Come stavamo il 18 maggio 2010, il martedì prima della finale? Sì, certo, eravamo di sicuro alle prese con l’ansia per il partitone, l’attesa che montava, eccetera eccetera, ovvio. Ma come stavamo davvero?
Ho fatto una cosa semplice, per quando riguarda me: sono andato a vedere cosa ho scritto sul blog il 18 maggio 2010. Beh, in effetti la cosa mi ha colpito parecchio: 13 giorni dopo aver vinto la Coppa Italia, due giorni dopo aver vinto lo scudetto, quattro giorni prima di giocare la finale di Champions, insomma nel bel mezzo di un crescendo pazzesco, alla vigilia di quella che poteva rappresentare – e lo rappresenterà, come ben sappiamo – la più clamorosa impresa di un club nella storia del calcio italiano, ecco, io scrivevo un post su Mourinho che se ne sarebbe andato.
Vigilia serena, eh? Il giorno prima, lunedì 17 maggio, non mi ricordo da quale giornale iniziò a diffondersi una notizia che doveva per forza essere vera. Perché non erano illazioni dei soliti tromboni del calciomercato o presunte superbombe dei gossipari del pallone. No: semplicemente, si venne a sapere che Mourinho non aveva rinnovato l’iscrizione dei figli alla Scuola americana del Canton Ticino. E tra i compagni – beata innocenza – non solo si confermava la cosa, ma qualcuno disse: sì sì, ci hanno detto che l’anno prossimo saranno a Madrid.
Ecco come stavamo il martedì prima della finale di Champions 2010. Di merda? No, tutt’altro. L’addio di Mourinho era l’ennesimo capitolo epico di una stagione epica, vissuta sempre in trincea, soli contro tutti dall’inizio alla fine, rischiando di perdere tutto e riacciuffandolo più di una volta. Mourinho fu sempre in prima fila in quella eterna battaglia contro il mondo intero: avversari, arbitri, circostanze, anche qualche mulino a vento. Decidendo di andarsene dopo due stagioni vissute pericolosamente, Mourinho faceva la cosa giusta per lui. Per fare la cosa giusta per noi, invece, gli mancava ancora un tassello. Gli addii anticipati (o almeno dati per certi, per quanto non ancora ufficializzati) di solito portano le squadre allo sbando. Non fu il caso di quell’Inter, che era un tutt’uno con il suo allenatore: bastò l’inerzia dell’incidibile tensione di quei mesi del 2012 per andarsi a prendere tutto anche al Bernabeu.
Non c’è forse niente che, sportivamente e storicamente parlando, possa essere paragonato tra l’Inter del 2010 e quella del 2023. Forse nemmeno l’attesa di noi tifosotti, se non per quella infantile e genuina percentuale di aspettativa che precede una finale, 90 cazzo di minuti in cui può succedere di tutto, e quindi perché non sperare?
Nel 2010, la nostra ansia era condita da una voglia feroce. Mancavamo da una finale di Champions da 38 anni – 7 anni prima ce l’aveva negata lo stinco di un milanista -, non la vincevamo da 45. In più, c’era aria di Triplete, un filotto clamoroso e mai riuscito a nessuna italiana. Arrivavamo da cinque scudetti di fila, era il momento di riprendersi l’Europa. Sotto la guida dell’allenatore più decisivo del mondo e di un presidente tanto munifico, tanto innamorato, tanto milanese da meritarsi la migliore ricompensa dopo 15 anni di presidenza faticosa, drammatica, a volte tragica. Arrivammo a Madrid tutti – giocatori e tifosi – stravolti eppure carichi a palla. Mentre vagavo per Madrid aspettando la partita, vedevo gli sguardi degli altri specchiarsi nel mio: non potevamo dircelo, ma eravamo sicuri che avremmo vinto. Quell’Inter non poteva perdere.
Nel 2023, stiamo inventando uno stato d’animo nuovo, a cui forse, se ne avranno voglia, psicoterapeuti e patologi della criminalità daranno un nome: un mood in cui albergano contemporaneamente la serenità, l’incredulità, la speranza, l’orgoglio e il panico. Il nostro allenatore è Simone Inzaghi, caratterialmente l’antitesi di Mourinho, uno che regala un campionato al Milan, in quello successivo cerca di battere il record di sconfitte ma in due anni fa percorso netto nelle coppe nazionali e ci riporta ai piani altissimi in Europa. La società ha un’altra veste, il presidente non parla sul marciapiede e, se anche lo facesse, lo farebbe in inglese. La squadra non ha quel peso specifico, non regge il ritmo-triplete ma è occasionalmente capace di tutto: la pazzia del resto è la nostra comfort zone.
La serenità, l’incredulità, la speranza, l’orgoglio e il panico: in attesa di studi più approfonditi, questa gnagnagnanza ci terrà per le palle ancora per quattro giorni. Ma va bene così: sono sensazioni rare e bisogna goderne. La gnagnagnanza provoca insonnia, nervosismo, pressione alta, amnesie temporanee? E chi se ne frega. Il messaggio del mio amico Michele – lui già sugli spalti del Bernabeu, io in coda ai tornelli – torna di moda 13 anni dopo: “Entra, respira, guarda dove ti hanno portato i ragazzi”. Già, comunque vada.
Ne ero (passabilmente) sicuro.
E ha anche posto l’interrogativo che mi è venuto in mente ieri.
Un giorno questi giorni (forse) sostituiranno il maggio 2010 😁
Grazie, Settore.
Davvero.
Per me è stata invece una piacevolissima (con risvolti magici) sorpresa.
Certo a questo punto se il piccolo Zhang in qualche modo trovasse il modo di leggere (O meglio farsi tradurre) IL TRIPLETE É MERITO MIO, farebbe in modo che un certo scrittore di Pavia avesse ora in tasca due bei biglietti,
uno dei quali aereo per l’ Anatolia..
Notte Sector e grazie!!😃
Io mi sento come un poveraccio il quale, del tutto casualmente, è riuscito a imbucarsi ad un ricevimento per super ricchi. Tra poco la security lo sgamerà e lo sbatterà fuori a calci nel culo.
Ho la gnagnagnanza ai massimi livelli
Esiste la supergnagnagnanza?
A me sembra un meraviglioso mercante in fiera.Una sola carta in mano,quelle degli altri via via eliminate e la mia è una dei due premi finali.Nessuna tristezza se avrò quella del secondo premio
@ Giorgio
Copio la risposta che avevo scritto di là, prima di prendere coscienza del nuovo post. 😀
In merito ai biglietti da far acquistare al tuo amico londinese………..fanne prendere due, per favore.
Per il Ryanair Pisa-Londra, offro io. 🤣🤣
Grazie Settoreh per aver esaudito il mio desiderio del post a titolo MENO QUATTRO.
A M A L A
What a nice sensation,
mentre invece dalla terza squadra di Milano viene licenziata la coppia più bella del mondo (maldini-massara),
ahi ahi..
Buongiorno a tutti. Ma allora il countdown Sect lo fa davvero? Guardate: personalmente mi avvicino a questo appuntamento con relativa tranquillità, conscio che i ragazzi e il Mister hanno portato a termine complessivamente un’ottima stagione e che, ahimè, l’avversario è probabilmente il peggio che potesse capitare. Questi sono anni che investono centinaia di Mln e la Champions non l’hanno mai vinta; dopo la “menata” che il suo centravanti era lo spazio, il buon Pep ha deciso di farsene acquistare uno, forse il più devastante al mondo in questo momento. Per questo ritengo abbiano la squadra più forte di sempre: la sua riserva è un certo Julian Alvarez, centravanti titolare dei campioni del mondo, e in panchina si permettono di tenere due come Foden e Mahrez. Anch’io, come Sect e molti altri, pensavo che la finale del 2010 non potevamo perderla, perchè quella squadra era in stato di grazia e il Bayern, come avversario, era inferiore al City di oggi; quest’Inter, parliamoci chiaro, non è certo ai livelli di quella là. Vuole dire che partiamo battuti? Assolutamente no, ma obiettivamente ben consci delle difficoltà. I ragazzi credo se la giocheranno al massimo, senza sindrome da “pancia piena”; è la finale della massima competizione per squadre di club, non penso ci sia questo pericolo. Ma direi anche con la consapevolezza di essere già arrivati molto in alto, e quindi con serenità; e questo può essere un vantaggio. Ma dall’altra parte del Naviglio cosa succede, che forse qualcuno si è accorto che la stagione non è stata così positiva come la vogliono dipingere la quasi totalità dei giornalai ? Viva la squadra dell’ammmore !
Buongiorno a tutti.
Riflessioni sparse : è vero che il City è forte, ma per me Haaland NON è minaccioso quanto la velocità di manovra. Noi soffriamo quella (quando gli avversari entrano in area triangolando o dribbling siamo FERMI). Come già scritto…spero Inzaghino gli metta addosso Skriniar (guadagnati l’ultimo stipendio, Milan !).
Alvarez ? Bravino, ma deve dimostrare ancora molto. Non vorrei dimenticassimo di avere un certo Martinez 😉
Loro sono “farciti” di nomi famosi, ma…i meno giovani ricorderanno il girone del secondo turno ai mondiali dell’82.
I più giovani la derelitta Italia del 2006. I ragazzini avranno ancora in mente gli ultimi Europei.
Siamo brutti, sporchi e…cattivi.
E poi…comunque vada, sarà un successo.
@Toto : ok, ma… se Dennis non avesse due camere…io dormo sul divano 😜
Dormire è l’ultimo dei pensieri.
Io dormo su una panchina nei pressi dello stadio.
Oppure chiedo una stanza a Carlo, a Buckingham Palace. 🤣🤣
Ieri sera ho avuto l’ennesima prova provata, che la nostra squadra a livello mediatico è la più detestata d’Italia.
Pochissime volte mi capita di starmene a casa la sera seduto tranquillamente sul divano per seguire una trasmissione sportiva.
Ebbene, dalle ore 20 a mezzanotte inoltrata hanno parlato solamente dell’addio di Cyrano de Bergerac dal Bilan.
Poi, nel corso della trasmissione è arrivata la notizia del licenziamento di Maldini e Massara, e qui apriti cielo!
Tutti gli opinionisti (Longoni, Pelegatti, Martinelli, Suma etc) che a turno svenivano…
E l’Inter a soli 5 giorni in finale di Champions?
Nulla.
NULLA!
L’unico momento esilarante è stato quando Fabrizio Biasin ha cominciato a prendere per il culo i bilanisti presenti.
Grande Biasin!
Sul resto degli opinionisti che dire?
Spappolamento di fegato (e non è ancora finita…).
La nostra immensa fortuna è che abbiamo un fuoriclasse: Roberto Torti.
Cloniamolo!
ma quelle trasmissioni fogna delle tv private le chiami trasmissioni sportive?
Hai ragione anche tu…
È, che ogni tanto mi faccio prendere da queste insane tentazioni.
Poi chiaramente le pago, incazzandomi abbestia.
5h di prelazione ad abbonati e soci, nessun maxischermo per la città… La (eventuale) festa sarà per 40.000 fortunati…
Probabilmente Sala dà già per scontato che perderemo…
Concordo con Giorgio,
Il problema per noi, non sarà tanto Haaland ( o meglio, non SOLO Haaland…) quanto proprio la manovra con triangolazioni veloci e avvolgenti, che convergono verso il centro… è lì il nostro punto debole, è un tipo di gioco che questa Inter ha sempre sofferto… parliamoci chiaro: abbiamo poche speranze.
Giocatori fantasiosi e veloci, della tipologia e con le caratteristiche di Gundogan , De Bruyne e Bernardo Silva, l’Inter di Inzaghi li ha sempre sofferti…abbiamo preso gol da uno come Orsolini !
Come scrive Settore la vigilia del 2010 era completamente diversa, anzi direi opposta; anch’io, come tanti, dentro me ero convinto che a Madrid avremmo vinto noi …anche se, per naturale scaramanzia, mi guardavo bene dal dirlo ad alta voce !
Oggi, anno di grazia 2023, lo stato d’animo è ben diverso, sospeso tra il sereno e il rassegnato… certo, qualche speranziella esiste, quella c’è sempre…guai se non ci fosse!
Riguardo ai problemi in casa milan…non è una buona notizia, perché i nuovi arrivati avranno la necessità di presentrsi con qualche “colpo ad effetto”.
Lasciamo stare la possibilità che poi i colpi ad effetto si rivelino sballati, e lasciamo stare anche il fatto che noi possiamo comunque contare su una rosa discreta e un allenatore che “fa giocare”. Quel che mi secca è la prevedibile campagna di stampa che esalterà gli acquisti di Messi, ‘Mbappé, Neymar e…Ibrahimovic (“In extremis il campione svedese ha accettato le lusinghe della società, firmando un vantaggioso contratto di 946 milioni per altri 8 anni…”), oltre a sconosciuti campioni di tutto il mondo, che noi ci saremo fatti soffiare per evidente incapacità dei nostri scout 🙁
cazzarola… si è di nuovo staccata la flebo
Ogni volta che cerco di aumentare il dosaggio dell’ossigeno tiro via la flebo….
Tra l’altro si è scaricata la pila del cardiofrequenzimetro
Per divagare.
Sono contento del rinnovo di De Vrij. Con Inzaghi che fa ruotare spesso la difesa con buoni risultati ci sta avere in panchina qualche buon ultra trentenne, francamente mi ha stupito il crollo di resa di Stefan dopo l’infortunio ma credo si sia ripreso e sia in grado di assicurare un ottima alternativa in panchina, che poi è quello che ci è mancato in questi ultimi anni, una panchina più affidabile.
Insomma noi ancora fatichiamo ad entrare nell’ottica ma i mercati stellari ce li possiamo scordare ancora per diversi anni e l’unica soluzione sarà integrare un 50-60% di under 30 con il resto over, sperando di non prendere più cantonate come Vidal o il Ninja.
“Entra, respira, guarda dove ti hanno portato i ragazzi”. Già, comunque vada.
questa signori è poesia. in 12 parole riassumi lo stato d’animo di centinaia, migliaia, milioni di persone, me compreso. oserei dire seconda solo all’Ungarettiano
Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie
onestamente non ricordavo del fatto che si sapesse che il Mou ci avrebbe lasciato, l’abbraccio con Materazzi nel garage del santiago fù un pugno nello stomaco, però ricordo benissimo la certezza che albergava dentro di me che quella coppa dalle grandi orecchie non ci sarebbe sfuggita.
mentre ora, come il nostro fortebraccio, sono consapevole che sono nel party esclusivo post settimana della moda da imbucato. e me sto con sorriso ebete e compiaciuto a lustrarmi gli occhi con le modelle mangiando tartine di caviale beluga in attesa che un buttafuori mi sgami e mi cacci. ma prima che lo faccia ci proverò con una delle modelle, ah, se ci proverò…e comunque vada sarò felice lo stesso perchè avrò provato qualcosa di inaspettatamente bello consapevole anche che il mio cugino stronzo ed il suo amico diversamente onesto non sono riusciti ad entrare e sono fuori con il fegato in mano
AMALA
Hai ragione, ma…occhio : una delle modelle è in realtà Javier+ in uno dei suoi più riusciti travestimenti (semicit.) 😉
Si sta come d’autunno sui marciapiedi le lucciole
“Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”
Il titolo, come sappiamo bene, è
Soldati.
Ecco. Così sia. E siano
E’ straordinario come l’interismo riesca a provocare in noi, più o meno, le stesse sensazioni. Mi sembra di capire che nel maggio del 2010 quasi tutti eravamo certi che la Coppa dalle grandi orecchie non ci sarebbe sfuggita. Così come noto che quasi tutti (tranne Giorgio che è sicuro di vincere) siamo attualmente in modalità “non succede ma se succede…”
Un abbraccio a tutti, aspettando il -3, -2, -1 di Settore
Buongiorno, collega.
No, non sono sicuro 🙁
Ecco perché prenoto un biglietto per la prossima finale 😉
Sicuro della vittoria, direi di no ma, altrettanto vero, non così sicuro della sconfitta.
Inguaribile ottimista o visionario?
Lo sapremo solo vivendo (cit).
AMALA.
Ragazzi sono con voi.
Anche io cercando di sopravvivere fino a sabato e cercando di prepararmi mentalmente al dopo sabato.
Ovviamente anche io rivivendo e ripensando al 2010.
Cavalco l opinione comune. Riassumendola, non solo loro sono più forti del Bayern del 2010, ma anche noi siamo più scarsi.
Detta così…è tragica.
Ma ci sono alcuni “ma”…
Anche solo pensarli questi ma fa scattare la mia malata scaramanzia. Se li elencassi tutti scrivendoli dopo dovrei autoinfliggermi almeno 50 frustate e 4 giorni di cilicio per arrivare a sabato con la coscienza pulita.
Ma ci sono.
Questi ma…
Ogni tanto.
Io ho fatto il mio. Pur vivendo in Spagna nel 2010 ero andato a vedere una partita di quella Champions, Barça-Inter del girone, ed ero uscito dispensando complimenti ai padroni di casa abbastanza sicuro che anche se fossimo andati avanti, una volta incontrato questi MOSTRI campioni di tutto in carica, con Messi-Iniesta-Puyol nel loro massimo…avremmo sicuramente ceduto…MA… così non è stato.
Insomma per rispettare la Cabala sono volato a Milano per la semifinale di ritorno e i nostri ragazzi mi hanno regalato la notte da stadio più bella della mia vita.
Ho un piccolo interista di 9 anni, in questi anni mi sono spesso chiesto quando avrebbe avuto la fortuna di vivere una finale di Champions con l Inter, pensando spesso che sarebbe stato chissà quando MA…
Eccoci.
Siamo felici. Abbiamo eliminato i cuginastri. Fatto soffrire le merde che è un mese che non dormono con l incubo “non succede MA….”
Ci godiamo lo sgretolamento del “miracolo” del Leicester nostrano, i ladri plurinquisiti, patteggiati, schifati ai piani alti.
Dai ragazzi…
Ci siamo imbucati a una festa fighissima, e stiamo flirtando con una bellissima milionaria con delle tette da paura…godiamoci il momento, e vediamo come va a finire.
Al mio piccolo interista sabato dirò proprio “respira. Guarda dove ci hanno portato i nostri ragazzi. Comunque vada.”
Vado a frustarmi!
Se proprio dobbiamo perderla… perdiamola pero’ in modo netto allora.
Che perderla 2a1 o 3a2 o peggio ancora ai rigori no eh!
Ma allora ci sarà un post al giorno fino a sabato? 😃 io sinceramente non mi ricordo più quello che pensavo/provavo 13 anni fa, figuriamoci, non mi ricordo neanche 13 giorni fa… però sì, allora c’era non dico la sicurezza ma una ragionevole convinzione che potevamo farcela, oggi c’è la consapevolezza di aver già fatto qualcosa di inimmaginabile che non sarebbe scalfito neanche da una goleada del city, e sotto sotto (almeno per me) una crescente fiducia di fare comunque la nostra porca figura. Mi sono piaciute molto le interviste di alcuni nostri giocatori, in ordine sparso onana che promette di dare tutto senza paura, dimarco che cita mourinho (“per noi un sogno, per loro un’ossessione”) bastoni che quando gli dicono che potrebbe essere un giocatore “guardioliano” risponde che lui si sente inzaghiano, lukaku che quando gli chiedono un commento su quello che ha detto noel gallagher chiede chi è, e alla risposta “oasis” fa una faccia tipo “esticazzi”… insomma, di sicuro non abbiamo paura, del resto “il codardo muore mille volte, il valoroso una volta sola”
Per ingannar l’attesa, io continuo a rivedere la partita chiave City – Real che , a mio parere, meglio può renderci consapevoli di quale sarà non solo la formazione ma anche il comportamento del City ad Istambul, quando rovescerà contro di noi tutta la rabbiosa aggressività di una squadra che si ritiene la migliore del continente e privata ingiustamente di quel titolo che gli spetta di diritto da almeno tre anni. Insomma , rischiamo di esser considerati una specie di pungiball su cui scaricare tutte le frustrazioni accumulate anno dopo anno, e senza neppure il rischio di affrontare in finale quella maledetta squadra di Madrid, bensì una squadra neppure scudettata, giunta in finale grazie al gioco dei sorteggi e non per propri meriti: una partita dal risultato già scontato, l’anticamera di un trionfo troppo a lungo atteso. Tutto questo, meglio non farsi illusioni, è ciò che si pensa non solo da parte della tifoseria londinese, ma anche in giro per il mondo sportivo, in attesa di un confronto apparentemente improponibile . E in effetti un’ennesima visione di quella partita mi conferma nell’opinione che a Istambul ci troveremo ad affrontare una squadra che in questo momento non presenta punti deboli, gasata dal successo netto contro il Real e consapevole della sua forza in ogni reparto: una difesa che ha letteralmente annullato Benzema e i suoi giovani leoni, con un difensore attaccante, Walker, di grande valore, un centrocampo col metronomo turco Gundogan affiancato nientemeno che da De Bruyne e da Bernardo Silva, trequartista e fromboliere, e infine in attacco un gigante incontenibile di testa e di piede. Insomma , la peggiore compagine da affrontare e per di più probabilmente nel suo momento migliore della stagione . Ma proprio questa sicurezza di una facile vittoria potrebbe tradire la squadra superfavorita. Ieri sera Inzaghi in una conferenza stampa si è detto straordinariamente fiducioso sulle capacità della sua squadra di arginare l’aggressività dei londinesi. E Inzaghi è un uomo d’onore. Avrà certamente studiato le contromosse non solo per tenere a bada le folate offensive del City, ma anche per aggredire nei punti deboli una squadra che sembra perfetta, ma che perfetta, come tutte le cose di questo mondo, e in particolare una squadra di calcio, probabilmente non è. Io preferisco affidarmi alla massima, già espressa, “ Ad impossibilia nemo tenetur”: la squadra ha già fatto il suo dovere , raggiungendo gli obiettivi proposti e quindi quello che saprà darci in più sarà bene accolto, ma non preteso come un obbligo. La partita finale va , a mio parere , considerata un fuor d’opera, imprevista e dal risultato imprevedibile, molto diversa da quella del Triplete che ci incoronò campioni d’ Europa. Altri tempi, altra squadra, altro condottiero e attese ben più fondate rispetto a quelle che viviamo oggi. Che tanti vorrebbero vivere al posto di noi, ben felici di esserci.
Una buona serata.
E’ stato gia’ detto ma troppo bello pet non ripetere:
“Entra, respira,guarda dove Ti hanno portato i ragazzi”
Davvero poesia
Avro’ in testa queste parole ogni istante fino a Sabato
Grazie ai ragazzi per queste emozioni
Grandissimo Settore
–Meglio giocare. E meglio vincere.–
La gnagnagnanza è una brutta bestia.
Passo dal mood “possiamo farcela” sognando ad occhi aperti il velo del Toro per il gol di Mkhitaryan a quello “finiremo come le isole Samoa contro l’Australia, quando ne presero 31 (leggasi trentuno).
E’ calcio, e nel calcio una volta a decennio circa succede anche che in finale Coppa Campioni la favorita, anche nettamente favorita, perda.
Successe con mio sommo gaudio nel 83, con il piedone 48 di Magath mise dentro una magica punizione con cui l’Amburgo battè la Juve (merda).
Successe di nuovo nel 93, quando con identico mio sommo gudio il Marsiglia battè il Milan che veniva da una serie di vittorie allucinante.
Capitò ancora nel 2012, al Chelsea di Matteo, che con mia moderata soddisfazione (fregava nulla, ma era pur sempre un mister italiano) battè il Bayern in casa.
Da allora ha sempre vinto la favorita. Adesso sarebbe ora, con mio sommo gaudio..
Come sempre , ogni due giorni, mi son sciroppato i miei 10 e più km di corsetta.
In questo son simile a sector, i miei 2mila km l’anno cerco di farli sempre.
Mi scarica l’ansia, poco da dire. E si, in questi giorni ce n’è davvero bisogno.
Perderemo, chiaro. Ma evitiamoci figuracce in diretta mondiale.
E poi fortebraccio veglierà su di noi.
Una cosa, per i più sbadati: tutte le tattiche che avete sempre utilizzato nel corso dell’anno vanno assolutamente riproposte. Non cambiate nulla: posti sul divano, compagnie, cibo, gesti, vestiario…insomma, lo so che non bisognerebbe dirvelo. Ma siamo tifosotti professionisti. Mi raccomando.
mi appunto la medaglia del tifosotto professionista:
ho rispolverato un’amicizia per replicare l’esatta composizione della serata del 22 maggio 2010
Ieri notte ho sognato che perdevamo 30 ad 1.
Non avevo visto la partita, e mi aggiravo in uno scenario nebbioso stile porto del New England, con umori Lovecraftiani.
Domandandomi chi avesse segnato quell’1 per noi.
Così, solo per dirlo, non mi si è mai avverato un sogno, quindi tranquilli raga!
Ha segnato Correa, con uno stacco imperioso alla C. Ronaldo (anzi : la fed.Internazionale dei record ha deciso di ribattezzare il gesto “stacco alla Correa” …).
Il famoso attacco fulminante di Correa
ahhahaha sottile ma non troppo
Per chi ci è stato, in Argentina la principale divinità pagano semi cristiana, è la Defunta Correa…fa miracoli!
Anche Monzon le ha portato i guanti al santuario!
Si lasciano bottiglie di acqua in giro..
Ieri sera ho sognato (veramente!) che la mia ragazza fosse Serena Autieri ….
Sì, in effetti anche il mio mood è molto diverso dal 2010.
Partendo da sfavoriti, ho ( abbiamo ) il beneficio del relax, del nulla da perdere, salvo ovviamente una goleada che, altrimenti, ci mortificherebbe.
Detto questo, aspetto con trepidazione, questa non riesco ad evitarla, e confermo che l’entrata di Gagliardini e di Correa rispettivamente al 70’mo e al 75’mo, scompiglierà inevitabilmente quei montati.
trovo solo ora questo post..ancora nella sbornia della vacanza minorchina (per respirare aria spagnola, tipo Bernabeu?..beh un pò troppo tiratam dai!) ed ecco
Il Genio!
gnagnagnanza
mitico Roberto!
mitico!
mi sento gnagnagnante a palla!
Sono “serenamente” curioso di vedere cosa si inventerà Inzaghi per contrastare Gundogan, De Bruyne e Rodri ( giocatore quest’ultimo di cui si parla pochissimo, che però è dotato di 4 polmoni e di piedi ottimi ).
Dando per scontato che Acerbi si occuperà (soprattutto) di Haaland, desumo che gli altri due del terzetto centrale ( Darmian e Bastoni ) dovranno , da un lato contrastare gli assalti lì in mezzo di Gundngan e De Bruyne e, al contempo, dare una mano agli esterni Di Marco e Dunfries per contrastare, rispettivamente, Bernardo Silva e Grealish… un compito veramente tremendo !!
Agire con un filtro ( come Brozo) davanti alla nostra difesa sarà pertanto fondamentale. Spero quindi che in mezzo giochino Brozo, Chala e Barella; con Mikitharyan ( in questa stagione bravissimo in molte occasioni, peraltro…) ho la sensazione che saremmo troppo sbilanciati in avanti…
Sono considerazioni tattiche molto “spicciole” intendiamoci, poi il campo (come sempre…) sarà l’ultimo Giudice…
Gundogan, De Bruyne e Rodri
contro
Chala Barella e Brozovic
Vediamo chi è più bravo: capisco la scaramanzia ma anche noi abbiamo grandi giocatori
Questa notte ho sognato che il sabato a mezzogiorno la federazione turca organizzava un banchetto per il Manchester City a base di polpette d’agnello fritte nella sugna e accompagnate da una salsa piccantissima. 8 kg a persona con la raccomandazione di non lasciarne nessuna pena la decapitazione .
Approvo!!!!!!!
L’unica cosa che può fermare Haaland è una poderosa scottatura da sole sulle spalle.
Ad ogni palla alta una bella manata di Acerbi, ed è fatta.
Sono smaccatamente un tifosotto dilettante : la composizione originale (cfr. : “Io, l’esegesi di Settore e tre persone rispettabili…”… Mbe’ ? Si, me la tiro un po’…) della sera del 22 Maggio 2010 sarà per l’occasione ricreata nella casa dell’ex titolare della più antica enoteca di Livorno, arricchendosi quindi della presenza del padrone di casa.
Quindi : 4 persone anziché 3 e – in più – una diversa abitazione.
Brrrrrr… 🙁
Scelgo (NEL DEPRECABILE CASO…) il titolo “La sconfitta è colpa (anche) mia”, per un libro.
Ah ah ah ah!
Sai che anche a me toccherà cambiare la disposizione?..azz.. scriverò il secondo capitolo..
@Gaetano. Il City, son d’accordo con te, ci è decisamente superiore, ma , a mio parere, non per motivi tattici o per la presenza tra le sue file di fior di campioni. De Bruyne e Halaand indubbiamente lo sono, ma io non ti nascondo che preferisco il nostro Barella per la sua genialità inventiva al belga e un Lukaku in grande spolvero potrebbe degnamente competere in una gara , come quella di Istambul , col gigante norvegese. La superiorità del City, come già aveva rilevato Giorgio, risiede nella velocità di manovra, nelle triangolazioni impeccabili che danno l’illusione che la palla lanciata dai loro piedi sia più veloce che quella lanciata dai loro avversari di turno. Ma non è pura illusione: la dimestichezza con la palla e soprattutto la percezione del momento e del luogo esatti di caduta del lancio del compagno fa sì che il ricevitore anticipa di un attimo l’avversario diretto e senza ricorrere né al dribbling né a contrasti che ritarderebbero il passaggio, fa correre veloce la palla al compagno libero e così di seguito fino ai limiti dell’area avversaria. Insomma, il segreto non è tanto nella bravura tecnica o nella agilità atletica del giocatore, ma nel tocco rapido ed essenziale della palla che la fa viaggiare a gran velocità da un settore all’altro del campo. Tutto questo è frutto di un lungo lavoro operato da Guardiola sui singoli componenti e sull’amalgama tra i reparti che lo ha impegnato anche in territorio inglese (in Spagna fu agevolato dalle attitudini del calcio spagnolo, erede di quello danubiano) e il prodotto, in Spagna come in Inghilterra , appare oggi come ieri in piena luce nella superiorità delle squadre da lui allenate. Questa almeno è la mia opinione, ma, come tutte le opinioni, non è verità sacrosanta e nasce solo dal desiderio di investigare il segreto che sta alla base del successo di questo straordinario allenatore, capace di trasformare in oro puro metalli assai meno pregiati (e chissà che non fosse in grado di addomesticare anche i piedi di marmo di un Gagliardini?).
Una felice notte.
“Entra, respira e guarda dove ci hanno portato i ragazzi!” Bellissima Sector👍
Perfettamente d’accordo sul diverso stato d’animo tra il 2010, in cui eravamo certi o quasi della vittoria e questa finale 2023, alla quale siamo arrivati a sorpresa, con quella leggerezza che accompagna chi sembra non aver nulla da perdere.
Unico problema personale, una serie di amici e colleghi goBBi trogloditi che già da qualche giorno si stanno portando avanti con gli sfotto’, evidentemente certi della nostra sconfitta…
Non serve a nulla spiegare che comunque abbiamo già alzato due coppe e che questa finale di Champions la stiamo vivendo rilassati che per noi non è un ossessione… bla bla bla…
Ovvio che sabato sera, intorno alle ore 23, inizieranno a bombardare il cellulare con msg di presa per il culo… cosa potrò rispondere? Si accettano suggerimenti grazie 😒
Onestamente secondi
Bella!
Onestamente secondi… e senza patteggiamenti, direi
Per come la vedo (penso) io…potresti rispondere con un signorile : “Visto ? La prossima volta sii un po’ più prudente… E ora puoi gufarmi la supercoppa europea, che voi non avete MAI giocato” 😜😜😜
Il solito inguaribile ottimista
Sicuramente i tuoi “colleghi” avranno, purtroppo, ragione visto il divario tecnico. Che dirti? Come tifoso interista dovresti avere un certo callo ma come si dice non ci abitua mai per fortuna.
Potresti chiedergli su che canale trasmettevano la finale della Juve visto che hai cercato su tutti i canali ma non hai trovato nulla. Ricordagli anzi chiedi che risultato hanno ottenuto nella coppa bar dello sport che giocheranno sabato sera. zazzaroni ha giá pronto il titolone”Juve vince coppa nonno e 5 boeri, straordinario risultato di acciuga”
Anche il city penso avrà mezzo UK contro. Vedi tifosi Liverpool e MU
Nuovo post!