Maggio 2010-maggio 2020: quanti ricordi, non basterebbe un libro (st. 1, ep. 6)

(ma no dai, in realtà uno basta)

Stagione 1, episodio 6

(città del nord capoluogo di provincia, Fase 2 everywhere, interno notte, prime zanzare)

(continua)

6 maggio. Ci abbiamo vinto una Coppa Uefa, many many years ago.

Siamo sempre quelli del 5 maggio, di quel 5 maggio, quello là. E invece è un mese anche di bei ricordi, tipo Parigi. Così come la Juve pensa sempre a quel 5 maggio, quello là. E invece a maggio ne ha combinate di cotte e di crude.

Allora è vero che pensi sempre alla Juve.

Anche la Juve pensa sempre a noi. Il like di Andrea Agnelli al tifosastro che dice di non volere lo scudetto Covid a tavolino “perché non siamo l’Inter” è davvero deprimente. Cioè, il primo pirla che passa paragona un campionato rivisto penalmente a uno interrotto da una pandemia mondiale e il presidente mette “mi piace”? Tu dimmi se non sono ossessionati loro.

Moratti gli ha risposto.

Meno male. Gli voglio tanto bene

Povera Juve, dai. Ti sei messo anche a gufare sistematicamente e in gruppo, il Bilderberg dell’anti-gobbismo. Non è bello.

E’ una piccola forma di resistenza civile. E’ divertente. E non è reato. Nemmeno con un millennio di gufate otterrei un giusto risarcimento.

Torniamo a noi. Il 6 maggio 2010 cosa è successo?

Non è successo niente. Era un giovedì, metà squadra aveva la borsa del ghiaccio sulle caviglie per la corrida della sera prima, Sneijder e Lucio erano in dubbio per le partite decisive, sulla nostra bacheca c’era una coppa in più, il Triplete era ancora possibile, anzi, era più vicino. Pensavamo al Chievo, alla Roma, al Siena, al Bayern.

Alla Juve no? Chiedo per un amico.

E’ juventino?

Chi?

L’amico.

No, dai, sei malato.

Li odio. E loro odiano noi. E me.

(6 – continua)

COMUNICAZIONI DELL’AUTORE. (alla faccia del virus e della crisi dell’editoria, il libro è stato stampato e spedito a destinazione: giace da poche ore nel garage dell’editore. Non è bellissimo? Nella sua forma cartacea, si troverà presto online o direttamente dall’editore stesso, mentre in libreria arriverà solo a Pavia e provincia, perché per motivi umanitari abbiamo voluto dare la precedenza a questa terra con il peggior clima d’Italia e popolata da mostruose creature. Per i più evoluti tra voi, la versione eBook è già disponibile tipo su Ibs, Amazon, Mondadori Store, Kobo, Librerie.Coop, Hoepli, Il Libraccio e siti del genere o, se volete darvi un tocco internescional, nientemeno che su Barnes&Noble – quando cazzo mai vi ricapita di ordinare un libro da Barnes&Noble? – e BajaLibros.com. Tornando ai feticisti della carta, in attesa che tecnicamente approdi su Ibs et similia, per ingannare il tempo potete scrivere a giorgio.macellari@alice.it e avrete tutte le info) (cioè, ve lo spedisce anche) (dietro pagamento, immagino. Ma non sono affari miei)

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4 risposte a Maggio 2010-maggio 2020: quanti ricordi, non basterebbe un libro (st. 1, ep. 6)

  1. TOTO scrive:

    Primo per una volta.
    Ora leggo.
    A M A L A

  2. luca scrive:

    ok, ma il tuo editore è rincoglionito. 10 euro l’ebook?!

  3. Oannes scrive:

    Terzo, per la terza volta! Triplete!

  4. Bandini scrive:

    Nel gennaio del 2010 iniziai a leggere questo blog, e dopo poco a scriverci scemate e conoscere gente fantastica.
    Non avevo mai frequentato un blog prima di allora. Fu un anno che…vabbè.
    Dopo aver vinto tutto conobbi la madre di mia figlia.
    Il primo appuntamento serio l’avemmo una sera in cui la raggiunsi al lavoro subito dopo aver presenziato, a poche decine di metri di distanza, alla presentazione di un libro del caro vecchio Sector.
    Sector, velha chinela, ti voglio bene.

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