No, niente. Mi infilo tra un vostro racconto e una vostra sfilza di foto – che continueranno ancora per un po’ – per ringraziarvi.
La vita di questo piccolo libro – lo dico con leggerezza, così com’è leggero lui, il libro – sta risultando molto più movimentata del previsto. L’approdo di oggi sul Corriere.it, come il giocoso attacco al podio della classifica dei libri di sport di Ibs.it, sono cose che non mi aspettavo. Forse perchè non mi aspettavo niente di che in assoluto.
A un certo punto, tre mesi e mezzo fa, tutti ci siamo trovati a pensare ad altro. Prima noi lombardi, poi tutta Italia, poi tutto il mondo. Mondo che, da settimane e settimane, non fa che rinviare cose, accantonarne altre, ridimensionarne altre ancora. Figurarsi un piccolo editore e un piccolo autore con il loro piccolo libro (lombardo, pavese, vogherese). E se l’amico Giorgio, chessò, a fine marzo, nel pieno della negatività e dopo un mese ad aspettare inutilmente almeno una luce in fondo al tunnel, mi avesse detto “oh, pazienza, che ci vuoi fare, è andata così”, io gli avrei detto “Vabbe’, grazie lo stesso, ci abbiamo provato, maledetto Covid”.
E invece no, proprio nel momento più drammatico del lockdown questo libro ha iniziato la sua personalissima Fase 2: il relax. L’avevo scritto, riletto, sistemato, agghindato per le feste (il lockdown ha consentito ad Andrea di prendersi più tempo per la copertina). Bòn, basta, quel che dovevo fare l’avevo fatto. Relax. E intanto con Giorgio – tra continui annunci e smentite in generale sulla riapertura e, in particolare, sulla riapertura delle librerie – ogni tanto ci si sentiva e si pianificava, buttando lì qualche data per le uscite, seguita dall’immancabile “più o meno”. Non è rilassante?
Esce l’ebook, poi esce il cartaceo, con le frontiere ancora chiuse e quindi confinato in provincia di Pavia. Per il resto, “solo” piattaforme on line e un servizio vecchio stile in cui tu scrivi all’editore e lui ti manda il libro con quelle ricevute con la carta carbone, you know? Riprendo in mano il blog, scrivo a raffica come non facevo da un po’ – cosa saranno stati? Tipo dieci anni? -. Una promozione a costo zero, a chilometro zero, tra blog e social, al limite un po’ di usura ai polpastrelli. No, dico: non è rilassante?
Per tutto il resto, da lì in avanti, non posso che ringraziare voi, perchè io non ho fatto più nulla di speciale. Sì, vabbe’, ok, a parte fare il campo centrale tipo “Tutto il calcio” e giocare un po’ con tutti, ormai da un mesetto e mezzo, sul filo dei ricordi e del presente. Ma questa Fase 3 l’ho trovata divertente, molto, anche perchè mi sono rilassato a scrivere cose e rilassato a leggere le vostre. Con quel rito nato assolutamente per caso dello scambiarci foto e del raccontarci i nostri 22 maggi, tutti così uguali eppure strepitosamente diversi, come se ogni giorno verso sera ci ritrovassimo a bere una birra e a dirci cose nerazzurre, una seduta di Interisti (poco) Anonimi, “Ciao, sono X e sono sobrio da sempre”.
Ed è successa una cosa che quando la raccontano gli scrittori veri mi è sempre venuto il dubbio che fosse una cazzata, e invece mai come questa volta ho scoperto che ha il suo perchè. E forse è vera. Il libro ormai non è più mio, è vostro. Al limite nostro, ma non più mio. Ed è davvero una cosa bella. Anche questa, non me l’aspettavo.
Saluti a Grigio47…
Maddai…l’ho fatto apposta…
(falso, ma in qualche modo dovevo sfangarla)
😉
E comunque Giorgio anch’io.
Tie’
🙂
Chettepareva… 🙂
Ah, no, adesso che ci penso… Ora posso anche smettere di far “la posta”, roso dall’insano spirito di competitività… Tanto vince sempre uno col nome più bello del mondo 🙂 🙂 🙂
Pensa che, anni fa, non sapendo quale nome scegliere…scrissi su questo blog col nome di Klinsmann.
Poi son stato assente un bel pezzo e quando sono tornato ho usato il mio vero nome ( che poi – con un pizzico di arrogante compiacimento – è anche il nome di uno dei miei vini preferiti, il Giorgio Primo…).
Settore for President!
Non c’entra un caxxo, ma mi andava di scriverlo!
A M A L A (anche a Napoli, che alla fin fine è più vicino di quanto si possa credere; forse me ne renderò conto sabato pomeriggio: “che fai stasera? Bah, mangio una pizza e, ah già, guardo anche la partita”
PS: è più lungo il corollario del commento.
Quasi quarto! Come Sector..che se lo merita, eccome!
Attendo trepidante il book..
Non ci sono più parole, dal Corriere al Time il passo é breve, dove finirà questo incredibile libro?
E dato che Sector dice che é anche nostro potremmo aspettarci una fotina personale in copertina 🙂 ??
Scherzi a parte, complimenti all’autore,
geniale, graffiante, autoironico, interista, mmmitico!!!
Buona serata a tutti
PS: e se i derelitti cuginastri domani sera ci togliessero dai maroni la gobbaccia?
E comunque anch’io!
Tiè!
E prima di voi!
Tiè tiè tiè!
🙂
Non so voi, ma leggere (oramai da diverse settimane) i post giornalieri del nostro fratello Settore, mi ha reso meno tragico il periodo di merda che ci è capitato. Ho apprezzato tantissimo l’iniziativa, ovvero, quella di aver dato visibilità a qualcuno di noi (seppur celato da mascherina o quant’altro… ).
Grazie Roberto!
E fanculo Chiellini!
???
Scusa la scarsa immaginazione, ma… Che vuol dire “Anch’io” e “Prima di voi” ?
1) Hai letto.
2) Hai scritto.
3) Hai comprato il libro.
4) Sei “geniale, graffiante, autoironico, interista, mmmitico”, come dice Lothar nel commento precedente al tuo, riferendosi a Settore.
5) Hai compiuto più di una delle azioni precedenti.
6) Non hai compiuto alcuna delle azioni precedenti.
7) Hai per nome “Giorgio” ma non volevi dichiararlo e hai scelto “Enzo”.
8) Volevi soltanto scrivere “Tiè !” a gente che sta un po’ inflazionando il blog.
9) Hai sbagliato tempo/commento/blog.
10) Una delle ipotesi del punto 9.
11) Nessuna delle ipotesi del punto 9.
12) Padelli ( lo sapete che non resisto molto senza scrivere stupidate…).
13) Tutte le ipotesi del punto 9.
14) Varie ed eventuali.
15) Mausoleo di Lenin ( cit. ).
Sono felice del tuo successo, della mia foto pubblicata, del Triplete, del fatto di avere la prima edizone di Settore 4C…, di essere Interista e di considerare la J**e una merda. Vedi xò di continuare ad aggiornare il blog che rimane uno dei pochi siti di interismo vero e genuino, pieno di ironia ed educazione. X me l’unico blog dopo la scomparsa di interistiorg.org. Grazie Roberto e un abbraccio alle nutrie di Pavia
Successo meritatissimo
sia per i sacrifici psicologici
(essere interisti è come essere psicologi di sé stessi, Marzullamente farsi una domanda e darsi una risposta)
e per i sacrifici di penna o di tastiera
(a te la scelta, anche se di penna mi sembra più poetico)
nati dal tocco del fondo nerazzurro in un pomeriggio romano di maggio
e arrivati al sublime trionfo in una serata di maggio madrilena e che continuano ancora.
Solo grazie, come cantava Frà Cionfoli.
(qui sarà contento Don Stefano)