Arrivo agli Europei di calcio (sport di cui avevo dimenticato l’esistenza) (o almeno, ci avevo provato) dopo essere passato dalle elezioni europee e dagli Europei di atletica. Cioè, è stato e sarà un periodo molto europeo. Ma ogni volta che si parla di Europa nello sport, a me vengono spontanei una specie di sospirone e un’alzata di spalle: vabbe’, mi dico, sono gli Europei, pazienza, facciamo finta che. Non so se è per l’età che avanza (si diventa malmostosi, non c’è un cazzo da fare) o perchè in un mondo sempre più globalizzato – cioè, pardonnez moi, in un mondo sempre più mondiale – l’Europa è solo una parte del tutto e quindi sempre più una provincia del mondo, ecco, vabbe’, tra Europa e mondo già mi sono incartato. Comunque ci siamo capiti: vabbe’, sono gli Europei, mica i Mondiali.
Prendiamo gli Europei di atletica, dove abbiamo fatto un’impresa epica sbriciolando ogni precedente record: 24 medaglie (10 d’oro) su 49 gare in totale, uno sballo totale, una squadra giovane, multietnica, simpatica, fortissima eccetera eccetera. Tutto bello, ma ogni volta a me parte un meccanismo (devo avere una app nel cervello, forse me l’hanno innestata quando ho fatto AstraZeneca, l’ho letto su internet) per cui, mentre il medagliato in questione fa il giro di campo con la bandiera e tutti lo applaudono e anch’io dovrei essere lì bello rilassato a gioire con lui, ecco, io sono già lì con la mia app cerebrale che fa la ponderazione:
“Ok, ma se fossero i Mondiali o le Olimpiadi?”
Eh, certo. Con il tempo della sua medaglia d’oro, Jacobs non arriva tra i primi sei a Parigi (o magari non va nemmeno in finale), sappiatelo. Con il tempo della sua finale d’argento, Tortu a Parigi non arriva nemmeno quinto in semifinale. Mezzofondisti e fondisti (Crippa e la fantastica Battocletti) dando il massimo arriveranno dietro uno stuolo di africani e africane, più altri extraeuropei fortissimi. Tamberi, Fabbri e Simonelli, ecco, questi sì che hanno fatto performance di livello mondiale e olimpico (sono primi o tra i primi tre del 2024, favoriti d’obbligo per il podio), i marciatori hanno sempre discrete chance, è tradizione. La 4×100 è di livello assoluto, ma in Europa vince facile: tra poco troverà Usa, Giamaica, Canada, Giappone ecc. ecc. e come andrà?
(gli Europei di atletica sono stati divertenti, c’era quel bel clima del giocare in casa, del fare gruppo. Il massimo della frustrazione sono gli Europei di nuoto, dove quasi sempre facciamo incetta di medaglie che a livello olimpico o mondiale diventeranno poco o nulla – d’altronde cos’è il nuoto, sport globalissimo come l’atletica, senza americani, australiani, brasiliani, cinesi? Cosè l’atletica senza americani, caraibici, africani, cinesi?)
E gli Europei di calcio, cosa sono?
Beh, qui potremmo parlarne per ore. Oppure potremmo dire che gli Europei di calcio sono i Mondiali senza “solo” Argentina e Brasile, o comunque un semi-Mondiale a cui manca un continente, l’America appunto (o almeno la sua metà Sud), perchè nonostante tutte le nostre attese – datate ormai decenni – da Africa e Asia arriva sempre troppo poco per considerarle vere interlocutrici. Però, insomma, la mia app cerebrale mi fa sempre considerare questa competizione un po’ zoppa di default. Europei di pallavolo: sì, ok, bello, ma gli Usa, il Brasile, la Cina, il Giappone, Cuba? Europei di basket: sì, ok, bello, ma gli Usa, il Brasile, l’Argentina, il Canada? Portorico? No, dico: Portorico?
“No scusa, Setto’, la finale dei Mondiali di basket l’anno scorso è stata Germania-Serbia”.
E lo so, certo. Forse mi rovina Elisabetta Caporale. Quando agli Europei di atletica o di nuoto il medagliato di turno va tutto tronfio a farsi intervistare da Elisabetta Caporale, io inizio a sudare freddo e dico tra me e me: “Perché lo illude? Perché?”. Il fatto che Elisabetta Caporale non segua il calcio non risolve la questione: quanto contano gli Europei di calcio? (vabbe’, ma chissenefrega. Viva l’Italia).
(per l’angolo Podcast, giunto all’episodio #70, vi ricordo che io e il mio socio aspirante pensionato, il mitico Max, attendiamo sempre i vostri vocali al numero dedicato Whatsapp 351 351 2355. Cosa dovete dire? Quello che vi pare. Anzi, no: per tre puntate – corrispondenti alle tre partite dell’Italia nel suo girone – parleremo appunto di Italia. Perché sarà un podcast molto europeo. Nella puntata #70 abbiamo dato le istruzioni)
(il podcast, oltre che su Spreaker – il cui player trovate qui sul blog – lo potete ascoltare anche su Spotify, Audible, Apple Podcast, Google Podcast e tutte le principali piattaforme. Non lo trovate? Prendete appunti – non è difficile – : scrivete “Settore” o “interismo moderno” nell’apposito campo e per incanto vi apparirà. E’ la tecnologia, bellezza, e non possiamo farci niente)
Primo come chi?
🖤💙😃
Secondo
almeno il bronzo lo piglio
Caro Settore, ma fammi capire una cosa: quando vinci un campionato di calcio in Italia, ti domandi quanto valga un torneo senza Real Madrid, Bayern e City?
Oppure festeggi e basta?
chapeau
Ma si infatti, tutto molto bello, poi un giorno scopriremo come ha fatto Jacobs a vincere l’oro alle olimpiadi con quel tempo.
Diciamo che l’Italia multietnica degli europei almeno è servita a stemperare il tripudio vannacciano degli ultimi giorni…
Quanto agli europei di calcio, frega poco. Li seguirò da malato di pallone e, come mi capita in genere, restando coinvolto dal tifo per l’Italia giusto dagli ottavi in avanti (se ci arriviamo). Se non ci arriviamo, chissene: più riposo per i preziosi garretti della truppa nerazzurra.
È vero, no, è VERISSIMO : le competizioni europee in molti campi sportivi sono poco “affidabili” per tracciare una linea di valore solida
Non cito “il gallo sulla monnezza” per carità, ma è un fatto che in molti sport l’Europa esprima atleti (e squadre) di secondo piano
Del resto…il capitale umano europeo, in termini numerici, pesa quel che può, percentualmente alla popolazione mondiale.
Poi ci sono le eccezioni, tipo il Qatar che vince la medaglia d’oro olimpica nel salto in alto (ex aequo 😜). O il curling 😁
Però… però… c’è anche da dire che fino a non molti anni fa eravamo quarti o quinti o peggio, nello stesso medagliere, e Francia, Gran Bretagna, Germania e altri ci surclassavano.
Partiamo da lì.
Qualcuno conosce questo Josep Martinez che l’Inter sembra in procinto di prendere dal Genoa come secondo (?) portiere?
Da quel poco che l’ho visto giocare sembra buono. Dicono che sia anche bravo con i piedi. Del resto, come dicono, se tra due anni dovrà diventare il titolare, immagino che la scelta sia ponderata.
Scusate l’intrusione
ma
il gol di domenghini nella prima finale, quelli di riva e anastasi nella seconda, per tacer del testa o croce vinto da facchetti in semifinale con l’urss
sono state le mie prime gioie dopo la sconfitta col celtic e la retrocessione del venezia l’anno prima
Scusate se è poco ma gli europei di calcio me li tengo stretti anche perchè vivo in un paese dove dal 2014 non si giocano i mondiali…
Post orribile reso ancora più inconcepibile per il fatto che chi l’ha scritto è un maratoneta con tutto ciò che sottintende. Spiace dirlo ma visto che in questo magnifico blog comanda la democrazia e la libertà di pensiero non potevo esimermi. Prendo atto che in atletica arrivare primo (o ottavo) tra 450 milioni di persone è diventato un giochetto da ragazzi da guardare con sufficienza. Vabbè Settore ti voglio bene lo stesso.
Ecco, mi hanno appena fatto notare che Giorgio ha scritto pure di peggio.
Non è vero, Settore. Io ti voglio bene più di lui… !
Zitto tu che ti vantavi pure quando arrivavi nei primi 10 alla corsa dei sacchi e adesso gli atleti europei non sono di livello…
Tsk, top player da tastiera.
Tsk, tsk… Ti sei tradito !
Si dice “corsa NEI sacchi”.
Alla “corsa dei sacchi” puoi partecipare tu, con pochi capelli e Ray-Ban a goccia 🤣🤣🤣
(ora mi manda i padrini…)
Ricordo che da bambino vedevo medaglieri agli europei con, ad es., Germanie Est e Ovest la cui sommatoria era a livelli di superpotenze quali la vecchia Urss, che poi ai mondiali se la giocava con gli americani.
Percui, anche se é vero che forse i 2/3 delle medaglie li abbiamo vinti grazie ad iniezioni di multietnicismo, é anche vero che abbiamo stracciato nazioni che da sempre hanno contato su atleti provenienti dal continente africano, vedi Francia e Inghilterra.
Percui accolgo con sorpresa e anche gioia al tempo stesso la validità di un movimento quale quello dell’atletica italiana che ha veramente surclassato altre realtà europee.
Peccato solo per la cornice di pubblico, quella, sigh, non presente allo stadio, veramente indegna di tanta gloria che i nostri atleti si sono meritati!
E ai mondiali vedremo, dai!
Da appassionato di atletica, posso dire che è stata probabilmente la più bella Italia di sempre. Che poi sia stato (soltanto) un Campionato Europeo poco importa. Anzi, francamente, del Campionato Europeo di calcio mi importa molto meno. Mi interessa solo che quelli di provenienza nerazzurra non vadano incontro ad infortuni, perché la prossima stagione deve iniziare come quella che si è appena conclusa.
Cioè…pareggiamo 2-2 col verona ? 😁
Grande Giorgio…
scrivimi in privato se torni a Roma
Dovrei tornare a fine mese, più o meno 🤞
Mi han trovato casa a v. Salaria (che scritto così…per uno che conosce Roma… è equivoco 🫢).
Sannamoamagnanacosa’nzieme (in romanesco nel testo).
Cia’.
Non sono un esperto, ma “a naso” direi che in generale il movimento dell’atletica italiana è migliorato parecchio negli ultimi anni. Ai miei tempi c’erano state punte di diamante, ma molto isolate (Mennea, la Simeoni); di solito il medagliere azzurro nell’atletica era mediamente piuttosto povero. Accontentiamoci perciò di primeggiare in Europa; certo alle Olimpiadi sarà un’altra musica. Gli Europei di calcio invece sono un’altra cosa: considerando i palmares, ma non solo, sono praticamente dei Mondiali senza il Brasile, l’Argentina e, in misura molto minore, l’Uruguay. Io, contrariamente a qualcuno, li seguirò, per quel che posso, e tiferò Italia, sperando che i nostri facciano una figura decente. Vista la nostra rosa e le concorrenti sarà durissima, già a partire da domani con l’Albania, partita nella quale, inutile dirlo, abbiamo solo un risultato; e non sarà per niente facile. Buon weekend a tutti.
Inni nazionali : Scozia 3 – Germania 0
La Scozia poi si è fermata lì.
Sembra che abbiamo bloccato Tanner “il bombardiere di Chattanooga”.
Vittorio si intrometta e ci illumini su Tessmann
Tessman è un chala giovane da svezzare
Americano e non turco quindi da fortificare
Il miglior pezzo visto in laguna quest’anno, me par ben (par l’Inter)
Meno per il Venezia ma pensando all’arancione, sticaxxi
Secondo me ora avete un problema più grosso: Di Francesco
Ci sono logiche nel mondo del calcio che non afferro.
A parte Sassuolo, dove comunque è stato esonerato e poi ripreso, ha fallito ovunque. Ciò nonostante trova sempre un ingaggio. Mah?
Buongiorno.
Pare che stanotte Lautaro abbia esagerato: ha segnato un gol, UN RIGORE e perfino un… autogol! 🤣🤦♂️
Bugia.
Mi sono documentato.
L’autogol l’ha causato un L. Martinez che di mestiere fa il difensore centrale.
Con pessimi risultati, pare 🤣🤣🤣
Ci saranno più Martinez in Argentina…oppure Rossi in Italia ?
“Ecco il portiere Martinez (oggi riserva dell’altro Martinez) che appoggia al difensore L. Martinez, che alza la testa e vede il movimento di L. Martinez e lo raggiunge con un lancio a scavalcare il centrocampo…”.
A quel punto manca un arbitro Luis Martinez che – su segnalazione del collaboratore Lorenzo Martinez – fischi il fuorigioco… 😖
Facile fare il telecronista, da quelle parti… 😜
hai mai visto la formazione della Corea del Sud e contato quanti Kim ci sono tra campo e panchina?
Touchè…
Pare che in Corea più della metà della popolazione si chiami Kim o Park o Song.
Il massimo è chiamarsi Kim Park Song
@Deki se giri per la rete sul portiere genoano troverai compilation di prodezze tanto quanto di nefandezze, al solito. Sembrerebbe meno reattivo di Sommer sul primo palo e più dominante nelle uscite alte.
Volevano Bento, hanno ripiegato su Martinez. La differenza pare sia una decina di milioni o poco più (e magari il solito valzer di commissioni): non poco per le nostre sensibili casse. Non mi sembra un crack; chiaro che un portiere all’altezza, considerata l’età di Sommer (che comunque non ha 40 anni) lo devi fare, ed immagino che l’area tecnica creda nel ragazzo. Resto un pò perplesso sulla priorità, visti i pochi soldi da mettere sul mercato.
Lasciamoli fare. Ultimamente ci hanno preso abbastanza. Poi adesso con Marotta al timone… per la Marotta League siamo in buonw mani. Con buona pace di G & G e dei loro fegati sovraccarichi.
Che c’entro io (G & G) ???
😁😁😁
Resto sempre dell’opinione che Cucurella senza quei capelli guadagnerebbe in velocità di punta. Per niente aerodinamico.
Io trovo che starebbe bene nello stemma dell’Atalanta al posto della dea.
Bene , bene..L ‘obiettivo è rientrare in Italia prima possibile… bravo Dima …continua cosi
Ci sono gli altri suoi compagni di squadra (entrambe) che non ci pensano nemmeno lontanamente di tornare a casa
Barella, nel secondo tempo, ha più possesso palla di tutta l’Albania.
Giacca inguardabile di Spalletti con scritta ITALIA sulla schiena.
È per distinguere il davanti dal retro…🤭
Buona la prima: Inter – Albania 2 a 1
Li abbiamo segnati tutti e tre 😏…
Bonjour tout le monde (cosa non farei per gufare la Francia…).
Saltando di palo in frasca…ho letto il commento di Vittorio su Tessmann e il suo “giovane da svezzare” mi ha fatto venire in mente Assllani.
Ok, l’Italia non è squadra facile da affrontare, ma…il ragazzo sembra non crescere mai… 🤔🙄😬😞
Il quotidiano Marca su Barella:
“Veniva da un infortunio, ha giocato un partitone clamoroso. Non solo per il gol a 95 km/h. Non sarebbe un cattivo sostituto di Modric nel momento dell’addio di Luka. Barella è stato uomo ovunque: in difesa, in attacco, al centro, sull’esterno, a inizio azione, arrivando da dietro. Non ha mai smesso di correre. In un mercato dove non abbondano i centrocampisti, vale tanto oro quanto pesa: smista, crea gioco e segna. Non c’è dubbio: è fatto di un’altra pasta rispetto agli altri”.
Meno male che Barellino ha rinnovato. Mi sa che manca poco a che si presenti qualcuno con la famosa offerta irrinunciabile…
Il quotidiano spagnolo ha visto giusto, e probabilmente anche il Real la pensa allo stesso modo: il fuoriclasse insostituibile della nostra squadra ( e della Nazionale) è proprio Barella, non è Lautaro ( e neppure Chiesa!) . Chi ritiene che Frattesi nell’Inter potrebbe in futuro sostituirlo non tiene conto della qualità superiore del gioco di Barella, di volta in volta centrocampista e trequartista completo, capace di interdire il gioco altrui e di creare spazi ai compagni, di inventare gioco e di puntare a rete, insomma l’unico che possiede le caratteristiche che fanno di un giocatore non solo un fuoriclasse ma il giocatore di genio insostituibile, e che in molte partite fa vincente la squadra che lo possiede. Anche certi comportamenti in campo assai discutibili, che lo rendevano antipatico non solo agli arbitri ma agli stessi tifosi, mi sembra si siano fatti più rari, se non scomparsi.
Concordo su tutto, compresa la chiosa finale (e non è un caso che il cambio di atteggiamento in campo sia cominciato dopo tutto il bailamme di quest’anno: Niccolò è un ragazzo intelligente e ha capito che doveva fare uno step anche in quel senso).
Ti dirò, Barella me lo vedo benissimo insieme a Frattesi, lasciando a quest’ultimo le prerogative box to box e spostandosi in cabina di regia.
Lo scrivo o non lo scrivo ?
Lo scrivo. Faccio outing. Confesso una debolezza personale.
Fin da piccolo non ho mai potuto guardare gli acrobati (i trapezisti) al circo. Allo stesso modo in cui non posso guardare quelli che camminano sul filo, magari senza rete. È più forte di me : temo (e tremo) per loro. Ho il terrore che succeda qualcosa.
Allo stesso modo non riesco a guardar giocare Eriksen, calciatore che difendevo a spada tratta quando per un lungo periodo stentava ad affermarsi all’Inter (NON per colpa propria).
Gli auguro NON 100 anni, ma ANCORA 100 anni, sereni e pieni di salute e soddisfazioni (in quest’ordine), ma i giornali che ne esaltano le gesta (e che magari hanno comunque pronto un “coccodrillo”) non li apprezzo.
Un fattore di rischio sussiste anche per quelli che non hanno mai mostrato sintomi, lo so, ma in questo caso…
Scusate lo sfogo.
Una volta da ragazzo lessi sul Monello (o L’Intrepido non ricordo) di un famoso acrobata francese che morì cadendo dalla sedia su cui era salito per cambiare una lampadina.
Tranquillo Erik non morirà su un campo di calcio.
Intanto un pensiero per Campbell che ci ha lasciato.
Grande attaccante.