogno realizzato.
Sempre difficile fare paragoni. Quella di quest’anno sembra una squadra più solida e consapevole, che difficilmente prenderà delle “imbarcate”. Questo non significa che con l’Atletico non sia una doppia sfida durissima: al momento postato da Settore (l’estrazione dall’urna di Terry), sembrava andata abbastanza bene. Avevamo evitato City, Real, Bayern e Arsenal; certo che se arrivi secondo, non puoi aspettarti qualificazioni facili. Che poi, se fossimo arrivati primi al posto dei baschi, ci saremmo “beccati” il PSG; non so francamente se sarebbe stato meglio, credo di no. Una cosa: ma Morata sembrava si fosse mezzo disintegrato un ginocchio e domani è fra i convocati ? Boh….
Pretattica, una volta si chiamava così
Il fatto è che nessuno di noi sa quanto è forte l’Atletico. Li ho visti solo due volte quest’anno ( a Roma contro la Lazio, nel derby di Madrid) e non mi sono sembrati chissache. Forti, non fortissimi. Ma se un tifoso colchonero ci avesse visto contro il Bologna e contro la Juve, per dirne due, avrebbe ricavato un’impressione analoga e sbagliata.
Vediamo; se siamo quelli del secondo tempo di Roma, quelli contro la Lazio a Ryad o del derby, li asfaltiamo. Se siamo un po’ sotto quel rendimento potremmo soffrire.
Certo è bellissimo passare la vigilia degli ottavi di champions così, a discutere serenamente e dall’alto di un super primato in campionato, sulle concrete possibilità di arrivare ai quarti, con i bookmaker che ci danno favoriti..
L’ho già scritto : mi son guardato la finale di Copa del Rey tra i 2 “Atletici”.
I baschi pressavano forte (ne’ più ne’ meno della Real Sociedad contro di noi alla prima partita, per capirci) e a quel punto qualsiasi squadra va in difficoltà.
I colchoneros, se pressati, vanno in debito di lucidità e non hanno una difesa imperforabile. Dobbiamo assolutamente evitare di farci saltare con lanci lunghi.
E ora vado a propormi all’Inter come osservatore, vice-allenatore… Vediamo.
Inter – Atletico Madrid 0-2
‘notte
Sinceramente la fiducia che questa squadra mi da in campionato, faccio fatica a trasferirla in automatico anche alla Champions League.
Mi dispiacerebbe non poco, destarmi da questa fantastica cavalcata che stiamo realizzando e scoprire, contro una squadra di pari livello, che non siamo così invincibili come potremmo pensare…
Contro l’Atletico Madrid credo che abbiamo il 50% di possibilità di passare, al punto che non mi sorprenderei se al ritorno si arrivasse ai calci di rigore!
Penso sarà una gara molto chiusa ed equilibrata e come tale decisa dagli episodi.
Non mi sorprenderei nemmeno se perdessimo in casa domani… e non lo dico per scaramanzia e nemmeno per pessimismo, anzi sono ottimista per natura e mi auguro sempre di vincere 3-0! 😉
Tuttavia non posso non notare che quest’anno in campionato tutto ci è quasi sempre girato bene, in Champions no!
Spero che Inzaghi faccia un altro miracolo!
@Geppetto 57
Certo, sicuramente c’è anche della pretattica. Però erano passate delle immagini con lui che usciva dal campo in lacrime; per cui era sembrata a tutti una cosa piuttosto seria. Oh, meglio per lui che non sia così: non mi piace speculare sui guai altrui, anche se ad essere sincero fino in fondo, non mi sarebbe dispiaciuto affrontarli senza che potessero contare su di lui che ritengo un giocatore piuttosto forte e piuttosto sottovalutato.
E come insegna il buon Lucio in una delle sue tante bellissime canzoni,
quant’è forte questo Atletico lo scopriremo solo giocando, tra 22 ore circa, convinti della nostra forza e con la spinta di un altro S. Siro strapieno.
FORZA INTERRR!!!
E già che ci siamo…
BUON COMPLEANNO, Lothar !
Non mi firmo per timore di rappresaglie 😁
FORZA INTERRR … e buon compleanno
Buon compleanno, Lothar!
Non è da tutti poter avere, per regalo, una sonante vittoria della squadra preferita! 😂😂😂
A M A L A
Ma grazie miei carissimi!
Dal primo all’ultimo.
P.s. TOTO, ehm.. Sei già al 21 e hai visto qualcosa?..
La scaramanziaaaaaaa😏😁🤗🖤💙
Buon compleanno anche da parte mia; speriamo che la “nostra” Inter ti faccia un bel regalo !
Peccato, i sogni si infrangeranno già all’andata. Il ritorno a Madrid sarà un proforma
Forza ragazzi !
Alla vigilia di una partita importante, ci ha lasciati stanotte il mitico Andy Brehme. Stasera mi aspetto da Di Marco un cross vincente come quelli che lui faceva per la testa di Aldo Serena cui fece vincere la classifica dei cannonieri.
+1
R.I.P.
Se ne è andato Andy. Uno dei simboli dell’Inter dei record (che da allora non ha più trovato un terzino sinistro all’altezza del tedesco). Sappiamo già a chi dedicare la prossima vittoria. E chissà che non sia stasera stessa…
Che la fascia sinistra gli sia lieve.
Sarebbe un vero peccato non approfittare dell’ occasione, quasi risolta la questione scudetto a nostro favore, per poter dedicare gran parte dei futuri sforzi alla Champions perché sconfitti dall’Atletico, una delle più rognose squadre che ci potevano capitare, ma certo tutt’altro che invincibile. Io sono ottimista circa la possibilità che la nostra squadra non solo superi di slancio gli ottavi, ma possa candidarsi insieme alle maggiori a concorrere per la vittoria finale in questa competizione la più prestigiosa e a dir la verità, il palcoscenico più degno di questo nostro gioiello di squadra costruito e messo in campo da Inzaghi. Insomma, la partita di stasera io la immagino come il primo gradino da superare per salire ai piani alti dell’Europa, anzi per ascendere all’Olimpo degli dei del calcio. E come succedeva nel mondo antico, vorrei accompagnare questa ascesa con una formula propiziatoria: “La nostra squadra, se giocherà come sa fare, come può fare e come le piace più fare quando ne ha voglia, divertendosi e divertendoci, non potrà non uscire vittoriosa”. Altro non aggiungo.
Una felice giornata.
E che è? Vuoi rubarmi lo scettro del più ottimista del blocco che mi sono faticosamente conquistato??
Siamo fortissimi, ma mezzo gradino sotto a Real e City, secondo me. Arrivare ai quarti non è una formalità anche se ci credo, poi sarà il sorteggio a definire meglio il nostro eventuale cammino.
Vediamo.. ripeto, tra oggi e al ritorno non sarà una passeggiata di salute, loro son assai tosti.
Un’Inter al meglio della condizione se la può giocare con tutte. City e Madrid decisamente più forti e potrebbe andarci bene solo su partita secca confidando negli episodi (quello che non è successo ad Istanbul).
È venuto a mancare Brehme.
Stasera l’Inter dovrà vincere anche in onore di questo grande calciatore e bella persona.
Chiedo scusa…
La notizia l’avevate già diffusa.
Enzo, non devi chiedere scusa a nessuno. Andy Brehme era uno di quelli che è bene ricordare. Sempre.
Io vivo questa Champions con estrema serenità. Intendiamoci, è mattina e avverto già quelle vibrazioni da pre-bigmatch, ma quest’anno non c’è niente che possa distrarmi dall’obiettivo principale che è la seconda stella. La CL me la godo proprio come un lussuoso surplus.
Riposa in pace Andy,
meraviglioso terzino sinistro della Stupenda Inter dei record.
Qualsiasi palla tra i tuoi piedi era in banca, non sbagliavi un tocco che sia uno uno!
Campione anche di modestia e correttezza, se ne va davvero un grande.
Buon viaggio Andreas
Un saluto al grande Andy che ha lasciato un enorme segno sulla nostra corsia sinistra storicamente non fortunatissima.
Un caro saluto al grandissimo Andreas Brehme, protagonista dell’Inter dei record del Trap, nato con i piedi buoni, aveva un sinistro vellutato, ma anche col destro ci sapeva fare.
Campione d’Italia con l’Inter, campione di Germania, campione del mondo, era ancora molto legato ai nostri colori.
Riposa in pace leggenda
Mannaggia, mi dispiace tantissimo per brehme :(( veramente un grande, forse il terzino sinistro più rimpianto della nostra storia, oserei dire anche più di roberto carlos (non vi scandalizzate) e poi aveva solo 63 anni, praticamente un giovincello in confronto ad alcuni settoriani (non faccio nomi, qualcuno dalle parti di livorno potrebbe sentirsi chiamato in causa…) cmq auguroni a Lothar, qua ormai pare di stare su facebook 🙂
Avevo già passato i 90 quando prendemmo Boninsegna.
Contento ?
Poi rallentai perché c’era un vigile… 😉
Ci tengo a partecipare ai saluti di Brehme.
Un giocatore di grande valore che in campo si è comportato in modo sempre ammirevole.
👏👏👏
Ciao Andy, un grazie enorme, e’ stato un piacere ed un onore averti nella nostra squadra. RIP