Inter, la svolta è social (Lato B)

romolo
Vivo ancora di rendita sull’endorsement di Cassano: è in qualità di blogghe, infatti, che vengo invitato a una conferenza stampa alto di gamma nella sede dell’Inter, e quindi lascio Pavia per recarmi a Milano con il cuore colmo di gioia e trepidazione. Arrivato all’arcinoto parcheggio di Anorthosis Famagosta, vengo accolto da un cartello luminoso con la scritta “COMPLETO”, che in altri momenti mi avrebbe gettato nella più cupa costernazione, e in altri momenti ancora avrei interpretato come un preciso segno del destino prima di effettuare un’inversione a U e tirare giù qualche santo.
Ma non era uno di quei momenti.
Il blogghe è atteso in corso Vittorio Emanuele e no, no!, non può tornare a casa. Sei al completo, Famagosta del mio cazzo? E io vado avanti. Sgommata tipo James Bond sulla Nomentana, derapata al semaforo, impennata alla rotonda e mi trovo nei pressi della fermata di Romolo, dove con un gran culo trovo posto on the road. Ce la posso fare. Mentre corro mando un messaggio al mio amico Nick Rhodes, “Sono in fottuto ritardo ma arrivo, monscerì”, e mi calo nelle viscere di Milano.
corso
Esco in piazza Duomo, corro sotto una leggera pioggia verso il rutilante mondo di corso Vittorio Emanuele dove, con mio enorme scuorno, mi accorgo che non ci sono i numeri civici. No, poi ci credo che Pisapia si dimette: questa città è una giungla. Dopo settecento vetrine di abbigliamento, noto un portone e uno stemma amico sul petto di un uomo che presidia la hall.
“Arghhhh, non chiudere!”
ululo a una persona sconosciuta, che mi fissa spaventato come se avesse visto lo yeti uscire da Zara. Raggiungo l’uomo con lo stemma amico, che mi accoglie e mi scorta verso la meta tanto agognata. C’è una porta a vetri con scritto Inter, si apre e si entra nell’Inter. Nell’Inter! Vorrei tanto rotolarmi sulla moquette ma non posso. Ora, capisci ammè, sono le 13.05, forse 13.06, sono stato protagonista di quattro miracoli nel percorso (trovare una nuova fermata del metrò al primo colpo, trovare posto per la macchina, prendere la metro al volo in due fermate) e potrei ritenermi più che soddisfatto. La conferenza stampa è fissata per le 13 e quindi figuriamoci se non c’è il quarto d’ora accademico, ahhhhh jamme, traaaaaanqui, dobbiamo ancora iniziare, prenditi un caffè, figuuuuuuurati, mancano ancora dieci colleghi, a casa tutto bene? Cioè, potrei addirittura essere in anticipo.
No.
Potevo esserlo in un’altra vita. Ora il management dell’Inter è tutto inglese e la conferenza stampa è iniziata alle 13:00:00, con telefonata a Greenwich per sapere se l’orologio era in bolla. Così, quando aprono la porta della sala del board, dove tutti stanno già ascoltando il Ceo (rumore di tuoni), ecco, in quell’istante, in quel preciso istante, quando la porta fa un leggerissimo click e si apre, e mi cacciano dentro con un gentilissimo calcio in culo, ecco, in quel momento
tutti guardano me.
Mi guarda Bolingbroke che sta parlando, mi guarda Zanetti, mi guarda Claire Lewis, mi guarda Garth, mi guarda l’intero ufficio stampa, mi guarda l’interprete, mi guardano tutti gli altri. E mi guarda Nick Rhodes, uno sguardo di affetto e di prostrazione insieme, tipo quando un padre guarda un figlio che ha appena fatto una cazzata, tipo mettere il diesel al posto della benzina o accendere fuochi d’artificio in casa o mettere incinta un’attricetta, e mi lancia un’occhiata di cui inequivocabilmente colgo il senso:
“Ma tu dimmi, è questa l’ora di arrivare?, noi qui siamo precisi, mica come voi a Pavia, santa madonna, cos’hai nel cervello, una nutria?, qui non metti più piede, ho già fatto affiggere la tua foto all’ingresso tra gli indesiderati, esattamente in mezzo tra quelle di Moggi e di Comandini”.
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Comunque, la conferenza stampa subisce per causa mia un’interruzione di circa 7 millisecondi – perchè ormai sono tutti precisi, mica come prima – e io mi rassereno. Mi indicano la mia sedia, è davanti a Scarpini e di fianco al buffet, e questo è un colpo basso per uno che è a dieta da cinque giorni. Ascolto i dirigenti parlare sotto l’effetto di un effluvio di tramezzini e insaccati, e temo il momento – perchè so, date le condizioni, che potrebbe arrivare, e che non potrei fare nulla per fermarlo – in cui mi alzerò, mi straccerò la camicia tipo Hulk e afferrerò 17 panini e me li caccerò in bocca uno dietro l’altro come Poldo Sbaffini dopo aver gridato
“Via la libertà, viva l’Inter, abbasso le diete, Juve merda”.
Per fortuna la conferenza stampa finisce in tempo. Mentre la gente è impegnata nei convenevoli, io ingoio un panino al prosciutto senza nemmeno masticarlo.
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Capisco, nel frattempo, che nessuno ce l’ha con me per quella storiaccia del ritardo, che sono in un luogo amico, anzi, sono proprio in paradiso, vedo milioni di coppe attraverso la vetrata, vedo la storia, vedo Nick che mi sorride, e vedo il direttore commerciale che viene verso di me e mi dice
“Nice to meet you!”
e a me non viene la risposta, ma solo un largo sorriso. E quindi, senza proferire verbo, gli stringo la mano con un inchino che manco Nagatomo.
Poi passa la direttrice marketing, che mi saluta in italiano e io – che ero pronto a rispondere in inglese – resetto velocemente e rispondo a tono. In un attimo di distrazione generale, mi defilo un attimo e ingoio un panino pomodoro e mozzarella. Arriva Nick, molto cordiale, quattro chiacchiere, che armonia, che comunanza!, ormai sono perfettamente a mio agio. E infatti corrompo la Sabine e andiamo a farci le foto nella sala delle coppe come due studenti in gita.
coppe
Quando torno nella sala del board a riprendere la giacca, trovo Nick e Claire. “Ti presento Roberto Torti, è un noto blogghe“. E il direttore marketing mi allunga deliziosamente la mano per una ri-presentazione, questa volta preceduta dall’introduzione very cool  di Nick. “Davvero?”, fa lei. E io, ciondolando il braccio tipo Gene Kelly: “Ma no, è lui che mi vuole bene”. Nick rincara la dose: “No no, è uno molto seguito”. “Devo avere paura?”, mi fa la lady. E io, “Ma nooooo”, e anche Nick le dice “Ma noooo, poi è uno che ci mette molta ironia”, e lei mi sorride e io anche, sorridiamo tutti, e Nick la prende sottobraccio e la porta via, verso un’altra stanza, in un altro luogo dell’Inter, e capto che le sta dicendo altre cose su di me, tra le quali mi sembra di cogliere la parola “cialtrone”.
Esco, prendo due metro ancora al volo – 4 su 4, record all time mai più migliorabile – e in mezz’ora sono a Pavia. Ma ci pensate a che culo abbiamo a essere interisti?
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71 risposte a Inter, la svolta è social (Lato B)

  1. IvanoBordon scrive:

    Primo!!!
    Juvemerda

  2. TOTO' scrive:

    Primo (io?) e bellissimo (il post, sia chiaro!)

  3. Flavio Mucci scrive:

    Ho passato tutta la mattina con un retropensiero su quel : “Lato A” , che ovviamente presupponeva un lato B, il quale in questo caso come nei migliori 45 giri degli anni sessanta è il vero successo del disco.
    Grazie di averci fatto entrare nell’INTER.

  4. TOTO' scrive:

    Azz, secondo (a pari merito, però).
    E, poi, dietro uno che aveva il numero 1 sulla maglia (quindi è giusto).
    Non come adesso che vedi un portiere col 30, uno col 99 e uno col 115 (ah, no!)

  5. rocco tripodi scrive:

    “Ma ci pensate a che culo abbiamo a essere interisti?”
    Sempre, tutti i giorni.
    Grazie Settore

  6. TOTO' scrive:

    Viva il nostro “blogghe”.
    Ma, com’è ‘sta Claire, dal vivo?

  7. Elisa scrive:

    Certo che si, cialtrone del mio cuore.
    😀

  8. boombastic scrive:

    Cazzarola, risparmiando sui tramezzini che si sono sbafati quei cialtroni di blogghe(s), potevamo pagare un anticipo sull’ingaggio di Yaya Touré…

  9. estecambiasso scrive:

    Ma si chiama lato B perché hai avuto culo?
    Comunque, mi sono cappottato dalle risate.
    Unica cosa: lascia stare i panini, che pesano come passivo sul fair play finanziario.

  10. intervincit scrive:

    Grande Settore numero uno dei blogghe e dei mangiatori di tramezzini.

  11. vittorio scrive:

    millemila panini
    e gnanca na birretta
    un’ombra
    un spriss…
    milanesi…

    • Wolf Tail scrive:

      Abbiam fatto di peggio.
      Tipo millemila trequartisti e 0 esterni, quando l’allenatore voleva giocare con gli esterni e non con i trequartisti.
      SÌ, blogghe poteva andare molto peggio. Tipo 0 birra 0 panini e 1 rocchi.

  12. alois scrive:

    E’ il mondo alla rovescia. Piloti che si schiantano volontariamente, carabinieri che rapinano supermercati e moggi che fa l’offeso.

  13. Nuccio Dimartino scrive:

    come sempre grandissimo Sect sei tutti noi 🙂

  14. Rubens scrive:

    Alois
    Guarda la classifica. Non tutto è alla rovescia… 🙂

  15. Internazionalista scrive:

    Settore
    che lato B che hai! 😉

  16. Enzo scrive:

    OT, ma vi consiglio di leggere attentamente.
    Travaglio: ‘Calciopoli? Moggi ringrazi di averla fatta franca’
    Marco Travaglio, giornalista e direttore de Il Fatto Quotidiano, ha parlato a Roma Radio di Luciano Moggi dopo la sentenza della Cassazione su Calciopoli:
    “C’era poco da discutere già con le intercettazioni, questi signori dovrebbero ringraziare di averla fatta franca. Ma la gente ormai sa cosa sia la prescrizione, che libera gli Stati dal dovere di inseguire i colpevoli di alcuni reati
    Se io vengo preso con le mani nel sacco che ci vado a fare al processo, 10 anni, pagando l’avvocato. Se trovano delle prove clamorose a carico mi conviene patteggiare ed evito di intasare la giustizia con tre gradi di giudizio. Così funziona nei Paesi seri, nei Paesi anglosassoni, dove se uno sa di essere colpevole patteggia e gli viene fatto un po’ di sconto sulla pena. Da noi è diverso, la prescrizione non finisce mai. Il caso di Calciopoli è da scuola: tu vieni condannato in primo grado, fai appello, vieni ricondannato in appello, fai ricorso alla Cassazione e la prescrizione scatta pochi mesi prima che arrivi il verdetto di Cassazione, quando già il giudizio sui fatti aveva stabilito che tu sei inequivocabilmente colpevole. Nessuno ha mai avuto il coraggio di fare una riforma che ci equipari agli altri Paesi, e cioè dopo la sentenza di primo grado o la sentenza a giudizio la prescrizione, si ferma, non c’è più. Per cui tu se sai che sei colpevole ti giudicheranno, se sei innocente ti salveranno, ma almeno si arriva alla sentenza definitiva.
    «Se tu sai che puoi arrivare in prescrizione ti paghi l’avvocato per andare in Cassazione, se sai di non avere speranze come gli imputati di questo processo non avrebbero fatto ricorso in Cassazione, avrebbero patteggiato in primo grado o in appello. Questo meccanismo ha allungato ulteriormente i tempi della giustizia perché tutti fanno di tutto per allungare il processo. Hanno intasato i tribunali, e nel 2005 il governo Berlusconi ha tagliato i tempi per la prescrizione. Ciò che prima si prescriveva in quindici anni ora si prescrive in dieci, ciò che prima si prescriveva in 10 si prescrive ora in 7 anni e mezzo, che è il caso di Calciopoli. Senza fare nulla per accorciare i tempi dei processi, ma anzi cercando di allungarli e nello stesso tempo più lunghi fai i processi più corto diventa il tempo per arrivare in prescrizione, una follia. A questo punto il processo, se si fosse fatto con le vecchie regole, sarebbe finito con le condanne, e qualcuno di questi signori sarebbe finito finalmente in galera. Con le nuove regole l’hanno fatta franca tutti e adesso si lamentano pure, rivendicando invece di accendere un cero a “San Silvio”.
    La prescrizione comincia a ticchettare nel momento stesso in cui è commesso il reato, non nel momento in cui viene scoperto, quindi dal momento in cui tu commetti un reato al momento in cui ti beccano già è passato del tempo, quando succede bisogna andare verso le indagini, i vari appelli… Il Sistema è fatto apposta per salvare i colpevoli potenti.
    Questi furbacchioni che adesso recriminano perché non rinunciano alla prescrizione? Se uno sente di essere innocente non può tollerare di salvarsi in prescrizione, vorrebbero l’assoluzione, come ha fatto l’arbitro De Santis».
    «L’associazione per delinquere è un gruppo di persone, almeno tre, che si mettono insieme per fare un reato. Ma devono avere la finalità di un reato, e per Moggi è era la frode sportiva. Questa è una leggenda che il campionato sia stato truccato. Il giudice dice “non sta a noi giudicare come sarebbero andati a finire i campionati senza l’associazione a delinquere.” Questi hanno messo in atto delle azioni per scegliere gli arbitri, organizzare dei vertici calcistici con uomini di stretta fiducia, per mandare in serie B le squadre che non si inginocchiavano a baciare la pantofola di Moggi e agli altri, per costringere a fermare chi contestava questo sistema. Non è vero niente che la sentenza dica che i campionati erano regolari, la giustizia ordinaria ha detto che erano irregolari, revocandone gli scudetti.
    Io resto convinto che la Juventus fosse la squadra più forte e non avesse bisogno di truccare i campionati, ma per Moggi è un’aggravante. Io da juventino ho sempre saputo chi fosse Moggi, ne ho anche fatto un libro. La Juventus era l’unica squadra che non era mai retrocessa, ci voleva Moggi. E invece di prendersela con questo signore che l’ha mandata in serie B, anche se sarebbe dovuto succedere di peggio insieme agli altri club sanzionati, lo difendono. Vuol dire che si è ottusi. Moggi avrebbe dovuto temere di incontrare un tifoso della Juventus e invece è successo il contrario»

  17. Internazionalista scrive:

    Non fa una piega, però, Caro Travaglio, la Juve NON era l’unica squadra a non essere mai retrocessa!
    Un giornalista dovrebbe saperlo.
    Adesso sì, ne è rimasta una sola!

    • Nino scrive:

      Internazionali’, vedi bene che costoro non solo sono B-prescritti ma anche B-retrocessi poiché, per ciò che concerne la retrocessione, stanno all’avanguardia piú di tutti gli altri, visto che sono arrivati ultimi nel lontano campionato del 1913 e poi sono stati ripescati.
      Quindi è da ben prima del 2006 che noi siamo gli unici a non essere mai retrocessi.

  18. Nino scrive:

    Bravo, Robbe’… Bravo!
    E che culo abbiamo a non doverci vergognare della nostra fede.
    Mentre altri, molti, non possono fare altrettanto, poveri loro.
    L’unica squadra che ha il privilegio di veder associato al proprio nome l’aggettivo ‘Grande’.
    E l’unica squadra capace, al solo pronunciarne il nome, di costringere i prepotenti del calcio italiano a sobbalzare e ad abbassare gli occhi.

  19. corso46 scrive:

    Travaglio, da gobbo quale è, se la prende con Moggi ritenendolo l’unico colpevole di avere mandato la giuve in B.
    è come uno di Forza Italia che ce l’ha con Previti per via del Lodo Mondadori…
    ma chi crede di prendere per il culo?
    è quella società di merda lì il male del calcio, Italiano e non, come hanno avuto modo di conoscerla anche all’estero ben prima di Moggi.
    scriva qualche cosa anche sulla prescrizione del processo sul doping, scriva qualche cosa sul calcio scommesse anni ottanta quando Boniperti mise a tacere un testimone al processo corrompendolo con ottanta milioni di lire, per non fargli dire che la partita Bologna- Juve era stata comprata dai gobbi.
    sia coerente fino in fondo e dica le cose come stanno, non se la prenda solo con un tirapiedi arrogante che ha voluto strafare avendone le capacità criminali già rodate in altri ambiti societari e per questo preso dalla gobba per affinità elettive.

    • Mick scrive:

      Beh dài Corso, considerando che è juventino è già tanta roba, pensa a quello che riesce a dire un Mughini, che passa per intellettuale…ma forse lo è considerando il q.i. medio dei gobbons! 😉
      Queste cose di Travaglio su calciopoli le avevo già lette e devo dire che non c’ è una virgola di ciò che scrive che non condivido, soprattutto sull’ atteggiamento che i tifosi juve DOVREBBERO avere nei confronti di chi li ha macchiati indelebilmente solo per delirio di onnipotenza, ‘chè quella squadra era davvero formidabile e non aveva bisogno di nulla se non di scendere in campo e giocare, concetto un po’ astruso da sempre dalle nostre parti, sigh!

  20. corso46 scrive:

    Mick
    ritenere Moggi la causa della loro retrocessione è solo una grande ipocrisia, lo sanno tutti che le gobba era perfettamente a conoscenza di quello che stavano facendo tanto è vero che si sono affrettati a patteggiare la pena accettando la serie B mandando fuori dai coglioni Moggi seduta stante, proprio per scaricargli tutte le colpe addosso, a lui e al resto della triade.
    Travaglio dovrebbe dire che una società onesta e seria non avrebbe dovuto dare in mano tutto quel potere a Moggi dal momento che questi era già stato inquisito e processato per illecito sportivo e induzione alla prostituzione quando era al Torino.
    ma ovviamente, invece che essere un deterrente è stato acquisito come un titolo di merito e quindi assunto.

    • Mick scrive:

      Travaglio parla al plurale, “Moggi e gli altri”, sono sicuro che pensa esattamente quello che pensiamo noi e ritiene superflue certe precisazioni, le da per scontate.
      Il paradosso è che ora come ora è lui a dover temere di incontrare uno juventino, non Moggi, vista l’ ottusità cronica che affligge quel popolo!

  21. neroazzurro-rosso scrive:

    E di questa “nuova verità”?
    I gobbi ne terranno debito conto?
    http://www.sportstadio.it/articoli/calcio/serie-a/1998-falsato-projuventus/1053857/

  22. Massimo non Moratti scrive:

    Settore hai pensato di scrivere il tuo blog anche in indonesiano? Faresti sbellicare dalle risate i nostri milioni e milioni di tifosi dagli occhi a mandorla! Gli verrebbero anche le zampe da gallina.

  23. tagnin scrive:

    pretendere abiure mi sembra irrealistico comunque, noi sappiamo come sono andate le cose, gli esseri umani con la tara di tifare quella roba anche, il resto sinceramente si fotta, anche se ci sarebbe da ritirargli la tessera elettorale perché se tanto mi dà tanto votano compatti gente al loro livello di inciviltà, ignoranza e bassezza morale
    le affinità elettive, come diceva qualcuno

  24. Internazionalista scrive:

    Ah ragione corso.
    La juve non poteva non sapere!
    Il fatto stesso che uno come moggi fu preso (dall’avvocato!) è indice di questo.
    Comunque Travaglio, anche come juventino, lo ammiro perché queste cose le dice sin dal 2006, appena dopo lo scoppio dello scandalo.
    La questione del ’98, riemersa con le dichiarazioni di Carraro, si inserisce magnificamente nel decennio moggiano, a riprova del fatto che se andiamo a vedere tutti i campionati di quel periodo forse (e magari anche senza forse) capiremmo che sono stati tutti falsati dall’associazione e delinquere che era (è?) la juve.
    Ci metto anche, alla fine degli anni ’90, il doping accertato ma finito anch’esso in prescrizione, che se andava invece in condanna avrebbe tolto alla juve svariati scudetti e anche l’unica Champions che hanno (che comunque rimane dopata!).
    Ci metterei pure il 2002, in cui anche in quell’anno ce ne hanno fatte diverse per non farci vincere, ma lì, ahimè, una parte della colpa è anche nostra, nel non essere andati a Roma con gli attributi sfoderati, a vincere senza se e senza ma.
    Se insomma andiamo a vedere sarebbero parecchi i trofei, sia in patria che all’estero, che gli juventini dovrebbero ridare indietro.
    E invece fanno addirittura le vittime, da 10 anni!
    Non rendendosi conto, per via della loro arroganza di padroni del calcio (e non solo), che si sono salvati solo perché siamo in Italia: in un paese civile sarebbero stati radiati, avrebbero dovuto ricominciare dalla terza categoria e pure con un nome diverso!
    Infine: dopo 28 processi persi su 28 (record europeo), come fa una società che ha patteggiato (quindi ammesso la sua colpa) a dirsi vittima e chiedere addirittura i danni?
    E la triade per chi lavorava se non per, e con, la juve?
    A queste domande risponderanno mai gli juventini senza tirare in ballo le solite amenità tipo tronchettimorattiguidorossipassaportiecc.?
    Penso proprio di no. Non possono rispondere.

  25. Internazionalista scrive:

    Ah, un’ultima domanda: se moggi fosse veramente innocente, come dice di essere, perché non rinuncia alla prescrizione?
    Col cavolo!
    E mica è scemo. Hanno fatto tutto sto casino proprio per arrivare a questo!

  26. corso46 scrive:

    Travaglio sta facendo passare il messaggio che anche la giuve è vittima di Moggi e dice chiaramente ai tifosi gobbi con chi se la dovrebbero prendere, mentre in realtà dovrebbe sapere benissimo che la giuve si è sempre comportata così anche senza di lui, approfittando della sudditanza psicologica che gli addetti ai lavori del calcio, partendo dagli arbitri fin su in federazione, hanno sempre avuto nei confronti di questa società per via del potere mediatico/economico che hanno sempre esercitato su di loro, bastavano poche battute dell’avvocato per far capire chi era stato gradito e chi no e agivano di conseguenza.
    però era stato abbastanza intelligente dal non esagerare nell’ingerenza ma di fare capire che un certo occhio di riguardo era ben gradito e difatti ne hanno sempre usufruito di occhiate del genere da che sono entrati in quel mondo per fare pubblicità alla Fiat.
    Moggi se fosse rimasto al Torino e solo ci avesse provato a fare uguale, lo avrebbero messo in croce alla prima telefonata, messo in galera e buttate via le chiavi.
    grazie alla gobba ha imperato per anni, quello che lo ha fregato è stato il pensare di essere diventato onnipotente, come ha detto Carraro, ed è entrato nell’occhio del mirino di tanta gente normale come tanti procuratori che gli vedevano fare il bello ed il brutto con i giocatori, i quali se vanno e vengono, poi alla fine qualche cosa dicono e certe cose sussurrate si vengono a sapere, come le era venute a sapere anche il Mancio e tutti quelli che erano dentro in quell’ambiente lì, ma senza prove non potevi fare altro che incazzarti e a insinuare qualche cosa, ma niente di più.
    evidentemente c’è stato qualche altro che i coglioni se li era rotti di più ed ha fatto in modo che persone come Auricchio prendessero in esame il soggetto per capire come cazzo avesse fatto a raggiungere una tale importanza scavalcando tutti gli altri.
    adesso lo sappiamo, ma senza la gobba dietro manco ci avrebbe provato.

  27. Flavio Mucci scrive:

    “fin su in federazione”
    Beh, il caso di Umberto Agnelli presidente della FIGC e contemporaneamente della Juventus la dice lunga sulla tradizione democratica di questo sfortunato paese, che ambisce al consesso dei paesi sviluppati occidentali ma ricorre spesso a modalità comportamentali da califfato.

    • corso46 scrive:

      si certo, me lo ricordo bene l’anno 1961 e la nuova regola confezionata apposta sull’invasione di campo, grazie agli uffizi del capo della FIGC…

  28. Wolf Tail scrive:

    La settimana è finita e nei prossimi giorni non ci sarà l’inter.
    Di solito la cosa mi infastidisce, perché il mio unico rito domenicale è l’inter.
    Ma questa volta, forse che forse, ne sono sollevato. Un week end tranquillo a grigliare, senza depressione post-partitam
    Comunque sia, molto interessanti le esternazioni di Carraro.
    Ma a questo punto mi domando, ha documenti sul 1998?
    posto che il Sig. Palazzi, per hobby, apre inchieste sportive su fattispecie già prescritte,
    Mi aspetto a questo punto una nuova relazioncina del tutto priva di contenuti fruibili ma utilissima ad infangare il… il? il ‘relazionato’? (È una roba così fuori contesto che non esiste nemmeno una definizione per la parte la cui condotta viene descritta. )
    Che ovviamente e giustamente non ci sarà, perché sarebbe un aborto giuridico.
    Ciò non toglie che se Carraro ha delle carte, dopo queste parole è tenuto a tirarle fuori, se non altro per consentire una seria inchiesta giornalistica.
    A corollario un ‘Moratti spieghi’ che calza sempre.

  29. simone scrive:

    Ciao a tutti. Voglio passare ad altro argomento; mi chiedevo perché Sconcerti abbia in antipatia così tanto la nostra squadra visto che non perde occasione di scriverle contro per un motivo o per l’altro……perché non si occupa con tanta acredine anche delle altre è soprattutto perché non scrive che Moggi deve rinunciare alla prescrizione come aveva detto di moratti dopo la faziosa relazione di palazzi peraltro priva di valenza giuridica? È solo prostituzione intellettuale alla ennesima potenza? Ditemi voi…….

  30. Internazionalista scrive:

    Non fate l’abbonamento a sky.
    E’ semplice.

  31. neroazzurro-rosso scrive:

    Abbonamento a sky e/o merdaset?
    Neanche regalato, guardo tutto in streaming!
    Forza Bulgaria!

  32. intervincit scrive:

    Leggo adesso dell’infortunio di marchisio e le invettive delle merde contro parrucchino, non sanno che gliel’ho tirata io idem per poBba e tevez sarà il prossimo.
    Chi mi fa incazzare nel bloggo è avvisato 😀

  33. intervincit scrive:

    Este
    con te giammai, se non ci fossi tu il bloggo perderebbe tanto,la stima nei tuoi confronti è tanta anche quando fai l’arrampicator di specchi 😀

  34. intervincit scrive:

    Piuttosto sulle dichiarazioni del mesciato sugli oriundi e della razza ariana italica mi piacerebbe sapere il vostro parere…
    Il mio è che farebbe bene a tenere la bocca chiusa come fece nel processo di calciopoli che se come allenatore sta dimostrando di non valere molto come intelligenza è anche peggio.

  35. vittorio scrive:

    intrvnct
    a me sembra che mancini abbia semplicemente espresso un’opinione tipo
    italiano è chi nasce in italia (ius soli)
    indipendentemente dalle origini dei parenti più o meno prossimi
    d’accordo o meno, non mi sembra niente di scandaloso
    imho

  36. simone scrive:

    Niente di scandaloso. Ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero in tale contesto.
    Stiamo parlando solo di calcio.

  37. corso46 scrive:

    Intervincit
    oramai il Mancio te lo sogni di notte e pur di dirne male ti inventi frasi razziste, ma dai più tu l’impressione di esserlo nei suoi confronti in quanto non dici mai il suo nome che è Mancini Roberto, ma lo identifichi con altri nominativi che non sono il suo soprannome come uso io, ma dispregiativi, tipo mesciato, smemorino fino ad arrivare a mettere in dubbio la sua intelligenza solo perchè non ci trova niente di Italiano in uno che per diventarlo sposa un’Italiana oppure ha discendenze italiche remote.
    gli oriundi sono sempre stati una furberia per avere giocatori forti in Nazionale, è consentito per legge ma nessuno vieta di dire come la si pensi ad un allenatore che magari ai suoi tempi non è stato considerato tanto come calciatore dai CT della sua epoca e in Nazionale non ha mai potuto dimostrare le sue grandi qualità come ha fatto in tutte le squadre che ha giocato.
    ricordando questo può immaginare l’amarezza di un calciatore Italiano qualsiasi messo da parte per fare giocare un Eder altrettanto qualsiasi, che tolto quello che sta facendo quest’anno e quello che ha fatto a noi Interisti, non è mai stato uno che facesse fare alle squadre in cui ha sempre giocato la differenza.
    uno come tanti, non un Sivori, un Altafini o un Angelillo che perlomeno erano fior di campioni, che pur non essendo giusto nemmeno allora un giocatore Italiano escluso se ne faceva una ragione, non essendo bravo come loro.
    ma Eder o Camoranesi nei Mondiali del 2006, chi cazzo sono?

  38. B&R scrive:

    Intervincit, con me sfondi una porta aperta.
    Ne ho solo letto, quindi concedo il beneficio del dubbio.
    Se fosse vera, non la metterei al pari delle dichiarazioni di tavecchio e sacchi perchè non è strettamente razzista.
    E’ semplicemente un modo di pensare medievale (in cui certo, il razzismo sguazza e ci si accompagna).
    La cosa preoccupante è che, purtroppo, non esce dalla bocca di un vecchio cresciuto a pane e bigottismo ma di un uomo giovane.
    Il che da l’idea di quanto siamo ancora arretrati.
    Intendiamoci trovo discutibile la pratica di cercare improbabili trisavoli per aggirare la norma sugli extracomunitari (ma ehi, onestà intellettuale vorrebbe che valesse anche per Zanetti e Cambiasso).
    Ma, detto questo, se c’è il documento le chiacchere stanno a zero.
    Tanto più che nel caso di Vazquez mi pare stiamo parlando della madre.
    Devo però dare atto al Mancio che se non avesse detto la puttanta io non saprei i nomi dei convocati per la nazionale e neppure della partita.

  39. estecambiasso scrive:

    Il razzismo non c’entra niente, dai.
    Non è la razza il problema, ma dove sei nato.
    Vale per i giocatori nati in Africa, in Oceania, in Francia o in Germania, senza distinzioni.
    Poi si può essere d’accordo o meno, ma il razzismo c’entra come i cavoli a merenda.
    Secondo la teoria di Mancini, Balotelli può tranquillamente giocare in Nazionale, essendo nato in Italia, mentre Schweinsteiger, se sposasse un’italiana o avesse la madre italiana non potrebbe giocare.
    Quindi, come vedete, la storia del razzismo è campata per aria.

  40. corso46 scrive:

    nessun teorema, solo un’opinione diversa da quella del CT Conte che invece gli oriundi li ha convocati.
    o non si può più nemmeno parlare senza avere un avvocato di fianco?
    io ho l’impressione che questa pruderie nei confronti di quello che dicono certi personaggi pubblici sia esagerata e va al di là nettamente delle intenzioni di quello che questi abbiano voluto dire, fino ad arrivare a sentenziare parole pesanti nei loro confronti perchè il ragionamento è che se lo hanno detto è perchè sotto, sotto lo sono, tipo cartina di tornasole.
    il che secondo me è una forma di razzismo vera e propria nei loro confronti, non di natura razziale ma intellettuale, la più subdola ma non nascosta, cioè di quello che si sente superiore intellettualmente e giudica gli altri o dei retrogradi o dei Minus Habens solo per via della sua presunta istruzione e capacità intellettiva superiore.
    oppure usano parole di compatimento perchè poverino uno non ci arriva a capire la complessità e l’altezza del loro pensiero.
    in parole povere ti ritengono una merdaccia come era ritenuto Fantozzi nei suoi celeberrimi film, ma in realtà le merdacce vere sono proprio loro.

  41. Wolf Tail scrive:

    “Non sono razzista perché fra borghi e Gullit scelsi gullit”.
    Chi usa un simile argomento per dimostrare che non è razzista evidentemente non ha argomenti validi per dimostrarlo.
    Tanto se più se questa vuole essere la rettifica al “il nostro calcio perde dignità nazionale coi troppi neri nelle giovanili” in un periodo in cui il nostro dignitosissimo calcio sfoggiava intercettazioni di Lotito, soldi figc per comprare migliaia libri di tavecchio, e prestanome criminali alla manenti.
    Altra roba è un’uscita, ancorché eccepibilissima, sull’elegibilità o meno di gente nata in Argentina (dove almeno metà dei cittadini ha qualche lontano parente dalla Calabria al Piemonte).
    Ci vedo più che altro uno spirito di nazionalismo leggero, che nonostante le assurdità di queste paese, avverto anche io, sebbene in un rapporto di amore odio.
    Puntualizzo però che non condivido l’uscita; se sei cittadino italiano sei eleggibile per la nazionale, se poi la meriti dipende esclusivamente dalle tue capacità.
    E soprattutto la trovo ‘istituzionalmente’ inopportuna, perché sono scelte del c.t. dell’italia, mentre lui è allenatore di un club italiano, e questa opinione dovrebbe tenersela per sé o al massimo confrontarsi con gonde, ma in privato e non a beneficio di polemiche mediatiche.

  42. corso46 scrive:

    razzista, simil fascista, smemorino, mesciato, semi analfabeta, retrogrado e ignorante.
    questo è l’identikit del signor Roberto Mancini noto allenatore dell’Inter che è venuto fuori da un blog Interista.
    e abbiamo appena cominciato…
    però vuoi mettere l’onestà intellettuale che trasuda da questo blog?

  43. tagnin scrive:

    comunque una cosa non esclude l’altra, se certe facilitazioni agli oriundi sono fin troppo larghe e andrebbero riviste (non è il caso di Vazquez ovviamente), è comunque necessario offrire ai nati in Italia da entrambi i genitori stranieri la possibilità di avere la cittadinanza italiana

  44. estecambiasso scrive:

    tagnin
    la cittadinanza italiana, per chi nasce in Italia da genitori stranieri, esiste.
    Semplicemente, se non ricordo male, bisogna vivere nel territorio per un tot di anni.
    Del resto, Balotelli ha cittadinanza italiana pur essendo nato da genitori stranieri
    (anche se il suo caso potrebbe essere diverso, poiché adottato da cittadini italiani)
    E, se devo essere sincero, non mi sembrano norme tanto assurde.
    Applicando lo ius soli nudo e crudo, basterebbe partorire in un ospedale italiano, magari in una vacanza di piacere di 3 giorni, per aver diritto alla cittadinanza italiana.

    • Wolf Tail scrive:

      La cittadinanza ti spetta dopo 10 anni di regolare residenza in Italia, anche se sei già maggiorenne e hai zero parenti italiani.
      Balotelli non c’entra nulla perché come hai poi precisato è stato adottato da genitori italiani, dunque è figlio di italiani, il che gli ha immediatamente conferito lo status di cittadino italiano. Cittadinanza doppia fino a 18, poi divenuto maggiorenne ha dovuto scegliere una delle due cittadinanze (perché in Italia un adulto può avere un’unica cittadinanza) e ha preferito quella italiana a quella ghanese.

  45. gianni scrive:

    Sono veramente veramente schifosi, dai vertici all’ultimo dei tifosi.
    Non bastano più gli aggettivi per qualificarli.
    Per stare alla recentissima attualità da notare l’ingratitudine verso Conte, senza il quale navigherebbero ancora nella merda in cui si erano ritrovati.
    E l’arroganza di smentire con un comunicato ufficiale delle società ( dopo due ore!!!!) il referto di un esame effettuato da un Centro di fiducia della Nazionale; l’ennesimo schiaffo alla federazione dopo i 440 milioini, i no agli stage e le polemiche col CT.
    Ma cosa aspettano a mandarli affanculo una volta per tutte??
    Ripepilogando: merde, ladri, infami, vigliacchi, mistificatori, falsi, dopati, arroganti, ingrati, delinquenti, prescritti.
    Sono curioso di vedere che fine fa il crociato di Marchiso. Non buona IMHO.

  46. neroazzurro-rosso scrive:

    Gianni
    non serve sprecare tempo a trovare aggettivi che li identifichino, semplicemente sono juventini, non c’è nient’altro da dire.
    Sulla questione oriundi: mi è sempre stato sulle palle vedere Camoranesi in campo al posto di Baggio, se non ricordo male, solo perchè, per l’ennesima volta, il pirla di turno doveva formare l’italjuve. Che poi fossero anche forti, nessuno lo mette in discussione ma da lì ad ignorare altri buoni giocatori ce ne corre.
    Mi piacerebbe che, anche se non succederà, per la prossima tornata di partite più o meno importanti Conte trovasse il coraggio di lasciare a casa tutti i rubentini per dare più spazio ad altri giocatori.
    Ma questa non è scienza, è fantascienza.
    Comunque sia, forza Inter e forza Mancio.

  47. simone scrive:

    State facendo sociologia su una semplice affermazione del Mancio. Sono pienamente in accordo con corso 46…….specie poi se in nazionale vengono chiamate pippe oriunde……ditemi che valore aggiunto può portare un Eder qualsiasi…….sicuramente se avessero convocato Messi il Mancio che di calcio ne capisce non avrebbe avuto niente da dire……

  48. tagnin scrive:

    gol con dedica a Mancini, ça va sans dire

  49. corso46 scrive:

    tagnin che sceglie Barabba e mette Cristo in croce
    ça va sans dire…

  50. simone scrive:

    Se Sabbatini ci fa davvero il regalo di prendere Handanovic e Mazzarri lo voglio d.t all’ INTER……Buona domenica……

  51. intervincit scrive:

    Lette tutte le vostre rispettabili opinioni io continuo a pensare che con un pizzico di materia grigia si può evitare di cadere nel calderone mediatico per la gioia delle p.i. poi se uno se le va a cercare con il lanternino come un pivello che non conosce la giostra giusto che ne subisca le conseguenze.
    Sugli oriundi noi che possiamo commentare tranquillamente tanto non ci fila nessuno…. penso che una nazione come la nostra che ha seminato nel mondo milioni di migranti anche le terze generazioni abbiano pieno diritto di sentirsi parte di una nazione. Lo scrivo pensando ai miei parenti emigrati negli anni 20 i loro figli si sentono italiani e a loro volta anche i loro si sentono tali e ci tengono a dichiararlo in particolar modo quando gioca la nazionale mettendo il tricolore dovunque tifandola, al contrario mio che dopo le gestioni gobbe degli ultimi anni la schifo,ma a loro queste situazioni di tifoseria di club interessa poco sanno solo di avere sangue italiano e continuano ad amarla.
    Corso
    mi pare di averlo già scritto ma per te che sei anziano e con l’aterioclerosi ormai in uno stato di non ritorno lo ripeto 🙂
    Il vezzo di appioppare dei nomignoli è un modo romanesco simpatico non offensivo, avrai sicuramente visto qualche film in vernacolo e avrai notato che ad alcuni viene messo qualche nome tipico del personaggio(es. er sorcio er pantera ecc…) anche nella realtà è così.A Mancini avevo messo “er cagasotto”per la vicenda calciopoli ma molti lo avete ritenuto offensivo allora ho virato sul “er mesciato” dopo aver visto una sera alla domenica sportiva quella parte della testa color giallo reso ancora più evidente dalle luci dello studio e così….
    Lo so che voi nordici siete meno ironici e prendete tutto sul serio però noi siam fatti così ma senza cattiveria 😉

    • corso46 scrive:

      guarda Intervincit, se c’è uno a cui piace ridere quello sono io ma dubito fortemente che tu abbia usato quei termini nei confronti di Mancini solo perchè sei uno ironico e per di più romano e quindi assommi le due cose per spacciarmi degli insulti come vezzeggiativi, visti i postulati che hai scritto sullo stesso.
      ti sta sulle balle, punto e fin qui niente di male, c’è mezzo mondo che sta sulle balle a me per cui figurati se posso farti il culo se a te ne sta sulle balle uno.
      è che io non sto lì a diventare matto per convincere gli altri del perchè e del percome come stai facendo tu per dimostrare il motivo che ti sta sulle balle e a inventarti cose fantasiose su di lui pur di criticarlo e dare peso alla tua motivazione.
      l’ultima sugli oriundi è significativa in quanto trattasi di una sua opinione spacciata per ignoranza e razzismo.
      gli esempi che fai sono addirittura in contro tendenza oltre che personali in quanto starebbero a dimostrare che un nero ad esempio il Balo, nato in Italia e quindi Italiano a tutti gli effetti, in realtà non lo sarebbe perchè figlio di stranieri e quindi si sentirà sempre della nazionalità dei genitori come fai intendere tu con i tuoi parenti.
      ai tempi Altafini aveva già giocato per il Brasile così come Sivori, Angelillo e Maschio lo avevano fatto per l’Argentina, ma non ho mai pensato a loro come a Garibaldi eroe dei due mondi ma a come degli oriundi a cui veniva offerta un’altra opportunità e venivano chiamati a giocare per la NOSTRA Nazionale per convenienza sia dei nostri CT che loro.
      idem Eder che ha accettato l’invito di Conte per via del fatto che i brasiliani di uno come lui non sanno cosa farsene, se no se lo avesse convocato Dunga ci sarebbe andato di corsa, altro che Italiano o Brasiliano, solo un opportunista, come i suoi illustri predecessori.
      per cui lasciamo perdere i nazionalismi, l’integrazione, la globalizzazione e il nuovo che avanza che qui di nuovo non c’è niente, solo storie vecchie dove a contare c’è sempre e solo l’interesse e la convenienza e su questo non ci piove, rimane il fatto che anche sta volta si è fatto l’interesse di uno straniero a scapito di un Italiano come è oramai consuetudine, perchè se no sei un razzista del cazzo.

  52. nicco scrive:

    Corso,
    “rimane il fatto che anche sta volta si è fatto l’interesse di uno straniero a scapito di un Italiano come è oramai consuetudine, perchè se no sei un razzista del cazzo”
    ma che cos’è che ti spinge a scrivere questo?

    • corso46 scrive:

      nella fattispecie un giocatore Italiano qualsiasi che non saprei non essendo nella testa di Conte, che è rimasto a casa e oltre a non avere avuto l’onore di indossare la maglia azzurra, ammesso che ci sia ancora qualche d’uno che se ne vanti, non ha avuto nemmeno la valorizzazione che questa dà anche in termini economici perchè se sei un Nazionale significa che sei ritenuto meglio di tanti altri e di conseguenza sul piano contrattuale ha la sua importanza.
      o no?

  53. B&R scrive:

    Che confusione.
    Tralascio il discorso etico/morale sul mettersi a fare distinzioni fra italiano ed italiano perchè “Neanche gli Dei possono nulla contro la stupidità umana” e mi concentro sull’aspetto calcistico.
    Simone, nerazzurro rosso …voi ne fate una questione di convocare una pippa od un giocatore piuttosto di un altro. Ma la discriminante non è essere oriundo o meno.
    Quindi è diverso da quanto dice il Mancio. Lui dice che non convocherebbe neppure Messi perchè non è nato in Italia.
    E del resto, a parità di genitori, la sua “regola” porterebbe a convocare un giocatore nato in Italia e che a due mesi si è trasferito in Argentina per non tornare più fino ai 25 anni. Ma non quello nato in Argentina e trasferitosi in Italia a due mesi.
    Dite che è un paradosso? Vogliamo parlare di Giuseppe Rossi?
    Nasce in Usa ed immagino che li cominci a giocare a calcio, facciamo all’età di 8 anni? A 12 anni viene in Italia a fare le giovanili ma dopo 4 anni è già in inghilterra. Da li, escludendo altri 6 mesi a Parma, si spara 10 anni fra Inghilterra e Spagna. Finchè non torna in Italia quando di anni ne ha 27.
    Oggettivamente non è possibile considerarlo un prodotto del calcio italiano.
    Cioè, Eder (per restare in tema) è in Italia da più tempo!
    Eppure lui ha entrambi i genitori italiani.
    Quindi facciamo che il problema cittadinanza lo risolva la politica, il calcio si limiti a prendere atto dell’elegibilità o meno di un giocatore e che i personaggi pubblici quando esternano il loro pensiero stiano attenti a non dare il la a “quelli che ….”

  54. corso46 scrive:

    Giuseppe Rossi:
    2003 Italia U-16 5 presenze 3 gol
    2003–2004 Italia U-17 14 6
    2004–2005 Italia U-18 3 0
    2006-2008 Italia U-21 16 5
    2008 Italia olimpica 6 6
    2008 Italia Italia U-16
    2008 Italia 30 7 gol
    tale e quale a Eder…
    com’era quella sugli stupidi?
    e su quelli in malafede cosa cazzo si potrà fare?

    • B&R scrive:

      Non so, dimmelo tu.
      Hai solo dimostrato che se uno non è nato in Italia e non ci è cresciuto calcisticamente ma di cognome fa Rossi ti va bene che sia convocato.
      Se però di cognome fa Eder …allora bisogna convocare solo quelli nati in Italia e cresciuti calcisticamente in Italia.
      Con buona pace di tutte le altre chiacchere.

  55. corso46 scrive:

    pardon copiato male, ma si dovrebbe capire lo stesso, dopo la Nazionale in cui ha giocato ci sono il numero di presenze ed i gol fatti come nella prima riga mentre la riga 2008 Italia Italia U-16 non ci dovrebbe essere…

  56. Internazionalista scrive:

    Scusate, ma chi cazzo è Eder?

  57. Internazionalista scrive:

    Io dico di fare cosi:
    chi ha il nome italiano gioca con l’Italia, chi ha il nome tedesco gioca con la Germania, chi ha il nome spagnolo gioca con la Spagna e così via.
    Ovviamente tutto il sudamerica non giocherà più a calcio!
    Noi però avremo Messi e se non era morto Ivo Livi ce lo riprendevamo dai cugini d’oltralpe per fargli cantare l’inno alle partite!
    E Marylin avrebbe frequentato, per un periodo, le Giubbe Rosse e il Caffè Greco.

  58. corso46 scrive:

    io avrei risposto solo a Intervincit che accusava Mancini e quindi ho argomentato in sua difesa in quanto adesso è allenatore ma prima è stato giocatore ed anche lui ha sempre avuto difficoltà per essere chiamato in Nazionale e può capire, da ex giocatore, la delusione di non essere chiamati a rappresentarla.
    se poi ci si vede anche superati da chi non ne avrebbe diritto a livello di nazionalità non essendo nati e cresciuti nel nostro paese la delusione è ancora maggiore ed è per quello che Mancini ha detto quel che ha detto secondo me, chiedendo un maggior rispetto e tutela per chi in Italia ci è nato e cresciuto nei confronti di chi invece è nato da un’altra parte e da un’altra parte si è formato sia civilmente che calcisticamente.
    non mi pare sia il caso di Rossi, che è nato da genitori Italiani all’estero ma da piccolo si è formato calcisticamente al Parma rimanendoci per quattro anni e poi ha fatto tutta la trafila delle nazionali minori Italiane fino ad arrivare a quella maggiore.
    Eder è arrivato in Italia a venti anni, quindi già formato sia civilmente che calcisticamente in un altro paese, ha solo un bisnonno italiano e fino all’altro ieri non se lo è mai filato nessuno.
    dal momento che l’opinione del Mancio è stata interpretata in un certo modo:
    “E’ semplicemente un modo di pensare medievale (in cui certo, il razzismo sguazza e ci si accompagna).
    La cosa preoccupante è che, purtroppo, non esce dalla bocca di un vecchio cresciuto a pane e bigottismo ma di un uomo giovane.
    Il che da l’idea di quanto siamo ancora arretrati.”
    “Piuttosto sulle dichiarazioni del mesciato sugli oriundi e della razza ariana italica mi piacerebbe sapere il vostro parere…
    Il mio è che farebbe bene a tenere la bocca chiusa come fece nel processo di calciopoli che se come allenatore sta dimostrando di non valere molto come intelligenza è anche peggio.”
    io avrei detto la mia e mi chiedo chi è che prende il la dalla bocca dei personaggi pubblici e prende spunti alla maniera di “quelli che…?

  59. B&R scrive:

    “se poi ci si vede anche superati da chi non ne avrebbe diritto a livello di nazionalità non essendo nati e cresciuti nel nostro paese”
    “non mi pare sia il caso di Rossi”
    Ma perchè, Rossi è nato e cresciuto nel nostro paese? Ci ha passato 4 anni più una manciata di partite di calcio (e quando la nazionale ha giocato all’estero come la mettiamo? Valgono?) dei suoi primi 27. Però fa Rossi di cognome, quindi va tutto bene.
    Mica come quel mangiapane a tradimento di Vazquez che con la sola madre italiana pretende di rubare il lavoro ad un calciatore del Bel Paese.
    E poi, “non ne ha il diritto a livello di nazionalità” ….?!?!?!
    Ma lo decidi tu chi ha il diritto di definirsi ed essere definito italiano?
    Uno per cui “i napoletani devo civilizzarsi”?
    Uno per cui “negro mangiabanane” è un modo, forse un po’ birbantello, di innervosire l’avversario?
    Ma stiamo scherzando?
    Lasciali perdere questi discorsi.
    Ps: scusa Thadave, so che ora dovrai passare con l’aspirapolvere. Ma io davanti a certi discorsi sbarello.

  60. estecambiasso scrive:

    Ma non ci staremo avvitando troppo su questa cosa?
    Alla fine credo si sia tutti d’accordo che non è un pensiero razzista, giusto?
    Bene, e allora è un’opinione come un’altra, rispettabile e, appunto, opinabile.
    Si continua troppo a ragionare su argomenti esterni al motivo per cui Mancini è qui da noi: allenare.
    E’ sempre lo stesso discorso, vale per Mancini come per Mazzarri. Non è un discorso di simpatie ed antipatie.
    Non c’entrano niente.
    Come non c’entra niente il processo di Napoli, i capelli mesciati o cotonati, la memoria più o meno corta, gli scudetti vinti in passato (ora è un’altra storia) e varie ed eventuali.
    Quello che si deve valutare è: gioco, prospettive, mercato, rendimento atletico e, conseguentemente, risultati.
    Possibilmente con raziocinio, non facendo finta di conoscere il calcio da due giorni, e quindi un anno e mezzo e 3 mesi e mezzo in corsa, pari sono.
    Quello che sappiamo di Mancini, perché la storia ce lo dice è che all’inizio fa molti esperimenti e, di conseguenza, molti errori.
    Non lo amo particolarmente, ma devo riconoscere che nelle squadre che ha allenato ha lasciato sempre ottime basi, noi compresi.
    Perché: ok Milito, Motta, Sneijder, Eto’o ecc.
    ma senza una squadra che avesse già una propria identità e giocatori chiave come Maicon, JC, Cambiasso, Samuel, Chivu e altri, forse quei giocatori che oggi sono passati alla storia
    sarebbero stati bollati come scarti del Genoa e del Real ed attaccanti bolliti.
    Questo se ci interessa davvero tornare a competere e, magari, vincere.
    Se invece ci interessa solo aver ragione, allora è un altro discorso.

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