Tra cose che non si dicono, cose che non si pensano e cose che si fanno finta di non sapere, a chi mai delegare una sana botta di realismo (che non siamo più in grado di isolare dalla scaramanzia)? Beh, a chi se ne intende: alle società di scommesse. Fate anche voi questo esperimento. Vi stendete a letto o sul divano, guardate il soffitto, socchiudete gli occhi, pensate a sabato, lasciate fluire le sensazioni. Poi riaprite gli occhi, prendete lo smartphone, cercate City-Inter quote, cliccate, leggetele. Eh, lo so. Tirate un sospiro. Posate lo smartphone.
Più o meno, la quote di City-Inter sono quelle di un’Inter-Bologna. In cui loro sono l’Inter e noi il Bologna. La vittoria al 90esimo del City è data a circa 1.4/1.5, una miseria; il pareggio a 4.5/4.7, che sarebbe già un bel prendere; la vittoria dell’Inter 6.5/7.0. Col passare delle ore, la quota è aumentata di qualche decimale: insomma, non solo il City è favorito, ma sull’Inter non si sono addensate nel frattempo grandi aspettative. Le quote degli allibratori possiamo considerarle la fotografia più o meno esatta della situazione: naturalmente capita che il Bologna vinca a San Siro – capitano i pali, le traverse, le occasioni sbagliate, le partite di merda, le espulsioni, l’arbitro fenomeno, la pioggia, le sfighe varie -, ma l’imponderabile fa parte del gioco.Stiamo cercando una base oggettiva, e la base oggettiva di tutte le società di scommesse dice che il City è strafavorito e l’Inter molto probabilmente perderà.
Questo lo sapevamo dall’inizio anche senza andare a sfrucugliare Snai, Sisal, Better ecc. ecc., ma ogni tanto è giusto soffermarsi sul lato più spiacevole di questo meraviglioso finale di stagione: e cioè che sarà dura, durissima, probabilmente impossibile. Quando due interisti i incontrano per strada e parlano della finale iniziano in punta di piedi, fanno della gran teoria, massimizzano i sistemi, poi planano lemmi lemmi sul terreno del “non succede, ma se succede” che tiene aperta la porta principale. Eh, ma quello di Istanbul non sarà il migliore dei mondi possibili.
Noi siamo l’Inter, la sorpresa. Loro sono il City, i più forti del mondo. L’importante è non dare per scontato tutto questo, nè l’impossibilità nè la possibilità. Rassegnarsi a un ruolo subalterno, accontentarsi di essere arrivati a una finale in cui le società di scommesse ti quotano come un Bologna qualsiasi perchè probabilmente è giusto così. O confidare che c’è una chance per tutti, che comunque qualcosa possa accadere, e che per una simpatica combinazione sarà proprio quello che desideri.
Il mio mantra in questi giorni è stato “con serenità”. Cosa potevamo fare di più? Niente, siamo arrivati alla più insperata delle finali, abbiamo giocato 12 partite di Champions e ci resta la tredicesima. “Con serenità” è un concetto che racchiude un sacco di cose. A proposito delle società di scommesse, la serenità di accettare di essere quotati come ampiamente sfavoriti: 80 per cento delle possibilità a loro, il 20 a noi (un 20 che comprende anche la possibilità di allungare la partita). Ma anche la serenità, forse, di essere più sereni di loro, che hanno davanti l’occasione della storia da netti favoriti. La serenità – che spero non sia troppa – di non avere eccessiva pressione da parte nostra.
E’ questa la sfumatura più complicata. E’ chiaro che tutti sogniamo di vincere, è ovvio che tutti nel nostro intimo cediamo a un ottimismo magari eccessivo (siamo in finale, why not?). Ma non siamo lì a fiatare sul collo dei nostri beniamini: tutti vorremmo che vincessero, nessuno – almeno, credo sia così – lo pretende davvero. Sarebbe ingeneroso. Ecco, io vorrei tanto che questo meccanismo infondesse serenità alla squadra, non appagamento, non autoassoluzione a priori. La partita è da giocare fino in fondo, e so che lo faremo. Per una sera cercheremo di essere un Bologna o un Monza, quando vengono a San Siro a giocare quelle partite che nessuno pretenda che vincano (“non è qui che dobbiamo fare i punti”) e invece, mannaggia a loro, lo fanno. Perchè i risultati delle partite non li decidono gli algoritmi degli allibratori.
La cosa davvero clamorosa, ecco, è che domani sera sapremo tutto, conosceremo il finale della finale. Mi basterebbe – non lo dico per scaramanzia – non rimanere deluso.
Non rimarremo delusi.
Secondo!
…come il gol di Milito nella finale del 2010 dopo il quale percossi un po’ mio padre, seduto a fianco a me, come per dirgli: “è tutto vero, viene a casa nostra!”,
perché solo il quel momento ci credetti veramente!
Buongiorno a tutti.
La scaramanzia è un concetto che NON esiste.
Ma, quasi quasi, vado a googolare per capire qual’e’ il piatto tipico britannico, in particolare di Manchester.
BUGIA, l’ho fatto da un bel po’, ancor prima delle semifinali (forse Giorgio se ne ricorda ma non lo può dire, oggi).
Chissà se domattina non me ne venga voglia. 🤣🤣🤣
A M A L A
Serenità è un bel concetto se non associato al famigerato “Stai sereno” …
Andrà come già sappiamo. Ma andrà comunque bene.
Da una metro semivuota mi vien da pensare che, per rifare le stesse cose del 2010, dovrei alla fine portare la piccola in braccio a letto. Solo che ora va per i 16…dovrò inventarmi qualcosa.
🙂
Che ansia da quassù…
Comunque vada, sarà un successo!
Amala!
Tutto vero MA :
“…la vittoria è data a 1.45 da Snai, 1.44 da Sisal e 1.42 da LeoVegas. Decisamente più improbabile il successo dell’Inter: la quota per il segno 2 è di 7.50…”
(Fonte La Gazzetta 11/10/22 prima di Barcellona Inter)
Questo non lo dovevi fare.
Tenertela nel segreto della tua scaramanzia, sì.
Ostenderla (si dirà così?) davanti a tutti come la teca col sangue di chi sai tu, no.
Non lo dovevi fare.
Grigio,
Riguardo a “ostenderla” non posso aiutarti, chiedi a Giorgio quando avrà finito il fioretto che io avevo il 6 solo in ginnastica e grafologia.
Be, non abbiamo mica vinto..
Roland Garros: Muchova rimonta Sabalenka, e contro ogni pronostico approda alla sua prima finale Slam
Perdo con una caterva di gol anche se la squadra lotta si impegna – resto deluso
Perdo con una caterva di gol e la squadra ha la garra del capriolo – resto deluso
Perdo per 2 a 1 giocandomela – resto deluso e mi girano pure i coglioni
Perdo ai supplementari dopo averli fatti dannare – resto deluso e spacco pure qualcosa.
Perdo ai rigori – resto deluso e do fondo al bar.
Ma quando cazzo arriva la domenica mattina!
Almeno tutto questo, in un modo o nell’altro, sarà finito!
AMALA.
@Acanfora
Ad onor del vero, la Sabalenka ci ha nesso tanto del suo per perdere,
Ecco, non vorrei finisse così anche coi nostri.
Perche’ se il City cannasse la gara non ti andrebbe bene????
_E comunque ha vinto underdog Muchova con merito_.
Ciao a tutti, ho realizzato che da quando il nostro Sector ha iniziato il countdown ho sempre fatto un commento per ogni post, oggi non ho niente da dire (“vostro onore, mi rimetto alla clemenza della corte”) ma forse pure il rapporto 1:1 fra post e commenti fa parte della scaramanzia. Ah, una cosa ci sarebbe: fortebraccio, se non sbaglio Giorgio aveva calcolato che dovevi gufare tipo 23 ore prima della partita, o qualcosa del genere, mi raccomando eh, sei la nostra ultima speranza come obi wan kenobi…
Ciao a tutti. Ci siamo quasi. Certo, le Società di scommesse rispecchiano abbastanza fedelmente, attreverso le loro quote, le possibilità dei contendenti in campo. Quindi è corretto un 80-20 se gioca Dzeko; se gioca Romelu, ovviamente a mio modesto parere, si sale a un 75-25. Il che vuol dire che sarà comunque durissima e dovremo sfruttare anche le minime opportunità; cosa che troppo spesso in stagione, soprattutto in campionato, non siamo riusciti a fare. Ma questa è un’altra storia……Mi sembra però che dagli atteggiamenti e dalle parole di giocatori, mister e dirigenti ci sia la tensione giusta.
…Il compito per i nerazzurri non sarà facile ma c’è una coincidenza relativa a 58 anni fa: West Ham vincitore della Coppa delle Coppe in finale contro il Monaco 1860, con l’Inter di Helenio Herrera campione d’Europa avendo battuto in finale per 1-0 il Benfica con gol di Jair. Hammers campioni e nerazzurri campioni nello stesso anno, il 1965: succederà anche questa volta?….
Fortebraccio dove sei
Un articolo interessante, in cui si capisce che il city non sta poi così simpatico neanche agli inglesi (che tifano altre squadre):
theguardian . com / commentisfree / 2023 / jun / 09 / modern-football-manchester-city-champions-league
Quando una squadra senza grande storia calcistica scala le classifiche a suon di milioni dello sceicco di turno, non è che susciti simpatia a prescindere. Il Leicester ha vinto un campionato ma è comunque andato bene a tutti perchè si trattava di una squadra di illustri sconosciuti. Ma queste squadre costruite solo per vincere non possono essere simpatiche ad esclusione dei propri tifosi. Vedi i nostri diversamente colorati.
Hola raga! Grande Roberto che ha citato (ve ne sarete di certo accorti) il Monza..:-) lui (e noi con lui) vuole di nuovo chiudere un cerchio..
Bene, tocca a me: dopo Muchova, ecco che ieri sera ho vinto giocando a calcetto! e ho fatto un gol!
Per chi non lo sapesse sono del meraviglioso giuoco del beisbol (lo stesso da dove proviene il Mr Bean post maldini della squadra dell’Ammore..ahahahah.. dopo sta cosa non mi pento più di avere proprietari cinesi..ma fatemi chiudere sta parentesi!) e ieri sera er la mia seconda partita a calcetto! Inoltre in un campo da 7 vs 7 abbiamo giocato 6 vs 6..si insomma, la Snai dava per spacciata la squadra in cui militavo..
Ma poi, ecco l’Onana de noartri che le ha prese tutte, tre legni e puff…9-7 finale!
Non dico altro..
ps: in giorni più sereni vi vorrei riparlare del Mr Bean di cui sopra..
Worn out, in inglese esaurito, questo sono ad oggi.
Sopraffatto dall’ attesa de la partita, che credo di aver oramai deciso di guardare da solo, compagna e figlio di la, e silenzio in sala.
Sopporterò la vicinanza di Lince e Pallino, i due gatti.
Mai visto un finale da solo, ma voglio farlo visto che finora ha portato bene, sperando il tutto si perpetui.
Sarò quindi vigile al blog, pronto a soccorrere qualche fratello in eventuale difficoltà, ma anche a condividere improbabili (ma non per questo impossibili) situazioni favorevoli.
Dai ragazzi, inizia tra poco il meno 24h…
HELLLP!!!!😱😱😱😱😱😱
Ricordo a tutti voi il mio mantra :
Gagliardini e Correa i ” I nostri agenti ad Instanbul” ( semi cit. ) semineranno lo scompiglio ai fottuti inglesi, i nostri assi nella manica.
E anche oggi è fatta.
Il post di Bandini mi ha portato a pensare a come nella mia ormai lunga vita ho preso una sconfitta.
Perchè (come nella gag di Frengo , Antonio Albanese : “ad un certo punto , ad un punto certo , ad un punto punto, ad un certo certo”) combinando insieme con più o meno la stessa logica “vincere,perdere,bene,male ” viene fuori : Vincere bene, vincere male, perdere bene, perdere male.
Tolti gli estremi che non hanno bisogno di tante spiegazioni : “Vincere bene” e “Perdere male” ( si va dal paradisiaco “Ora posso anche morire” al “maledetto il giorno che ho incrociato un pallone da football”) , restano le posizioni più sfumate, anche se ” Vincere male” alla faccia dei decoubertiniani e degli estremisti della sportività non mi ha mai fatto poi tanto schifo, sono sempre riuscito a far tacere l’idealista assoluto che si cela dentro di me.
Dunque, Perdere bene.
Ne vale la pena ? Qualcuno, ignaro, a distanza di anni , guardando l’albo d’oro non avrà alcun sentore che quella fu una bella sconfitta , resta una finale persa, punto.
Sicuramente si avrebbero degli argomenti da opporre ai detrattori ,sopratutto juventini, piagati da innumerevoli sconfitte in finale, ma nel profondo cambierebbe poco, anzi, l’aver avuto anche la possibilità di competere, forse, ci riempirebbe di maggiori rimpianti.
Quindi spalmando le probabilità (80 contro 20) alla luce di queste considerazioni avremmo :
64 % Perdere Male
16 % Perdere Bene
16 % Vincere Male
4 % Vincere Bene
Fosse un altro sport , non guarderei nemmeno la partita…
… ma è il calcio, Bellezza!.
P.S.questo post è il segnale di come una passione possa portare al delirio e all’offuscamento della ragione, ma per fortuna fra poco più di un giorno sarà tutto finito…forse.
Ah ah…ma mi stai facendo preoccupare. Rilassati col discorso motivazionale di Pinna Marini prima di vincere la II coppa Uefa….🤣
Lo sappiamo già tutti che BBilanGiuventini stanno fremendo e non vedono l’ora per prenderci per il culo…
Qualora facessimo l’impresa (cosa di cui sono discretamente convinto) , consiglio alcuni di voi di entrare nel business dei lubrificanti anali…
Il gel disinfettante per le mani del 2020 in confronto sarà ricordato come una pinzillacchera.
“Finem lauda!” Finché non ha vinto , non celebrare il vincitore. Che, detto in volgare, vale il nostro“Non dire gatto finché non l’hai nel sacco!”. Io, dico la verità, non mi fido molto dei numeri “ante” , quelli che forniscono gli scommettitori e mi convincono piuttosto quelli“post”, quelli sanciti dal risultato alla fine della gara. Del resto , non è che i numeri del City in Champions siano molto brillanti: nelle ultime tre partecipazioni a semifinali e finali mai ha conquistato la coppa dalle grandi orecchie. D’accordo, dovevano vedersela col Real e col Chelsea, non con una squadra di modesta reputazione come la nostra; ma , si sa, nel calcio come in tante vicende della vita, le sconfitte pesano e condizionano gli esiti successivi anche di gare più agevoli: l’ansia da prestazione e un certo fatalismo di fronte a situazioni impreviste, come potrebbe essere un eventuale vantaggio dei nostri nel primo tempo, potrebbero aprire spiragli di fiducia e mutare le sorti dell’incontro. Insomma , finem lauda. Fidiamoci della sapienza degli antichi. E a chi , anche dei nostri, pronostica sconfitte clamorose consigliamo prudenza: aspettiamo l’esito e fino allora concediamoci almeno il beneficio della speranza. Spes ultima dea…
Tutti questi attestati di stima di Guardiola e dei suoi calciatori stridono rispetto alla frase che tutti loro hanno piu’ e piu’ volte dichiarato in queste ore…NON ci conoscevano!
Sapevano poco o nulla della finalista di Champions.
Inesistenti per loro, detto e ridetto piu’ volte.
Ecco ragazzi, fate in modo che si ricordino di Voi(in maniera negativa per loro) per i prossimi 20 anni !
Forza ragazzi!
Evviva l’Inter
Bravo Mare… e, aggiungo un’altra cosa che ho letto dell’intervista di Guardiola di oggi rilasciata a Sky: ” L’Inter ( come le altre squadre italiane), quando è sullo 0 a 0 , pensa di essere in vantaggio… hanno una mentalità diversa “.
Forse , ha ripensato alla partita di ritorno a Barcellona della semifinale del 2010… ma, in quella occasione, in effetti sullo 0 a 0 , in virtù del risultato di andata eravamo veramente in vantaggio noi !
Manchester City – Inter 4 -0
e sono stato, forse, troppo ottimista.
‘notte
Grandeeeeee
Grazie Forte.
Non dormo tranquillo lo stesso. Ma grazie.
Che poi non dormire sapendo già il risultato è stupido. Ma che vi posso fare?
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In Fortebraccio we trust.
(c/o Giorgio)*
*inserzione a pagamento
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ops! 😀 “Insieme” come dice Inzaghi!
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Nuovo post!