Buongiorno dalla zona gialla, dove si vive sospesi. Quasi come l’Inter, che in ciò che resta di quello un tempo noto come il Campionato italiano di Serie A non gioca dall’ormai lontanissimo 16 febbraio, quando si era ancora felici (beh, insomma, avevamo perso), ci si assembrava liberi e tutt’al più si schifavano quegli sfigati dei cinesi. Però non voglio qui parlare di coronavirus – di cui mi occupo per altri motivi h24, e perchè sposo in pieno la linea Klopp – ma di calcio.
Il campionato è finito da un pezzo, o forse fa finta di continuare in attesa di terminare all’improvviso (al primo magazziniere che risulterà positivo). Il calcio ha già dato il peggio di sè (è stato più semplice chiudere scuole e università di tutta Italia che fermare quattro balùba che giuocano a palla) e adesso prova a darsi un contegno, in maniera spaventosamente tardiva. Pagliacciate a parte, sei giorni fa la tifoseria che ha sede nella zona attualmente più virulenta d’Europa ha potuto percorrere due volte l’Italia da nord a sud, mentre io in contemporanea subivo occhiate diffidenti da vecchiette in coda alla cassa. Il calcio esce da questa vicenda a pezzi, per senso della realtà, etica morale, misura, ragione, fair play, per tutto.
Ah già, non si doveva parlare di coronavirus. Parliamo di calcio. Ma quale? E’ calcio questo? E’ calcio un Juve-Inter a porte chiuse? E’ calcio rinviare partite a spicchi, far giocare alcuni senza tifo e alcuni con, non dichiarare piani B per nulla (dai recuperi fino all’ipotesi peggiore, quella di fermare tutto), litigare anche sull’unica misura seria praticabile (partite in chiaro e ognuno a casa sua a guardarsela) sei giorni dopo aver fatto viaggiare frotte di tifosi da nord verso sud?
Il campionato è finito di fatto nell’ultima giornata giocata regolarmente, cioè nel rispetto del calendario e con pari opportunità e condizioni. Dopo – pagliacciate a parte, che resteranno nei secoli dei secoli – è iniziato un altro sport, il calcio (più o meno) a porte chiuse, che forse meriterebbe una classifica a parte. La distanza fisica, in campo e sugli spalti, è un concetto irreale. Hanno inventato un’altra disciplina e manco ce l’hanno detto. Ma ce ne accorgeremo domani sera, guardando un Juve-Inter in cui ci divertiremo un sacco a sentire le madonne di Conte e Sarri e le onomatopee di Lukaku e Bonucci, i calci al pallone e fischi nitidi dell’arbitro. Non vedo l’ora.
Sarò anche vittima dell’amarezza (ho qui davanti i miei tre biglietti di Inter-Sassuolo di domani, acquistati con entusiasmo a fine gennaio) o distratto da ben altre preoccupazioni (in zona gialla non è che si viva proprio proprio proprio rilassati), ma questi ultimi 20 giorni di calcio impermeabili ai fatti della vita sono stati una roba schifosa. Mi piacerebbe pensare che adesso si gioca e si volta pagina. Ma quale pagina? L’emergenza (quella vera) continua, e questo calcio sarà un altro calcio rispetto a quello che ci piace. Juve-Inter – una partita inimmaginabile senza pubblico – sarà un’esperienza estrema. Il campionato del Titanic chissà se arriverà sano e salvo a maggio. Boh, siamo tutti sospesi. E vorrei urlare Juve merda*, ma in questo vuoto l’eco è proprio fastidiosa.
(* comunque vincere al Latta Stadium sarebbe un bel modo di tornare a un’anormale normalità, cioè molto meglio di niente)
primo
dalla zona gialla con furore
godiamoci quel poco che si può vedere dai nostri divani preoccupati
certo, che i peana per gli imbarazzanti comportamenti del ragazzino che fa il presidente dell’Inter abbiano giocoforza sostituito i dossier sui complotti arbitrali è una gradita novità, per il resto continuo a sopportare malamente questa proprietà, il Ds ripescato nel sacco dell’umido a Vinovo, assieme all’idea stessa di un Conte, col suo non gioco e l’interismo deviante che ne è il portato, esattamente come 20 giorni fa
Primo.
Con tristezza…
Rettifico : secondo.
sempre con tristezza.
Tutto quel becero spettacolo nato perche’ dovevate proteggere lo spettacolo a livello di immagine, poi una volta preso atto delle porte chiuse oggi, il giorno prima della ripresa Graviva se ne viene fuori che tanto al primo positivo chiudiamo tutto, in pratica ci sta dicendo che molto probabile che le partite da domani hanno poco senso guardarle anche in tv
E voi siete quelli che dovreste valorizzare il calcio, geniali
Quasi non ci credo che fra meno di 24ore avremo rivisto i nostri beniamini. Sarà strano, senza pubblico, ma guai se non si fosse in qualche modo ripreso a giocare, non ce la facevo più ad aspettare. Provo a far finta di niente, forza Inter e sempre Bjuve merda
Come non condividere le considerazioni pessimistiche di Settore sul presente e sul futuro prossimo del calcio, croce e delizia anche di queste giornate in cui gli interessi dovrebbero essere rivolti altrove, a questioni ben più importanti e decisive circa il nostro stesso benessere messo a repentaglio chissà per quanto tempo. Il fatto è che appena un mese fa sarebbe stato inconcepibile immaginare una partita come quella di stasera, una festa di sport e forse decisiva per le sorti del campionato, disputata a porte chiuse e per di più giocata dagli stessi protagonisti, immagino, in un clima surreale (evitare fin dagli spogliatoi contatti troppo ravvicinati e in campo comportamenti diversi dai soliti, in occasioni di gol ma anche di situazioni affollate, come nei calci da fermo, nei corner etc…) che, vedrete, finiranno da domani per risolversi con la sospensione a tempo indeterminato delle stesse partite tra professionisti, come del resto si è decisi per quelle tra dilettanti ( dal momento che poi, in termini di salute , non si capisce la distinzione degli uni rispetto agli altri). Io vivo questa situazione nuova , e purtroppo destinata a ripetersi spesso anche in futuro, forse in maniera diversa da altri , perché da qualche decennio sono persuaso che le cosiddette conquiste tecnologiche finiranno per mutare profondamente il nostro stesso approccio allo spettacolo sportivo. Scrissi all’inizio del nuovo secolo un epigramma intitolato “Calcio Duemila”:
“Come in un videogioco
ventidue automi in uno stadio vuoto.
Se quello fu del mondo il più bel gioco
agli scommettitori importa poco.”
Insomma, il gioco del calcio ridotto a quelle che sono le gare dei cani e dei cavalli, ottimo pretesto per le scommesse, e nient’altro. E che ne sarà delle nostre attuali passioni di tifosi? Si stempereranno nel tempo o, per rimanere in tema, si scioglieranno come le lacrime sotto la pioggia. Nonostante tutto, spero di essere stato un cattivo profeta.
Buona giornata e buona partita a tutti.
Nonostante tutto, spero di essere stato un cattivo profeta.
Lo spero anch’io, ma temo di no.
Mentre, in una notte, la zona gialla si trasforma inesorabilmemte in rossa…
Un bel: “forza Inter, RuBe merda!” Ci sta sempre bene, e non infetta nessuno
Intanto, a Parma, va in onda il festival del surreale.
PAGLIACCI
Due considerazioni
Vivo a Milano e stamattina i super erano pieni come al solito e la gente non capisce proprio la gravità della situazione e comunque è molto più grave questo insieme a far circolare i treni – che assurdità!!!- che far giocare delle partite a porte chiuse
Noi ci adattiamo a tutto. Vincessimo mai nello stadium io sarei contento comunque. Ci vuole anche un po’ di speranza e il calcio che è un gioco è un veicolo di speranza
Poi si fermerà tutto? Può essere ma perché togliere una speranza?
La cosa bastarda è non far vedere la partita in chiaro
1) Si gioca, in alcuni casi a porte chiuse, in altri a porte aperte
2) Si gioca a porte chiuse, ma vale solo per l’Inter
3) Si gioca a porte aperte, ma solo le partite interne della ****; ma poiché le autorità tutelano la salute pubblica, sono assolutamente vietate le trasferte dei tifosi della squadra ospite della ****;
4) “Ci hanno chiamato lugubri pagliacci quei cattivoni dell’Inter, che hanno fatto parlare il loro Presidente via Instagram; li/lo querelerò un giorno, adesso abbiamo troppo da fare per le molteplici e frenetiche iniziative nelle quali siamo impegnati, a tutela della salute pubblica”:
5) Si gioca tutti, a porte chiuse (sigh);
6) Il lunch match SPAL-Parma, in programma domenica 8 marzo alle 12:30 deve essere rinviato di un’ora e più in quanto ieri notte il Governo italiano ha emanato un decreto legge in gran parte incomprensibile e l’arbitro aveva dimenticato a casa il metro-LASER per misurare le distanze tra i calciatori durante le fasi di gioco.
7) SPAL-Parma viene rinviata (ognuno faccia il lunch a casa sua e in orari che non prevedano assembramenti di più di una persona);
8) La serie A si ferma.
Tratto da: “Bananas’ Republic”.
8) La serie A si ferma.
Anzi, riparte.
Mah
A M A L A
Credo, e lo dico con grande tristezza, che sia arrivato il momento di fermare il campionato. Giocare in queste condizioni e con questo scenario non so quanto abbia senso
Vorrei capire perché fermare il calcio a porte chiuse e consentire alle persone di andare in treno e metro o lasciare aperti i bar e i ristoranti fino alle 18
In teoria per i calciatori.
Ma Spadafora?
Ieri indignato che tutta italia non poteva
vedere la partite in chiaro, stanotte il governo di cui e’ ministro mette nero su bianco che il calcio va avanti a porte chiuse.
Oggi a mezzogiorno dice che da irresponsabili giocare
Aiuto
Intervallo di RuBe – Inter
Un po di sofferenza sui corner, ma nel complesso una buona Inter…
Per vincerla però, serve qualcosa in più
niente. con la juve non vinciamo mai.
vaffanculo.
a questo punto spero nella sospensione.
Gioco monotono…… fluidità di manovra zero…… non rischiano mai una giocata e perdono sempre un tempo di gioco .. il secondo goal della juve docet …. Lautaro nullo
ovviamente senza assegnazione del titolo.
Dopo il gol di Ramsey, Inter uscita dal campo
Dopo più di mezzo campionato ….. squadra pachidermica … Facciamo una fatica a creare gioco………………………………mamma mia.
Mah. Nulla da dire. Ineccepibile.
Però che due grandissime pa@@e!
‘na chiavica.
Punto.
Devo dire che nemmeno mi sono incazzato.
il numero di stronzi gobbi che ci perfora sistematicamente è sempre piú alto: i cuadrado, gli higuain, i dybala ecc. ecc.
SOSPENDIAMO TUTTO.
è piú importante la salute
(degli interisti).
Ma perchè non vai fuori dalle palle?!
brucia, per un po’ ho creduto davvero che ci potessimo giocare già il campionato, ma obiettivamente anche stasera siamo stati battuti meritatamente. Non stacchiamo e cerchiamo di chiudere dignitosamente il campionato qualificandoci per la CL senza arrivare a 20 punti dai primi. Proviamoci seriamente col Napoli ed anche in stic league. Mi viene da dire che da tre mesi non corriamo più come all’inizio, e che la durissima preparazione di quest’estate non ha dato frutti troppo duraturi, ahinoi!
Mah mi sembrava un allenamento. Se avessimo vinto non mi avrebbe detto niente, perdere mi da un po di fastidio soprattutto perché non ci hanno messo le palle ma niente di che
GAME OVER Inter!
Sconfitta meritata, secondo tempo pessimo; Dybala l’ha chiusa, mentre Eriksen non l’ha mai vista! Male anche Lukaku…
Per la lotta scudetto siamo praticamente fuori. Sconfitti dalla Lazio, sconfitti sia all’andata che al ritorno dalla GoBBa, serve altro per convincersi che non siamo ancora pronti?
Rimane il dubbio che la sera del 1′ marzo sarebbe potuta finire diversamente, ma con i se e con i ma, non si va da nessuna parte…
Ora forza Lazio o forza sospensione, fate voi
Solo sospensione.
Alla Lazio non ci crede nessuno.
A M A L A
Dopo la sceneggiata a Parma all’ora di pranzo speravo davvero che sospendessero tutto, negli ultimi giorni mi è passata la voglia di arrabbiarmi anche x una partita, poi va be’ l’ho guardata lo stesso, a parte che abbiamo perso non sono riuscito a viverla come al solito. Se dobbiamo commentare, diciamo partita discreta fino al primo goal poi non abbiamo combinato più niente. In teoria, sempre se si continuerà a giocare, potremmo dedicarci all’europa league, visto che in campionato ci resta solo da difendere il posto champions, ma ora come ora l’unica speranza vera è che usciamo tutti da questa situazione. Certo che vedere scene come ieri sera alla stazione di Milano è deprimente
Beh, abbiamo fatto tutto sto gran casino per poi prenderne 2 e andare a casa docili docili?!…
Forse era meglio giocarla a maggio.
O comunque era uguale, tanto persa per persa…
Mah?
Passano gli allenatori, arriva Conte, ma dopo l’andata, poco prima o poco dopo, andiamo comunque in tilt. Ci sciogliamo come neve al sole proprio quando il gioco comincia a farsi duro (e interessante).
Sarà un virus autoctono della Pinetina che non si riesce da anni a debellare?…un magheggio, un sortilegio, o soltanto somaraggine?
Già finito l’effetto Conte?
Leggo i commenti in giro e tutti a dire che dopo il primo gol l’Inter ha perso fiducia.
Ha perso fiducia?!
Dopo un gol contro la nemica di sempre, in un incontro da dentro o fuori per il campionato!!!
E questa sarebbe l’Inter di Conte?
Non mi incazzo più ormai, anche perché abbiamo purtroppo ben altri e gravi problemi in questo momento.
Forse Conte ha finalmente capito che non può vincere subito (cosa che era già chiarissima anche ai comuni mortali).
Speriamo, perché cosi altrimenti sarebbe uno stillicidio insopportabile.
Già di stillicidi, nella vita, ne abbiamo a iosa.
Da quarant’anni a Torino le prendiamo
È una delle poche certezze in un mondo alla deriva
Buongiorno a tutti!
Oggi ricorre il 112 genetliaco della Beneamata e, con tutta sincerità speravo di festeggiarlo in altro modo.
Invece, una squadra cagasotto e di spallettiana memoria, non è stata capace di arginare una delle juve più scarse degli ultimi anni.
Abbiamo perso la milionesima partita contro le merde ma, la cosa che più mi irrita, è che questa volta non possiamo nemmeno attaccarci alla direzione dell’arbitro.
Loro ogni volta che incontrano la nostra squadra, l’affrontano come la madre di tutte le partite (e succede sempre!), noi invece, senza un minimo di garra e con il solito il timore riverenziale di una squadretta quando affronta una grande.
E meglio che mi fermo qui, poichè da come sono incazzato, dovrei andarci giù pesante.
Sono quattro mesi quattro che hanno smesso di correre!
Perchè cazzo? PERCHE’?
Perché abbiamo una m***a rubentina in panchina, ecco perché.
Bondì
Vi regalo una riflessione (stavolta in italiano) poi torno a silenziarmi
Qui a venezia stiamo vivendo una situazione surreale: siam passati da 100.000 turisti a fine settimana (siamo 52.000 residenti + 20.000 studenti universitari) a zero
Chi soffriva come me il peso di un turismo massivo e irrispettoso si trova con l’acqua alla gola (e stavolta non è acqua alta…)
Eppure è questa un occasione di ripescare la natura profonda delle cose che ci fanno star bene, gli affetti e i piaceri originari, più vicini a noi
Ed ecco che di perdere con la juve mi rode ma mi interessa relativamente se riesco a recuperare quello che mi piace del calcio e che mi ha fatto diventare interista
Senza le solite polemiche da social che sono pervasive, violente e totalizzanti molto più delle vecchie polemiche da bar che si risolvevano con un’ombra o uno spritz (che ora dopo le sei ce lo sognamo)
Insomma sto lavandomi le mani come non mai (mi son saltati fuori i tatuaggi delle gomme americane anni 60) ma sto cercando di lavare anche il mio cervello, la mia percezione, il mio vivere le cose
Basi e struchi
Grazie.
Condivido.
A presto (comunque via tastiera)
A Zhang serve altro per cacciare via i due infiltrati rubentini che stanno facendo danni da quando hanno messo piede alla pinetina?
O già ci siamo scordati quello che accadde con Lippi che era stato mandato lì da Moggi per distruggerci da dentro? La storia proprio non la vogliamo imparare, eh.
#fuoridaicoglioniconteemarotta
Anche tu fuori dai coglioni, grazie.
Sono d’accordo con Mick.
Già scordato ciò che fece Lippi cercando di distruggerci da dentro perché la Triade non riusciva a farlo dall’esterno? Oggi sta accadendo la stessa cosa con questi due inviati dal loro padrone torinese.
Chi li appoggia è complice.
Mah a me sembra esagerato la purificazione da Conte e Marotta.
Abbiamo visto la partita e come accade sempre nella partite importanti ci caghiamo addosso. Ieri ascoltavo un post partita di Filippo Tramontana e , giustamente a mio parere, faceva notare che una cosa è affrontare la madre delle partite con la testa di un Barella, che ha sempre lotttato per non retrocedere, Sensi, nemmeno disponibile ma idem come sopra, e Lautaro e gente come Ronaldo, Ramsey.
Purtoppo ANCHE questa è il gap che ci divide dai ladroni. Per un periodo ci ho creduto, ma è impossibile creare una squadra da scudetto in un anno.
Inoltre riflettevo che qualche tempo fa si parlava di questo periodo come cruciale , e , nei fatti, stiamo cannando tutti gli appuntamenti, speriamo che la stica ligue non sia altrettanto.
Amala
+ 1
L’unico gap che ci divide dai ladri è che ci hanno inviato due dei loro a rovinarci da dentro. Cosa che fecero già a suo tempo con Lippi.
La storia si ripete, e noi non impariamo mai.
Mourinhano piantala co ste trollate. La squadra è questa, a inizio stagione nessuno pensava di vincere il campionato, a un certo punto ci eravamo illusi ma in fondo lo abbiamo sempre saputo. Poi marotta e conte non fanno impazzire di simpatia neanche me, ma il loro lavoro lo stanno facendo, niente a che vedere con lippi
Ciao Enzo, veramente non capisco che razza di vita faccia uno che perde tempo a fare il troll nei blog dei tifosi avversari, ma tant’ è, e non è neanche l’ unico qui!
Quanto a noi, quando giochiamo contro la gobba sembriamo loro in una finale di champions qualsiasi di quelle perse: una squadra bloccata dalla paura senza la minima fiducia di potercela fare, forse conseguenza delle millemila sconfitte patite a Torino ma anche in casa, è veramente una drammatica costante.
Sono d’ accordo comunque che in un anno non si possa fare tutto, considerando anche da dove si partiva, credo che si stia lavorando bene e sono fiducioso per il futuro a breve termine.
Un saluto a tutti.
Concordo.Ronaldo ha coperto le magagne di una squadra quasi alla frutta.200 milioni da Skriniar e Martinez per prendere Messi.Io non ho più l’età per aspettare un altro decennio
ascolta Mick, perchè non te ne vai tu fuori dai coglioni?
qui abbiamo sempre scritto tutti quanti in libertà senza bisogno dello stronzo di turno che si distingua per insofferenza o per mancanza di spirito.
è la prima volta che vedo il tuo nome in questo blog e non mi sembra che tu ti sia presentato nel migliore dei modi.
Scrivo di rado ma da anni, per contro leggo tutto e tu sei un troll e non sono l’ unico ad averlo capito, non rispondermi più, perdi già abbastanza tempo a scrivere le tue stronzate e quel che è peggio trovi anche chi ti prende sul serio.
guarda, io non so neanche bene che cosa si intenda per troll, percui per me puoi tornare da dove sei venuto, te e le tue convinzioni.
saluti a tutti quelli che hanno gradito le mie battute in questi anni. vi lascio con Mick.
Se mi rimandi da dove sono venuto come fai poi a lasciare i lettori con me?
Sono certo di non essere il primo che ti sfancula ma se per te è così importante continua pure, d’ ora in poi scroll rigorosamente.
Fermatevi, vi prego,
con queste litigate;
mi brucia, non lo nego,
il perder le partite…
Non riesco a simulare,
con aria un po’ distratta,
che non potei guardare
l’ennesima disfatta.
Son stato fortunato :
saltò la connessione,
un tempo ho visionato,
e poi…per me il nebbione.
Leggo che, dopo tutto,
non molto sia cambiato,
non c’è grande costrutto,
non cambia il risultato.
Di guai ne abbiamo a iosa,
( con questo Covid, poi…)
Perciò non è gran cosa
graffiarci tra di noi.
So di non esser quello
che può impartir lezioni,
odioso saputello
campion di defezioni…
Si, io manco da un pezzo
da queste sacre righe,
perché mi fa ribrezzo
se devo attaccar brighe.
e allora sono andato,
sì come aventiniano,
via a riprender fiato,
da quest’ambiente sano.
Quest’oggi curiosavo
sul sito di “bauscia”…
e mentre mi insinuavo
leggendo striscia a striscia ( licenza poetica, dai…),
ho visto tanti amici,
e firme care, tante
( “Hey, Lothar, che mi dici ?”
“Ciao, Gus, vecchio birbante !” ).
Dove voglio arrivare,
con queste poche rime ?
vi chiedo di aspettare,
ché l’Inter è tra le prime.
Non sono mai riuscito
a rinunciare al tifo,
e spesso c’ho provato
( son debole, fo’ schifo…),
vi leggo con passione
sincera e genuina :
noi siamo l’OSSESSIONE
di gente ladra e ovina.
Perciò non litighiamo
tra noi dopo ier sera,
su chi degno stimiamo
dell’aria azzurra e nera.
Non è utile affatto,
divide anziché unire,
lo dice un mezzo matto
che sa soltanto dire
FORZA INTER !!!
Un caro saluto a tutti
p.s. : where have you gone, Fortebraccio ? Our nation turns… ( cit. )
Ok Giorgio, tu sei un grande quindi per me stop.
Giorgio,
sei un grande!
Acc…complimenti da un “gobbo”…
Altro che i temuti sillogismi senza risposta… 🙁
Comunque grazie, ma…c’è una sola cosa grande. Ed è nerazzurra.
Stop a tutto lo sport, fino al 3 aprile.
Inevitabile.
Ma…..dopo?
Come si farà?
A M A L A (anche se non gioca)
PS: ora il gatto morto non potrà fare turnover in EL
Giorgio mi unisco ai complimenti (meritatissimi!) per i tuoi versi e soprattutto per il garbo con cui ci richiami all’ordine, noi che tendiamo sempre a farci trascinare… mi unisco anche all’accorato appello a Fortebraccio, ci manchi più di mrs robinson (era riferita a lei la citazione?)
Si, giustissimo. Ho sfruttato l’assonanza con Joe Di Maggio.
Comunque ci tengo a scrivere che NON ho la statura per richiamare alcuno. Ne’ era questa l’intenzione, ma solo un modestissimo appello alla reciproca tolleranza, dato che…mala tempora currunt.
Vero! Era “where have you gone Joe Di Maggio”… 🙂
Ma a questo punto perche’ il Getafe, il Lione etc. dovrebbero o potrebbero giocare in Italia ?
La decisione non e’ della Lega, quindi l’l’Uefa potrebbe avere regolamento diverso, ma essendo una decisione del governo che in Italia non si puo’ giocare neanche a porte chiuse, per logica o ci fanno giocare all’estero oppure ci tolgono tutte dall’Euuropa
Sbaglio?
Esatto
Ok noi ci fermiamo… ma il Covid continua a diffondersi anche in Europa!
La logica suggerirebbe di bloccare anche le competizioni europee.
che brutta situazione… : (
unica, banale , consolazione sarebbe non fosse assegnato lo scudetto.
Monociglio sarebbe capace di tutto x farselo dare lo stesso.
Grazie gentilissimo Giorgio del tuo bel pezzo, ci voleva proprio! In questo difficile momento, e non solo per ieri sera, .manteniamo i nervi saldi in attesa di un po’ di chiarezza, su tutti i fronti. Un caro abbraccio a tutti e sempre, ma proprio sempre, FORZA INTER !
Leggo ora di una deroga per le partite internazionali, a porte chiuse
Inter- Getafe si
Inter-Sassuolo no
Perche’ ?
Non ho letto nulla nel post partita non perche’ avevamo perso ma in quanto non mi era mai successo di avere interesse zero, emozioni zero verso la partita di ieri sera e qualsiasi commento tecnico, giuro anche in caso di vittoria, mi sembrava davvero inutile
Come commentare una partita del genere in una situazione del genere dppo tutto quanto successo nella settimana precedente, rimesse di nuovo in dubbio nella stessa giornata sapendo poi che cmq dal lunedi seguente avrebbero fermato tutto !
Ci voleva pelo sullo stomaco per avere motivazioni ieri, tanto noi che…
sono convinto che molti dei ns. sono arrivati completamente scarichi a questa partita, sono persone con sentimenti come tutti
Questo vale anche per loro?
Ni, sono davvero una storia a parte, lo certifica il post di D. Costa “le porte non erano chiuse bene….” erano carichi in quanto vittime(nella loro testa bacata ovviamente) di averli fatti giocare a porte chiuse
Magari avremmo perso ugualmente ma resto convinto che in altre condizioni perlomeno avremmo avuto ben altro spirito e che cmq in assoluto giudicare la (non) partita di ieri ha poco senso
Questa però mi mancava:
le porte chiuse hanno danneggiato l’Inter e favorito la Juve…
Va be’ non facciamo i tifosi pure ora, avete vinto, siete bravi, siete belli, visto che il campionato è sospeso e siete primi probabilmente vi assegneranno lo scudetto… magari ora sarà davvero “di cartone”
Un breve rientro solo per salutarvi e augurare a tutti di non avere problemi col virus, nè adesso nè in futuro, che è molto più importante di un campionato di calcio.
State bene.
Ricambio il saluto di Gobbobuono, garbato frutto anomalo di un tifo orrendo 🙂
E gli stessi auguri a tutti.
Rubens non ho detto che le porte favorite ci hanno favorito dai
Penso che il nostro “ambiente” sia da sempre emotivo(spesso un difetto nello sport) mentre il vs. da sempre un ambiente cinico, non a caso si dice che la Juve sceglie sempre giocatori “soldati”, che in molte situazioni aiuta
I ns. Li ho visti scarichi mentalmente
Questo senza nascondere la vs. superiorita’, ma questo quello che penso di aver visto
Mare,
ti ringrazio del tono educato della risposta. Cerco sempre di pensarci 4 o 5 volte prima di scrivere qui, essendo io un corpo estraneo (però questo blog mi piace anche da avversario). Mi era sembrato tu avessi detto quello che ho rimarcato, ma evidentemente avevo capito male. Prendila come una battuta mal riuscita.
E in bocca al lupo a tutti (non per il calcio, naturalmente…)
Questa volta ha vinto chi ha meritato di vincere. Prendiamone atto, se e come lo scudo verrà assegnato passa in cavalleria. Non volevo Conte ne Marotta ma hanno fatto un buon lavoro, abbiamo dato tempo a ben altri. Passeranno questi momenti di angoscia e torneremo a maledire le ali, sarà un bel giorno.
Se ho capito bene l’Uefa avrebbe confermato la partita di Giovedi a Milano.
Mentre pochi minuti fa’ sembra che il presidente del Getafe abbia dichiarato
che loro a Milano non vengono.
Onestamente come dargli torto.
Un bel casino
Rubens occhio a play off che come sai bene noi da terzi ci siamo gia’ riusciti
una volta
🙂
Già, ed oltretutto ho ben presente come ci comportiamo noi quando c’è da giocare una finale…
Ciao a tutti, un saluto giusto per essere solidali con tutti. Anche ai nostri gobbi che passano a salutarci qui.
Un saluto a Giorgio e i suoi versi. Applausi.
Ringrazio, anche se non li merito.
E ricambio il saluto.
Ciao, Diavoletto. Take care
In Spagna si contano circa 2000 contagi, con una cinquantina di morti. Una situazione corrispondente a quella dell’Italia 10 giorni fa…
Per la partita di ritorno in Spagna ci sarà una situazione simile a quella che c’è in Italia oggi.
Potremmo tranquillamente rifiutarci di andare in trasferta in Spagna e nessuno potrebbe darci torto.
Un gran casino? No, si chiama pandemia. Ed è globale.
Prova
Leggo che, dalla Gran Bretagna, riscontrano un’evoluzione del contagio pari a quella che si è registrata, da noi, un paio di settimane fa.
I medici britannici fanno presente che, tra 10/15 giorni si troveranno anche loro nelle nostre identiche situazioni.
Un mio carissimo amico in Portogallo, contattato oggi, mi fa presente che anche da loro si registrano contagi in continuo aumento ed, a breve, adotteranno le nostre identiche prevenzioni.
La situazione è alquanto seria, limitativa delle libertà personali ma strettamente necessaria affinché il virus cessi di propagarsi, così come avvenuto in Cina.
La disputa o meno delle partite di calcio, almeno per quanto mi riguarda, è l’ultimo dei miei pensieri e problemi.
Si chiuda tutto qui e se ne riparli a contagio esaurito e, soprattutto, a condizioni economiche e sociali ripristinate.
AMALA comunque, anche se solo in allenamento.
In realtà ciò che mi porta davvero inquietudine (desueto, ma mi consente di esprimere assieme rabbia e paura) e’ che altre nazioni, in Europa e non, attendono, cercando stupidamente di chiudere agli italiani, fingendo di non capire.
Avrebbero potuto sfruttare l’esperienza cinese e italiana adottando drastiche misure con 15 gg. di vantaggio…
Bah…
Del racconto di Poe (“The mask of the red death”) avevo già fatto citazione tempo fa, in delle mie sciocche poesiole.
La cosa più stupida (chiudere/chiudersi) e’ sempre la più frequente…
E si vedono ancora persone in giro che camminano “appiccicate” (basta guardare uno dei tanti servizi tv…fateci caso).
Temo che tra pochi giorni potranno iniziare episodi di intolleranza, violenza, etc. etc..
Speriamo in bene, dai.
Keep fightin’
Visto che stiamo a casa, leggetevi l’articolo su FcInter1908 dove il Dayli Mail parla del capo della gobba!
Non è interista chi l’ha scritto, e certo non gliele manda a dire!
Rugani positivo al test……teste di minchia, han voluto giocare a tutti i costi, ‘sti cerebrolesi!
……ora anche tutta la squadra Inter è in isolamento….grazie gobbo di m…..
Alcune partite dell’ultimo turno di Champions si sono giocate tranquillamente a porte aperte. Decisione assurda e irresponsabile…
Il caso Rugani dovrebbe far aprire gli occhi ai soloni dell’UEFA. Credo sia impossibile la disputa di RuBe-Lione e il proseguo delle manifestazioni calcistiche e sportive in generale.
Prenderanno provvedimenti seri a tutela della salute di tutti? O il Dio denaro condizionerà ogni decisione?
Beh, far giocare le merde prox settimana sarebbe al limite del paradossale.
Anzi, oltre il limite…
A M A L A (finché campa lei e campiamo noi)
Dopo aver accompagnato mia moglie al lavoro, stamattina mi sono recato presso un supermercato per fare un po’ di spesa.
Tutti disposti in fila indiana in attesa del proprio turno per entrare a fare approvvigionamento alimentare, ordinati ed a distanza di sicurezza quand’ecco che i soliti pirla si metto a sbraitare che”non è possibile essere in coda per fare la spesa!” oppure “allora! ci diamo una mossa? Non ho mica tempo da perdere!”.
Ecco, questa è, fortunatamente in piccola parte, l’itaglia.
Ma dove cazzo vogliamo andare!
Articolo del Daily Mail sulle proposte di riforma coppe Europee del “monociglio”, con annesse critiche alle piccole societa’ come l’Atalanta…
In Inghilterra, dove si piccano di aver codificato il calcio moderno, le proposte di Andrea Agnelli per riformare le Coppe Europee non sono proprio piaciute. Per usare un eufemismo. Come non ne ha usati ieri Martin Samuel, il più autorevole giornalista d’Oltremanica, che dalle colonne del Daily Mail si è lanciato, penna in resta, contro il presidente della Juventus. Definito «protezionista», «mediocre», «un uomo senza una sola cellula di sentimento per lo sport». Un’escalation di offese, motivate dalla presunta volontà di Agnelli di «voler distruggere la più grande competizione per club al mondo (la Champions League), e con essa il calcio così come lo conosciamo e lo amiamo».
Samuel attribuisce alla riforma proposta da Agnelli la fine della meritocrazia («Nello sport tutto è possibile. E se non è più possibile, lo sport è morto»), tramite la costruzione di un «recinto aperto a pochi», così da proteggere un «piccolo e comodo cartello» di squadre, ovvero l’attuale élite europea. In questo modo, scrive, «si ucciderebbe lo sport, che appartiene non agli ereditieri di patrimoni, ma ai lavoratori di tutto il mondo». Un riferimento velenoso alla dinastia Agnelli, accompagnato dal ridimensionamento del pedigree internazionale della stessa Juventus, per smontare uno dei parametri d’ingresso delle future coppe. «Il contributo al calcio europeo della Juventus è come quello del Nottingham Forest, due Coppe dei Campioni. La Juventus non ha mai vinto la Champions in questo millennio, mai nel format a 32 squadre». Ancor più severa l’analisi sulla Roma («Ha vinto solo una coppa internazionale, oggi scomparsa»), che Agnelli aveva contrapposto all’Atalanta. «Vogliono il diritto di uccidere i sogni, di strangolare le competizioni – la conclusione del J’accuse -. Sono piccoli uomini spaventati, con progetti che renderebbero il calcio sempre più banale e mediocre».
Ringraziamo Samuel e il Daily Mail, in Italia nessuno potrebbe scrivere un articolo del genere…
Anche Gabbiadini positivo.
Ma non ricordo se abbia giocato di recente con le merde.
grazie giardinero9cruz, avevo inutilmente cercato ieri questo articolo, + 1
@Lothar
Metto un po’ di spazi altrimenti non parte.
https:// www. fcinter 1908. it/ primo-piano/ agnelli-distruggere-calcio/
grazie anche a te neroazzurro-rosso
Intanto Cristiano Ronaldo, fregandosene di tutte le norme e decreti vari, lunedì è fuggito con la famiglia a Madeira…
Con la positività di Rugani al coronaVirus, sull’isola portoghese saranno tutti felici e contenti?
Anche silvione nostro è emigrato a Nizza, come se la Francia fosse immune dal virus!
Grande pirla!!
Dimenticavo: e l’UEFA attenderà il 17 Marzo per decretare la sospensione di UCL e ‘sticazzilig!
Poi si incazzano se un cinese gli dà dei pagliacci!
Ho letto anche io l’articolo su Andrea Agnelli e nel mio piccolo e’ quello che cercavo di spiegare l’altra sera sull’approccio che puo’ avere chi non ha scrupoli anche su una partita nel mezzo di una pandemia
Clima di generale riflessione ( opportuna ) e però non vorrei si cadesse in una comune depressione ( inutile, anzi : dannosa ).
Chi vi scrive non è certo persona tra le più robuste e giovani, quindi temo abbastanza la non certezza di poter essere qui a leggervi e continuare al contempo a seguire la Beneamata. Cioè…temo di no ma spero di SI, ovviamente… 😉
Però Settore ha scherzosamente scritto a volte che questo è un blog di servizio, no ? Bene.
Due cose, Sector, se leggi :
1) Raduna ( credo sia valida anche la videoconferenza…) il “Club dell’asado” o dei gufi, o come nel frattempo si sarà autonominato, e “gufa” ‘sto maledetto virus. Con la forza positiva delle vostre indiscusse qualità umane e gufesche…soccomberà.
2) Se ne hai conoscenza, senza alcuna compromissione personale, indica qualche iniziativa benefica delle Tue parti ( o anche lontana ), per tutti coloro che – in forma del tutto spontanea ed anonima – volessero contribuire e magari non hanno una propria organizzazione di riferimento. Se ho scritto una stupidata me ne scuso in anticipo.
Grazie
Fratelli nel mondo…
Applausi!
Bravo Giorgio, il tuo é un saggio, e al solito, rispettoso intervento, grazie!
Grazie a Te per le belle parole.
Non scrivo di calcio da un po’, ma il mio massimo riferimento culturale (Tex Willer) una volta ha detto : “Quando la casa brucia, non si rifiutano i secchi d’acqua da nessuno…”. Ecco che forse anche un blog, frequentato da un fesso come me, può essere utile.
Copio/incollo da un blog juventino (ma in questi casi la fede calcistica conta poco)
MI SEMBRA DI CHIAREZZA ESEMPLARE
I DUE “STILI” STRATEGICI DI GESTIONE DELL’EPIDEMIA A CONFRONTO (Di Roberto Buffagni).
Propongo una ipotesi in merito ai diversi stili strategici di gestione dell’epidemia adottati in Europa e altrove. Sottolineo che si tratta di una pura ipotesi, perché per sostanziarla ci vogliono competenze e informazioni statistiche, epidemiologiche, economiche che non possiedo e non si improvvisano. Sono benvenute le critiche e le obiezioni anche radicali.
L’ipotesi è la seguente: lo stile strategico di gestione dell’epidemia rispecchia fedelmente l’etica e il modo di intendere interesse nazionale e priorità politiche degli Stati e, in misura minore, anche delle nazioni e dei popoli. La scelta dello stile strategico di gestione è squisitamente politica.
Gli stili strategici di gestione sono essenzialmente due:
1. Non si contrasta il contagio, si punta tutto sulla cura dei malati (modello tedesco, britannico, parzialmente francese)
2. Si contrasta il contagio contenendolo il più possibile con provvedimenti emergenziali di isolamento della popolazione (modello cinese, italiano, sudcoreano).
Chi sceglie il modello 1 fa un calcolo costi/benefici, e sceglie consapevolmente di sacrificare una quota della propria popolazione. Questa quota è più o meno ampia a seconda delle capacità di risposta del servizio sanitario nazionale, in particolare del numero di posti disponibili in terapia intensiva. A quanto riesco a capire, infatti, il Coronavirus presenta le seguenti caratteristiche: alta contagiosità, percentuale limitata di esiti fatali (diretti o per complicanze), ma percentuale relativamente alta (intorno al 10%, mi pare) di malati che abbisognano di cure nei reparti di terapia intensiva. Se così stanno le cose, in caso di contagio massiccio della popolazione – in Germania, ad esempio, Angela Merkel prevede un 60-70% di contagiati – nessun servizio sanitario nazionale sarà in grado di prestare le cure necessarie a tutta la percentuale di malati da ricoverarsi in T.I., una quota dei quali viene così condannata a morte in anticipo. La quota di pre-condannati a morte sarà più o meno ampia a seconda delle capacità del sistema sanitario, della composizione demografica della popolazione (rischiano di più i vecchi), e di altri fattori imprevedibili quali eventuali mutazioni del virus.
La ratio di questa decisione sembra la seguente:
1. L’adozione del modello 2 (contenimento dell’infezione) ha costi economici devastanti
2. La quota di popolazione che viene pre-condannata a morte è in larga misura composta di persone anziane e/o già malate, e pertanto la sua scomparsa non soltanto non compromette la funzionalità del sistema economico ma semmai la favorisce, alleviando i costi del sistema pensionistico e dell’assistenza sanitaria e sociale nel medio periodo, per di più innescando un processo economicamente espansivo grazie alle eredità che, come già avvenuto nelle grandi epidemie del passato, accresceranno liquidità e patrimonio di giovani con più alta propensione al consumo e all’investimento rispetto ai loro maggiori.
3. Soprattutto, la scelta del modello 1 accresce la potenza economico-politica relativa dei paesi che lo adottano rispetto ai loro concorrenti che adottano il modello 2, e devono scontare il danno economico devastante che comporta. Approfittando delle difficoltà dei loro concorrenti 2, le imprese dei paesi 1 potranno rapidamente sostituirsi ad essi, conquistando significative quote di mercato e imponendo loro, nel medio periodo, la propria egemonia economica e politica.
Naturalmente, per l’adozione del modello 1 sono indispensabili due requisiti: un centro direzionale politico statale coerentemente e tradizionalmente orientato su una accezione particolarmente radicale e spietata dell’interesse nazionale (tipici i casi britannico e tedesco); una forte disciplina sociale (ecco perché l’adozione del modello 1 da parte della Francia sarà problematica, e probabilmente si assisterà a una riconversione della scelta strategica verso il modello 2).
L’adozione del modello 1, insomma, corrisponde a uno stile strategico squisitamente bellico. La scelta di sacrificare consapevolmente una parte della popolazione economicamente e politicamente poco utile a vantaggio della potenza che può sviluppare il sistema economico-politico, in soldoni la scelta di liberarsi dalla zavorra per combattere più efficacemente, è infatti una tipica scelta necessitata in tempo di guerra, quando è normale perché indispensabile, ad esempio, privilegiare cure mediche e rifornimenti alimentari dei combattenti su cura e vitto di tutti gli altri, donne, vecchi e bambini compresi, nei soli limiti imposti dalla tenuta del morale della popolazione, che è altrettanto indispensabile sostenere.
Gli Stati che adottano il modello 1, dunque, non agiscono come se i loro concorrenti fossero avversari, ma come se fossero nemici, e come se la competizione economica fosse una vera e propria guerra, che si differenzia dalla guerra guerreggiata per il solo fatto che non scendono in campo gli eserciti. La condotta di questo tipo di guerra, proprio perché è una guerra coperta, sarà particolarmente dura e spietata, perché non vi ha luogo alcuno né il diritto bellico, né l’onore militare che ad esempio vieta il maltrattamento o peggio l’uccisione di prigionieri e civili, l’impiego di armi di distruzione di massa, etc. Per concludere, la scelta del modello 1 privilegia, nella valutazione strategica, la finestra di opportunità immediata (conquistare con un’azione rapida e violenta un vantaggio strategico sul nemico) sulla finestra di opportunità strategica di medio-lungo periodo (rinsaldare la coesione nazionale, diminuire la dipendenza e vulnerabilità della propria economia dalle altrui accrescendo investimenti statali e domanda interna).
***
Alla luce di quanto delineato a proposito degli Stati che adottano il modello 1, è più facile descrivere lo stile etico-politico degli Stati che adottano il modello 2.
Nel caso della Cina, è indubbio che il centro direttivo politico cinese sappia molto bene che la competizione economica è componente decisiva della “guerra ibrida”. Furono anzi proprio due colonnelli dello Stato Maggiore cinese, Liang Qiao e Xiangsui Wang, che negli anni Ottanta elaborarono il testo seminale sulla “guerra asimmetrica”[1]. Credo che il centro direzionale politico cinese abbia scelto, pare con successo, di adottare il modello 2 per tre ragioni di fondo: a) il carattere spiccatamente comunitario della tradizione culturale cinese, nella quale il concetto liberale di individuo e il concetto cristiano di persona hanno rilievo scarso o nullo b) il profondo rispetto per i vecchi e gli antenati, cardine del confucianesimo c) una valutazione strategica di lungo periodo, riassumibile in queste due massime di Sun Tzu, il pensatore che più ispira lo stile strategico cinese: “La vittoria si ottiene quando i superiori e gli inferiori sono animati dallo stesso spirito” e “Una guida coerente permette agli uomini di sviluppare la fiducia che il loro ambiente sia onesto e affidabile, e che valga la pena combattere per esso.” In altri termini, penso che la direzione cinese abbia valutato che il vantaggio strategico di lungo periodo di preservare e anzi rafforzare la coesione sociale e culturale della propria popolazione superasse il costo di breve-medio periodo del danno economico, e della rinuncia a profittare nell’immediato delle difficoltà degli avversari. Perché “le vie che portano a conoscere il successo” sono tre: 1. Sapere quando si può o non si può combattere 2. Sapersi avvalere sia di forze numerose che di forze esigue 3. Saper infondere uguali propositi nei superiori e negli inferiori.”
Nel caso dell’Italia, la scelta – per quanto incerta e mal eseguita – del modello 2 credo dipenda dalle seguenti ragioni. 1) Sul piano culturale, dall’influsso della civiltà italiana ed europea premoderna, infusa com’è di sensibilità precristiana, contadina e mediterranea per la famiglia e la creaturalità, poi parzialmente assorbita dal cattolicesimo controriformato e dal barocco: un influsso di lunghissima durata che continua ad operare nonostante la protestantizzazione della Chiesa cattolica odierna, e nonostante l’egemonia culturale, almeno di superficie, di liberalismo ideologico e liberismo economico 2) Sempre sul piano culturale, dal pacifismo instaurato dopo la sconfitta nella IIGM e perpetuato prima dalle sinistre comuniste e dal mondo cattolico, poi dalle dirigenze liberal-progressiste UE; un pacifismo che genera espressioni buffe come “soldati di pace”, e la negazione metodica della dimensione tragica della storia 3) Sul piano politico, sia dal grave disordine istituzionale, ove i livelli decisionali si sovrappongono e ostacolano reciprocamente, come s’è palesato nel conflitto tra Stato e Regioni all’apertura della crisi epidemiologica; sia dalle preoccupazioni elettorali di tutti i partiti; sia dalla fragile legittimazione dello Stato, antico problema italiano 4) sul piano politico-operativo, dalla sbalorditiva incapacità delle classi dirigenti, nelle quali decenni di selezione alla rovescia e abitudine a scaricare responsabilità, scelte e relative motivazioni sulle spalle dell’Unione Europea hanno indotto una forma mentis che induce sempre a imboccare la linea di minor resistenza: che in questo caso è proprio la scelta di contenere il contagio, perché per scegliere la via del triage bellico di massa (comunque la si giudichi, e io la giudico molto negativamente) ci vuole una notevolissima capacità di decisione politica.
In altre parole, la scelta italiana del modello 2 ha ragioni superficiali e consapevoli nei nostri difetti politici e istituzionali, e ragioni profonde e semiconsapevoli nei pregi della civiltà e della cultura a cui, quasi senza più saperlo, l’Italia continua ad ispirarsi, specie nei momenti difficili: siamo stati senz’altro umani e civili, e forse anche strategicamente lungimiranti, senza sapere bene perché. Però lo siamo stati, e di questo dobbiamo ringraziare i nostri antenati defunti, i Lari[2] il cui culto, sotto diversi nomi, si perde nei secoli e millenni; e che senza saperlo, oggi onoriamo e veneriamo facendo tutto il possibile per curare i nostri padri, madri, nonni, anche se non servono più a niente.
Farebbe sorridere Sun Tzu e forse anche Hegel constatare che i due modelli impongono metodi operativi di implementazione esattamente opposti rispetto allo stile strategico.
L’implementazione del modello 1 (non conteniamo il contagio, sacrifichiamo consapevolmente una quota di popolazione) non richiede alcuna misura di restrizione della libertà: la vita quotidiana prosegue esattamente come prima, tranne che molti si ammalano e una percentuale non esattamente prevedibile ma non trascurabile di essi, non potendo ottenere le cure necessarie per ragioni di capienza del servizio sanitario, muore.
L’implementazione del modello 2 (conteniamo il contagio per salvare tutti i salvabili) richiede invece l’applicazione di misure severissime di restrizione delle libertà personali, e anzi esigerebbe, per essere coerentemente effettuato, il dispiegamento di una vera e propria dittatura, per quanto morbida e temporanea, in modo da garantire l’unità del comando e la protezione della comunità dallo scatenamento delle passioni irrazionali, cioè da se stessa. Operativamente, la direzione esecutiva del modello 2 dovrebbe essere affidata proprio alle forze armate, che possiedono sia le competenze tecniche, sia la struttura rigidamente gerarchica adatte.
Concludo dicendo che sono contento che l’Italia abbia scelto di salvare tutti i salvabili. Lo sta facendo goffamente, e non sa bene perché lo fa: ma lo fa. Stavolta è facile dire: right or wrong, my country.
Molto modestamente… avevo scritto – anche per un’analisi di lavoro – le stesse cose.
E la distinzione tra la cultura cattolica e quella protestante è la vera chiave di lettura primaria, che poi ha l’immediata conseguenziale condotta economica.
Si tratta degli inglesi, gli stessi che sacrificarono Coventry per non far sapere che avevano Enigma… Salvo poi bombardare inutilmente Dresda, a guerra ormai praticamente finita, per far vedere al popolo che si vendicavano.
Trenta anni fa rimasi esterrefatto nell’apprendere che il loro servizio sanitario era stato legittimato da una corte ad interrompere le cure ad una bimba perché “non economico per la collettività”…
Ho un amico, nato e cresciuto a Londra, e l’altro giorno mi ha risposto così :
“George, the vast majority in this country did not vote for Johnson’s government. Their irresponsibility in all things is beyond ridiculous. They know precisely what they doing and care little for the general population. They took us out of Europe so as make us a tax haven for their real constituency; concentrated wealth and corporate power. They mimic Trump in every way and want to destroy the EU.
I think their strategy is to ignore Convid19 and in the process both save money and use it as the reason for our economic downturn, Masking the real reason, Brexit.
The one thing you can be assured of is that they will never do the right thing. This is Brexit Britain where politics and politicians have failed the people. “.
Il mondo è questo.
È – per inciso – la mia coscienza non potrebbe neppure farmi prendere in considerazione la scelta 1).
Per tacere del fatto che in Italia ci sarebbe una rivolta popolare il giorno dopo.
Temo però che – se le cose andassero avanti mesi – la gente si potrebbe “protestanti zare” facilmente.
La pancia è pancia…
Buona serata a tutti i fratelli di fede.
Ogni tanto, in questo nefasto periodo, passo di qua a leggere i commenti.
Noto che, da qualche giorno, probabilmente, e giustamente, siamo più attratti dalle notizie sull’evoluzione del contagio di questo merdosissimo virus.
Un augurio a tutti, proprio tutti, che questo periodo trascorra il più in fretta possibile, così da ridarci la vita “normale” a cui volgiamo lo sguardo.
Un abbraccio……a distanza di sicurezza.
Condivido e ricambiò, caro neroazzurro-rosso. Faccio lo stesso anch’io, come credo noi tutti anche se comprendo che (anche per la mancanza di argomenti calcistici effettivi) la testa ora sia giustamente altrove rivolta.
Rifletto però, questa sera, su come mi sento stupidamente solo (ma so che voi mi capite) quelle volte in cui questo nostro bel blog si ferma per qualche tempo.
E se confronto la sensazione che provo adesso per ciò che sta capitando al mondo, beh, si, son due cose diverse, spero tuttavia che il nostro Sector non faccia scherzi in questo periodo e rimanga disponibile, anche solo per una sbirciatina, e pronto quando tutto ripartirà, compreso il nostro giocattolo preferito, buonanotte e sogni nerazzurri a tutti!
E’ mancato Joaquìn Peirò.
Un altro dei nostri grandi n. 9.
Sono andato a rivedermi il gol contro il Liverpool.
Non so perché, ma anche con l’asciutta cronaca di N. Carosio…le partite erano più belle. Asesso sono più “parlate”.
Grande Peirò.
R.I.P.
Auguri a tutti i papà.
E agli eventuali Giuseppe, Peppe, Pino, Pina e altre varianti.
Che siate voi o i vostri cari/care!
GRANDE TOTO ! ! !
GRAZIE ALTRETTANTO 🙂
Ringrazio TOTO e ricambio i saluti a nerazzurro-rosso e a tutti compagni di fede.
Resistiamo, cerchiamo di tener duro! Anche se purtroppo in questi giorni siamo tutti smarriti, e la testa giustamente è altrove…
Addio a Peirò, mito della grande Inter
Ciao a tutti fratelli di fede e di lotta.
In effetti questi giorni, siamo presi da pensieri angoscianti, ma come si diceva sopra, dobbiamo essere positivi e anche il passare qui a salutare i compagni di sempre, è un segno di vitalità e coesione.
Pertanto volevo salutare anche io tutti i partecipanti e auguri a tutti papà.
( p.s non ho parole per quanto letto sulla politica del nuovo Trump europeo e la risposta dell’amico inglese di Giorgio è esplicativa in questo senso.
Spero che questa sciagura che stiamo vivendo porti ad una presa di coscienza collettiva di come siamo messi, e in quale mondo viviamo, un mondo UNIVERSALE)
Un abbraccio a tutti
Caro “diavoletto” quello che più mi fa incazzare è sentire i soloni nostrani dire: “Se non accettano le nostre tre condizioni, questo decreto non lo voteremo!”
Ma porca di quella puttana, ma chi credi di essere, avreste fatto meglio voi?
E perché ancora nessun parlamentare, ribadisco, nessun parlamentare, ha annunciato di rinunciare al proprio stipendio per uno/due mesi o anche più?
Stiamo parlando di circa 15.000 euro al mese che, sommato per circa 100 parlamentari, aiuterebbe ospedali, protezione civile, piccoli imprenditore e partite IVA in affanno………
Andassero a cagare sulle ortiche!
Povera itaglia
Cosa ti hanno fatto le ortiche ?
Ho letto che possiedono proprietà benefiche (il “quindi…meglio di molti politici..” lo scrivo tra parentesi).
Amenità a parte, mi è venuto di riflettere che questa crisi sanitaria ci può portare le difficoltà di una guerra senza per fortuna l’aggravante dei disastri bellici (magari i palazzi resteranno in piedi, se i ns. architetti ed ingegneri saranno stati onesti…), e che – soprattutto – i politici dovrebbero capire (loro prima degli altri, avendo orecchio per la “pancia” della gente) che corrono il concreto rischio di essere travolti dalla corrente.
Le persone sono ragionevoli, ma…
Il mio amico inglese mi ha scritto che da giorni lassù tutti se ne fregano del governo e fanno esattamente quel che fanno gli amici italiani; in Spagna il giovane re è stato pubblicamente contestato…
Chi si mettesse troppo contro il popolo e fosse ritenuto colpevole… brrrrr…
La storia insegna poco…
Bonne chance a tout le monde
Parlar di calcio in momenti così difficili, e con l’Italia al centro di una tragedia devastante, è come (scusate la crudezza del paragone) raccontarsi barzellette durante un funerale. Eppure, come non dedicare un ricordo riconoscente a Peirò, non tanto per aver contribuito alle fortune della nostra squadra attraverso una lunga fedeltà alla squadra stessa, ma per un episodio fondamentale che io ricordo vissi in diretta, e che oggi grazie ai miracoli delle moderne tecnologie, tutti possono ammirare e ripetere infinite volte. Quella era una squadra di giganti, e in quel momento all’apice del successo, e Peirò, uscito dalle retrovie, seppe inserirsi con grande naturalezza in un meccanismo perfetto, e magari con minor merito di altri , seppe guadagnarsi, con quello straordinario gol, frutto di astuzia e di un tempismo perfetti, l’ammirazione e la riconoscenza dei tifosi interisti delle passate, presenti e future generazioni. Onore al merito.
Quelli che stiamo vivendo sono momenti difficili e è giusto che ciascuno, per quello che può, dia un suo modesto contributo per alleviare la tristezza causata dalle privazioni a cui quotidianamente ci assoggettiamo. Io scrivo libri e sono editore degli stessi, perciò posso offrire a chi lo desidera in formato digitale i libri che ho scritto nel corso degli ultimi vent’anni sugli argomenti più vari. In particolare , credo che interessi a molti frequentatori del blog l’ultimo che ho pubblicato qualche settimana fa: una raccolta di cento epigrammi, una specie di diario delle vicende vissute dall’Italia lo scorso anno, al tempo del governo gialloverde, dalla politica allo sport, al costume etc… Chi vuole, può inviare il suo indirizzo elettronico al mio indirizzo (scettico30@gmail.com) e riceverà nel giro di qualche ora il libro in formato PDF, ( convertibile, volendo, in ebook,) o in formato Word, a scelta. Per chi poi ha in casa bambini o adolescenti ho disponibili libri giochi sempre nel solito formato che nelle attuali circostanze possono risultare assai utili.
Buona fortuna a tutti.
Grazie scettico, bella idea. E buona fortuna a tutti anche da parte mia…
Mi sa che prima di tornare a parlare di calcio, passerà un bel po’…
Incrociamo le dita fratelli
Le parole del nostro giovane presidente non erano fuori luogo affatto, pronunciate in un tempo di superficiale sotto valutazione del problema /una denuncia tanto forte quanto sincera di quel che drammaticamente si è poi avverato un questi giorni
Grazie Scettico, anche da parte mia, per la tua generosità e per la tua saggezza. i tuoi interventi danno sempre una equilibrata lettura della realtà , più che mai mutevole di questi tempi. Un sincero augurio di buona salute a tutti, buonanotte e che la forza sia con tutti
Posso dedicare un pensiero riconoscente a Gianni Mura, il giornalista scomparso, non solo sportivo, da me ritenuto il più onesto e il più umano attualmente in circolazione? Era uno dei nostri: più volte aveva confessato la sua fede interista da giovane, poi da buon giornalista si era convertito all’imparzialità, ma tra le righe si leggeva sempre una interessata partecipazione umana, e non solo sportiva, alle vicende della nostra squadra, nel bene e nel male. Che, come era solito concludere i necrologi il suo (e anche mio) maestro, Gianni Brera, “gli sia lieve la terra!”
Hai pluralizzato l’alias…
Buona domenica a tutti.
Ciao a tutti, solo un saluto in attesa di tempi migliori, resistete, prima o poi torneremo ad arrabbiarci e gioire x la nostra squadra, forse sarà una cosa stupida ma sarà bellissimo…
Mi associo al bellissimo saluto di Scettico al grande maestro Gianni Mura, che r.i.p.
Un saluto di cuore da parte di un vecchio amico ai confratelli settoriani in questo momento così assurdo.
Un caro saluto a tutti i fratelli di fede, son passato solo per una sbirciatina, in cuor mio vi spero tutti in buona salute. Buona resistenza
mi associo ai saluti e dalla provincia bresciana vi mando un caloroso saluto e mi raccomando…..MOLA MIA (che per i non lombardi è l’equivalente del nostro vecchio NON MOLLARE MAI)
A presto
Ohila’, Kalle.
Bressan, come direbbe la mia compagna della bassa bergamasca…
Un saluto e auguri a TUTTI….A chi sta dentro, di uscirne bene e in fretta, e a chi ne sta ancora fuori, di non caderci mai.
Un saluto a tutti i fratelli neroazzurri e un augurio di buona salute a tutti gli italiani (e non).
Che sia la volta buona che rimettiamo in ordine la scala di valori come abitanti di questo pianeta.
Ringrazio e contraccambio. Non sono altrettanto fiducioso che le cose cambieranno in meglio, ma è bene affidarsi, in questi momenti, all’ottimismo della volontà piuttosto che al pessimismo della ragione. Intanto ti ricordo che sono in debito con te di un libro mai spedito. L’ultimo che ho scritto, e vorrei farti conoscere anche per avere un tuo giudizio, esprime idee che tu stesso di solito dibatti qui e in altri blog. Se vorrai, più sopra troverai il mio indirizzo elettronico. Ci spero.
Ciao e buona fortuna a te e a tutti coloro che amano quello sport che ci appassiona, che giudichiamo giustamente futile , ma di cui pure in questi momenti soffriamo la mancanza come una privazione difficilmente sopportabile.
Grazie Scettico gentilissimo, ti mando subito la mail.
OT…..la gente piena di soldi che viene a chiedere a noi di fare beneficenza
Ciao a tutti fratelli nerazzurri.
Mi auguro che questo periodo stia trascorrendo il meno peggio possibile per tutti, ma tant’è.
Passo per un saluto collettivo di resistenza, speranza, coesione sociale.
Coesione che sembra mancare ai tedeschi che dopo aver causato due guerre mondiali ancora una volta si ergono a sceriffi del destino dell’ Europa ponendo il loro ostracismo ad una politica finanziaria europea che mai come in questo momento dovrebbe essere unita e sovranazionale. Dopo la Seconda Guerra Mondiale la comunità internazionale, per spirito di umanità, ha concesso una larga moratoria ai danni di guerra provocati dalla loro politica scellerata. Se ciò non fosse avvenuto la Germania sarebbe in tutt’altra situazione rispetto a quella di cui oggi si vanta. Basterebbe ricordare solo questo per svegliare le loro coscienze.
Un abbraccio a tutti voi.
Merkel, Macron, Johnson…..proprio delle “brave” personcine.
Credono, o sperano vivamente, di non dover fare i conti, in futuro, con il coronavirus.
Credono, o sperano ardentemente, che la loro sorte sarà sicuramente diversa da quella degli italiani, quelli che, sempre secondo loro, confezionano le pizze al virus.
Ora, lungi da me augurare ad altri paesi ciò che, da settimane, angustia il nostro popolo ma una cosa mi sento di tirargli dietro: ricordatevene allorquando, finita tutta questa emergenza, ricomincerete a tornare nel nostro bel paese.
Sicuramente qualche cameriere vi sputerà dentro al cappuccino che tanto amate.
Meditate, imbecilli, meditate!
Un abbraccio a tutti coloro che, in questi giorni, spendono il loro tempo affinché la nazione non crolli del tutto e non mi riferisco solo al personale sanitario ma anche a tutti coloro che raccolgono la spazzatura, battono gli scontrini in cassa, fanno funzionare le, poche, fabbriche che, ancora, producono qualcosa.
Quello che possiamo fare, noi tutti, per aiutarli, è restare a casa, aspettando che tutto si risolva, anche se con tempi, ahimè, lunghi.
Scusate il pistolotto.
A distanza di poco meno di un mese mi ritornano in mente le parole forti di Zhang contro Dal Pino.
Pensate dette oggi quale comprensione e appoggio avrebbero incontrato. Ma lui un mese fa sapeva già quello che noi sappiamo oggi. Il problema è sempre il solito, puoi globalizzare quello che vuoi e informare in real time tutto il mondo ma fino a quando la testa che sbatte al muro non è la propria non c’è modo di capire. Insomma Italia-Mondo una faccia una razza
@neroazzurro-rosso : no, per carita ‘…!
Oltre ad essere istigazione a delinquere… Abbiamo (e ne avremo ancor di piu’) bisogno del turismo, che e’ la nostra storica fonte nazionale di reddito…
Per non parlare del fatto che i popoli non possono essere incolpati degli errori dei loro governanti. (anche noi siamo stati… come dire… leggermente sostenuti, dopo il ’45 :), se no dovremmo stare con i cappucci in testa, quando andiamo all’estero…
E all’amico “diavoletto” ricordo che e’ vero che hanno iniziato due guerre, ma le hanno anche malamente perse.
Se tanto mi da ‘ tanto… 🙂
Auguri a tutti, per tutto.
@Giorgio : chiedo scusa, non volevo assolutamente sollevare un polverone né, tanto meno, istigare nessuno a delinquere.
Sta di fatto che, credo, dalla prossima stagione turistica (chissà mai quando avverrà!) guarderemo i turisti con un altro occhio, facendo tesoro di tutto quello che hanno detto e scritto sui loro organi d’informazione.
E’ vero che ai popoli non possono essere incolpati gli errori dei propri governanti ma questi governanti, da qualcuno devono essere stati eletti, o sbaglio?
Così come per anni, facendo ferie all’estero, mi sono sentito dileggiare per il silvione nostro, così anche altri dovrebbero farsi un bel esamino di coscienza su coloro che hanno eletto.
Vero, non tutti votano o hanno votato per questo o quel governo, però……
Hai ragione, in questo.
Spesso anch’io son stato in imbarazzo. Arrivai in Scozia e il giorno dopo non cambiavano le lire (fine giugno ’92) per l’ ennesima crisi (e anche li il buon cancelliere tedesco ci dette una grossa “mano”…a cadere) .
Però… la solidarietà può essere auspicata, o anche chiesta, ma non pretesa. Siamo un po’ sempre stati le cicale d’Europa, e le formiche prima o poi… si rompono l’anima.
È se è vero che la colpa non è stata mia o tua… è anche vero che all’estero ci vedono “spaghetti, pizza, mandolino”, come del resto noi vediamo i francesi “puzza al naso”, gli inglesi snob o al pub a ubriacarsi, i tedeschi panzoni, pieni di birra e wurstel, e così via… Convenzioni.
Spero che questo, alla lunga, possa favorire un nuovo “miracolo italiano”, pur senza – fatalmente – i finanziamenti d’oltreoceano per tenerci dalla parte “giusta” della cortina di ferro…
Come scrive a volte Scettico : giova sperarlo.
Cominciamo però ad aiutarci tra noi, e ad essere meno egoisti. Volevamo sbarrare i porti e ora non ci viene più nessuno, eravamo amiconi dell’Ungheria e ci bloccano aiuti e mascherine, si tuona a contro “i comunisti” e arrivano aiuti da Cina, Russia e Cuba, volevamo il federalismo fiscale e che la sanità fosse divisa per regione… mi taccio. Sembra una polemica politica ed invece sono solo contro l’egoismo.
Scusa il “pippone”.
Buona domenica a te e tutti.
Sì era chiara la nonna istigazione a delinquere da parte di Neroazzurro rosso però il contenuto esposto è alquanto condivisibile…Così come la saggia osservazione di Giorgio circa l’esito dell’arroganza tedesca nel determinare le guerre mondiali.. Che dire, ribadisco la mia visione unitaria e solidale perlomerno, europea, per non dire mondiale, per uscire fuori innanzitutto da questo inferno dell’emergenza, ma poi, soprattutto per la prospettiva futura economica con la quale dovremo necessariamente fare i conti. . Ad esempio si parla tanto del fatto che nessun lavoratore perderà il posto una molta passata la pandemia, ma io non ne sarei così sicuro. Probabilmente chi lavora in aziende abbastanza grandi, il problema non si porrà. Ma per chi come me lavora in aziende medio piccole vorrei vedere quanti imprenditori non sfrutteranno questa occasione per fare i propri interessi.. Va bé non voglio fare nemmeno io il Pippo e politico, tanto si capisce no?
Un abbraccio a tutti i fratelli
Pippo = pippone
Ok, però… questa nonna (prima riga) 🙂
Posso fare solo una domanda ad un uditorio di indubbio spessore quale siete voi tutti?
Perché ben più della metà dei decessi ufficiali per il Covid 19 (circa 30000 nel mondo) sono localizzati in Italia nostra e Spagna? Con più di 200 stati coinvolti al mondo?
Questa enorme differenza mi fa pensare spessissimo ma non riesco a spiegarmi razionalmente un perché.
Voi che ne pensate?
Un abbraccio a tutti
…a spiegarmi un perché NON lo scriverò mai più, abbiate pietà della mia inettitudine..
@Lothar
Qualcuno dice che contare i morti CON il coronavirus (e altre patologie gravi, magari in persone anziane) e contare i morti DI coronavirus (senza altre patologie, e magari giovani) sia molto differente.
Questo è senz’altro vero.
Più difficile è capire chi conta in un modo e chi in un altro.
Ed io non sono assolutamente uno che può capire ciò.
Bastano già i tuttologi esistenti.
Grazie della tua risposta TOTO, che contiene senz’altro un interessante distinguo.
Aspetto anche di sapere se saranno confermate le voci sui morti per coronavirus in Cina dove invece che 9000 circa sarebbero 5 volte tanto.
Solo allora riuscirei comprendere una differenza così clamorosa, passatemi il termine, fra noi e il resto del mondo
Buongiorno.
Mi chiamo innanzitutto fuori dal novero di quelli “di indubbio spessore” e anche dai “tuttologi”, essendo abbastanza realisticamente definibile come “cialtrone”. Me lo dico per primo, così mi ci abituo e me la prendo meno quando la gente se ne accorge e mi appella così.
Mi ero anzi attagliato anni fa la definizione di “Imbrana Jones”, che ben mi disegna. Se voglio sentirmi bello mi chiamo “Chaltron Heston”…
Sono del tutto concorde con la spiegazione offerta da Toto circa il diverso conteggio che viene adottato. Per quanto riguarda la Cina…penso si possa spiegare allo stesso modo, fermo restando che c’è un’altra cosa invece che mi preoccupa : ok, il virus non è aerobico – pare – ma…allora PERCHE’ la Cina ora ha chiuso le frontiere ? In fin dei conti, anche se la morte di una sola persona è una tragedia…adesso in pratica a loro i medici e le stanze di terapia intensiva dovrebbero essere D’AVANZO. Allora perché hanno consentito addirittura solo un volo la settimana a TUTTE le compagnie internazionali ( e SOLO per portare in patria cittadini cinesi che vanno subito in quarantena obbligata…), senza alcuna eccezione, fatti salvi ovviamente i diplomatici ? Senza contare che un console che parli con il vice-ministro di qualcosa lo può contagiare, e quello può contagiare la moglie, che può contagiare la sorella…etc. etc.
Temo i disordini sociali che possono scoppiare in Italia da un momento all’altro, temo la disubbidienza civile che da sempre alberga in molti italiani ( purtroppo è così, non dobbiamo offenderci, ma migliorare…), e temo soprattutto che cosa potrebbe accadere se ci fosse un focolaio in qualche carcere. Sarebbe la fine.
Speriamo che questa brutta storia passi. E speriamo che lasci a tutti gli uomini una utile lezione di vita.
Buona settimana a tutti
Sulla Cina, credo che la risposta sia abbastanza semplice. Il virus è stato confinato nella regione di Wuhan. nel resto della Cina non si è diffuso e pertanto è vulnerabile come qualsiasi altra nazione.
Sulle carceri hai perfettamente ragione. Mia sorella lavora in un carcere come medico. Potrebbe davvero succedere di tutto.
Ok Fab, ci può stare, però la regione di Wuhan é grande grossomodo quanto l’Italia, e con circa altrettanti abitanti. Ho letto piuttosto che nella popolosissima zona di Bergamo e Brescia siano state commesse leggerezze imperdonabili in nome del dio lavoro.
Resta il mio stupore per queste differenze numeriche per me ancora terribili ancorché amgosciose.
Buona settimana a tutti, e a Giorgio dico che da qualche parte ho letto che é più difficile giudicarsi che lasciarsi giudicare, quindi non so come ma accetta ,come ad esempio penso a Scettico, ma in realtà ne ho in mente molti altri, di rappresentare in questo ambito una persona caratterizzata, oltreché di piacevole vivacità descrittiva, di iun ndubbio spessore.
Accetta questa mia umile impressione.
Saluti a tutti
Ahahahahah !
A’bello, nun ce prova’… (come dicono a Roma)
Vorresti che la gente non si schermisse…e poi scrivi “umile impressione” ? 🙂
Senza contare che Scettico potrebbe mandarti i padrini, come si usava un tempo per risolvere le cose tra gentiluomini, se legge che lo accomuni a me, ahahahahahah !
Comunque…Come giustamente fai notare… Wuhan ha oltre 10 mln. di abitanti, la sua regione oltre 58… C’e’ qualcosa che proprio NON torna…
p.s. : poteva andare peggio…
Potevamo avere il Covid-19 e fare come han fatto oggi in Ungheria 🙁
Allora non avevo capito la questione posta da Giorgio. Credevo che intendesse dire che non capiva perché la Cina abbia ancora le frontiere chiuse, dato che ormai è fuori dall’emergenza. Ho pensato che la risposta fosse che lo Hubei non è tutta la cina ma una piccola porzione.
L’Ungheria dovrebbe essere espulsa dalla EU, e con lei anche le altre nazioni tanto apprezzate dal capitano che va in tv a recitare l’eterno riposo.
151
Sector, tuto ben?
Buongiorno.
Spero anche io, come ci fa riflettere Vittorio, che a Settore stia andando tutto bene.
E lo scrivo umanamente, non perché sia importante, di questi tempi, leggere nuovi post.
Personalmente, nel tempo che riesco a ritagliare dal lavoro, penso…
E mi viene in mente che le nemesi son davvero beffarde. Solo un po’ meno bizzarre di certe pretese che alcuni politici accampano…
Mi domando, se nei guai ci fosse stato…che so…il Portogallo, o la Norvegia, o una qualunque nazione, se gli italiani avrebbero fatto a spintoni per accollarsene almeno in parte le spese. Questo – SIA CHIARO – al netto della convenienza che TUTTI hanno a far si che l’Italia non sprofondi…
Mi è venuto in mente quando ho sentito poco fa un presidente di regione ribadire che l’europa e’ egoista perché – anziché dare la loro solidarietà a voce – i capi delle nazioni dovrebbero mostrarla in concreto (soldi). Credo non sia passato molto tempo da quando dicevano che ogni regione doveva far da se’, col proprio servizio sanitario… 🙁
E che dire della situazione paradossale d’oltreoceano ?
Non mi stupirebbe se fosse il Messico (che ha per fortuna pochi casi) a voler tirare su un muro a nord…
Poi sono io, che son fissato con la “maschera” di Poe…
Buona fortuna a tutti. Di cuore.
Buona fortuna anche a te,Giorgio.
Come sembrano lontani i tempi degli insulti, tra cartonati, ladri, prescritti, e via di questo passo…
Torneremo ad insultarci? Spero proprio di sì, sarebbe un buon segno…
In bocca al lupo a tutti
Sai che spero di no, invece ?
Mi piacerebbe che tornassimo ad appassionarsi, certo, ma che – il più a lungo possibile – regredissimo al tifo degli anni passati.
Sono fanciullescamente legato alle letture della mia infanzia, in cui anche i “cattivi” mantenevano un minimo di spirito cavalleresco.
Allo stesso modo, mi manca il calcio di quando ero bambino. Tutt’al più… si sospettava ad alta voce della fedeltà delle mogli degli arbitri 🙂
Spero stiate tutti bene.
Personalmente non lavoravo così intensamente dai primi anni 80 (i primi tempi della informatica distribuita nelle singole aziende) in quanto sto codificando telelavori a go-go per gli utenti del nostro gruppo.
Compilando il questionario del cnr mi sono reso conto di essere un anomalia del sistema, in quanto a parte San Siro o il Mapei, io continuo a fare la stessa vita di prima, porto il cane alle sette di mattina, lavoro tutto il giorno , vado a fare la spesa settimanale il sabato e nel tempo libero faccio lavoretti intorno a casa, giardino, piccola falegnameria etc.
L’età mi dà una bella mano in questo periodo; essendo estraneo agli aperi-cene e a tutta una serie di riti della civiltà postindustiale, risento meno dell’isolamento.
Certamente manca il calcio, ma sopratutto in un primo momento, ora me ne sono fatto una ragione e da un primo disagio sto passando ad una fase più “light” nella quale prefiguro quella soluzione prospettata da qualcuno, di giocare la fine del campionato in una sorta di ritiro globale del calcio italiano nei campi della Sicilia e della Calabria (regioni “meno bersagliate” dal virus).
Come non fare tornare alla mente i pomeriggi giocati nei campetti di periferia, con tre quattro partite di seguito ( in genere in un escalation di categoria : esordienti, allievi , juniores, amatori) con le squadre che subentreranno che fanno riscaldamento ai bordi del campo principale mentre si stanno ancora decidendo le sorti della partita in corso; con la raccomandazione , negli spogliatoi , di cambiarsi in una metà lasciando l’altra per le squadra che giocherà dopo.
E mentre rifinisci, dai le ultime indicazioni e ti prepari ad entrare in campo, senti le imprecazioni e i rimpianti di quelli che rientrano avendo finito la partita, che rivendicano una decisione sbagliata dell’arbitro o un gol sbagliato banalmente.
E fango, perchè qui nella pianura padana per lo più giochi su campi ottimi per essere coltivati, ma pessimi per giocarci sopra; fango di quelli che hanno giocato prima e fango che lascerai a quelli che giocheranno dopo.
Ecco, io mi immagino una fine di campionato così, una partita dopo l’altra , non-stop , come nei piccoli tornei giovanili di fine primavera : eliminatorie il venerdì, semifinali il sabato finali la domenica.
Lavoro di fantasia perchè la mia generazione ha avuto la fortuna di aver dovuto lavorare molto di fantasia (nel sessantotto pensavamo addirittura dovesse arrivare al potere) e questa dote ci aiuta ad essere positivamente realisti.
Buon isolamento a tutti.
Carissimo Flavio,
grazie di questo tuo bellissimo post, ho qualche anno in meno di te però ho anch’io provato alcune sensazioni come quelle che hai descritto.
E mi incuriosisce davvero immaginare come mi sentirei al tuo posto,
trovandomi esattamente nella situazione opposta.
Per quanto riguarda il calcio sarei per l’annullamento della stagione, anche se squadre tipo il Benevento non sarebbero giustamente daccordo.
Ma questo virus ha ormai infettato tutto, compresa la corretta regolarità delle competizioni.
Mentalmente sono già alla prossima stagione.
Con tutte le difficoltà del caso, tuttavia, mi piacerebbe che la nostra gloriosa società i dicesse una parola, un semplice saluto I suoi tifosi, un arrivederci a presto, non so.
Buona attesa e buona salute a tutti
Ciao a tutti, eccomi per il consueto mio saluto urbi et orbi, vabbè ho esagerato.
@Flavio
pur avendo, credo, qualche anno in meno di te, l’esperienza del campo e dello spogliatio condiviso, è ben presente nella mia mente e mi ha realmente riportato indietro all’adolescenza . Grazie.
Per il resto, al momento mi tocca lavorare qualche giorno a settimana in azienda, alternandomi ad altri colleghi, essendo nel campo delle attività essenziali così dicono.
In tema nerazzurro, ogni tanto a casa mi capita di vedere qualche partita, ritrasmessa, della nostra Primavera su Sportitalia ed è sempre piacevole provare i brividi per i nostri colori, accidenti ci manca eccome.
Ancora, ho incrementato la mia pienissima attività social ( macchè !!!! ) , iscrivendomi a Twitter che mi sembra molto più sensato di feisbuk o dell ‘ inutile (per me ) Instagram
Ed infine, suono spesso , esperimenti vari di effetti e suoni e c’è sempre tempo
di imparare cose nuove da You tube.
un abbraccio a tutti voi